Officina Talenti – La finanza a misura di giovani

Va a mille allora Claudio Bedino nell’intervista rilasciata a Startup Geeks. E alla stessa velocità va la sua scaleup Oval, fintech tutta italiana che, nata 3 anni fa come salvadanaio digitale, oggi è diventata il miglior assistente alle finanze per 350 mila utenti. 

Uno di quelli sono io. 

Incuriosito dall’intervista e dalla lungimiranza del COO mi sono convinto a scaricare la mia prima fintech con l’obiettivo di usarla, questa volta sul serio. Oval promette di dare agli utenti il pieno controllo delle proprie finanze, e quindi del proprio futuro. Il funzionamento è molto semplice: ogni volta che si utilizza la carta di credito o il bancomat per fare acquisti, Oval arrotonda la cifra in eccesso e invia quella piccola somma nel salvadanaio digitale. Il primo beneficio è quello di ritrovarsi a fine mese con un piccolo gruzzoletto per uscire a cena o, nel migliore dei casi, farsi una gita fuori porta. 

©Nathan Dumlao on Unsplash

Dopo essersi posizionata come salvadanaio digitale, primo mailstone della fase di start up, Oval ha inserito nel suo portfolio anche il servizio di investimento automatico delle piccole somme. E qui viene il bello. L’applicazione permette agli utenti di investire i propri risparmi accumulati con Oval, senza limiti minimi, in attività di cui si condividono i valori. Chiunque può insomma diventare un piccolo venture capitalist, entrando nel mondo degli investimenti attraverso una app che ne consiglia i movimenti e ne mitiga i rischi.  

Alec Conti, Fondatore di UNIlancer

Proprio su questo punto Claudio Bedino riconosce le difficoltà nell’educare le generazioni più giovani a un utilizzo più sapiente delle proprie finanze. La regola di accumulare in modo massiccio disponibilità finanziarie prima di affacciarsi al mondo degli investimenti viene messa in discussione da un sistema semplificato per investire anche solo 10€ alla settimana, in modo ricorrente. Questo, dal punto di vista sociale, permetterà nel lungo termine e superando i vari scetticismi, di rendere le nuove generazioni più consapevoli e responsabili di come funziona il denaro. Nel mondo del fintech si muove anche Soisy, sempre scaleup, sempre italiana, marketplace di prestiti tra privati. Le due realtà, oltre a una campagna di crowfunding all’attivo che sta andando a gonfie vele, hanno in comune la vision di rendere accessibile a tutti le conoscenze di base per gestire in modo saggio i propri risparmi. 

La scaleup di Pietro Cesati ha deciso di puntare sul d-commerce e l’economia collaborativa: i privati possono investire online finanziando acquisti di altre persone sugli store convenzionati. Gli utenti in questo modo si aiutano a vicenda, chi ha dei risparmi può anticipare il pagamento ad altre persone per permettergli di pagare a rate i loro acquisti: dal nuovo strumento musicale o materasso acquistato online, al corso per diventare wedding planner. Le opportunità di investimento su Soisy sono molto varie e il ritorno sull’investimento, su scelta dell’utente, garantito in caso di insolvenza del prestito. La vera opportunità, a parer mio, è di poter finalmente liberare noi giovani dall’ignoranza e dal rimorso di investire una piccola somma, un poco alla volta, in modo guidato. Perché se il materasso è cosa di altri tempi e le banche non parlano la nostra lingua, Oval e Soisy sembrano arrivate proprio per noi.

 

UNIlancer (www.unilancer.it) è la piattaforma che permette alle aziende di collaborare con i migliori talenti dalle Università d’Italia

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