Rai “accende il futuro” con il contenuto al centro

Visione, prospettiva e sinergia sono alcune delle nuove parole per migliorare l’offerta del Servizio Pubblico, che punta sempre più sulla convergenza tra lineare e digitale. Alessandro Cattelan new entry su Rai 1

Dallo slogan di tre anni fa, quando si era insediata la nuova governance, “Di corsa verso il futuro” a quello dell’edizione 2021 “Accendiamo il futuro”: la presentazione dei nuovi palinsesti autunnali di Rai, che si è tenuta ieri a Roma, ha voluto porre l’accento sull’evoluzione del Servizio Pubblico, come sottolineato dall’identità visiva scelta, il quadrato, che rappresenta tutte le reti, le piattaforme e l’obiettivo di parlare a tutti, e dal saluto, a conclusione dei lavori, dell’Amministratore Delegato Fabrizio Salini.

«Tre anni fa avevamo la necessità di non perdere uno degli ultimi treni che il settore ci poneva come sfida, mentre oggi condividiamo una visione che non solo trasferiamo nell’offerta editoriale ma anche nel modello operativo e culturale dell’azienda, grazie all’innovazione di programmi, linguaggi e prodotti. La squadra Rai, oggi, lavora in maniera coesa: ci sono commistione di prodotti e condivisione di slot e fasce orarie, sono nate nuove direzioni, RaiPlay è stata rafforzata. Tutto questo è stato possibile mettendo sempre il contenuto al centro, perché è questo che ci fa crescere e che ci rende protagonisti in questo mercato». 

Fabrizio Salini e Marcello Foa | Fonte: IPA

Palinsesti che arrivano dopo un anno molto difficile, come ha sottolineato il Presidente Marcello Foa: «La Rai ha saputo reagire e questa offerta autunnale rappresenta un ritorno alla crescita, alla spensieratezza e alla voglia di futuro e di rinascita. I telespettatori ovviamente giudicheranno la qualità della nostra offerta, ma sottolineo come Rai abbia risposto “presente” a una sfida epocale, grazie alla dedizione di tutti, per delineare una proposta il più possibile innovativa verso un percorso multimediale, che oltre alla Tv comprende radio e digitale, per aderire alle aspettative del Paese e alle mutate abitudini di fruizione. L’obiettivo, da qui a qualche anno, è che la Rai possa primeggiare in tutti i settori laddove il pubblico sarà presente». 

Le nuove parole del Servizio Pubblico sono visione, prospettiva e sinergia, che si rispecchiano concretamente nella trasversalità dei contenuti grazie alla collaborazione tra le varie direzioni di rete e le unit specifiche, come ad esempio la “partnership” tra Rai Documentari e Rai 2 (che a novembre festeggerà i 60 anni con una serata evento condotta da Stefano De Martino), che diventa la vetrina privilegiata di un genere, appunto il documentario, che sta prendendo sempre più piede.

Sull’onda di questo mood è stata presentata la struttura Sviluppo Nuovi Formati diretta da Pierluigi Colantoni: «Una bella sfida che arriva in una sorta di big bang creativo con ibridazione dei generi e cambiamento della dinamica di narrazione attraverso più piattaforme. Le idee non mancano ma bisogna capire su quali investire: non basta un’ottima idea per un prodotto audiovisivo di qualità, serve la prospettiva, quella del Paese cioè digitalizzazione, inclusione sociale, trasversalità: da qui dobbiamo definire la nostra direzione».

Primo prodotto della unit è stato Sogno Azzurro andato in onda su Rai 1 e su RaiPlay, cui seguiranno Road Movie, il racconto sulla Nazionale agli Europei, Record – Oltre l’impossibile sulle gesta sportive alle Olimpiadi, collaborazioni con Rai 2 sul genere factual e con Rai 3 con un progetto dedicato allo Spazio. 

Il concetto di sinergia caratterizza anche la convergenza tra lineare e digitale, con la piattaforma RaiPlay che, grazie alla presenza di tutti i contenuti lineari a cui se ne aggiungono altri originali, pensati prevalentemente per la GenZ, ha ormai raggiunto 19 milioni di utenti con una media di 4,5 milioni/mese. Secondo la Direttrice Elena Capparelli il prodotto «è entrato nell’immaginario collettivo perché è riuscito a diventare un brand che ha coniugato ancora di più qualità e quantità nell’anno di cambiamento. Nell’ultimo anno il numero di utenti è cresciuto di 4,5 milioni, ma è da sottolineare il dato di detention, a quota +100%, con punte di 5,5 milioni al mese. L’obiettivo è quello di migliorare la piattaforma con un’offerta che abbraccia tutti i generi, dalla serialità alla fiction all’entertainment, e di aumentare il posizionamento».

E con RaiPlay Sound, sviluppata con Rai Radio, anche l’audio on demand andrà ad arricchire la convergenza di piattaforme (vedi news).

La presentazione anche quest’anno ha mantenuto la suddivisione non per reti ma per generi: Fiction, Informazione, Cultura, Day Time, Cinema, Offerta digitale, Documentari, Ragazzi, Intrattenimento, Sport.
I vari Direttori di rete o di unit si sono susseguiti sul palco per raccontare i palinsesti tra conferme e novità: tra gli acquisti più di grido, lo sbarco di Alessandro Cattelan su Rai 1 con Da grande, uno show in onda sabato 18 e 25 settembre con monologhi, performance e interazioni con gli ospiti.
Una new entry, Cattelan, candidata a essere coinvolta in due eventi clou della rete ammiraglia: il Festival di Sanremo, edizione 72, che nel 2022 si terrà la prima settimana di febbraio (il dialogo con Amadeus, che torna sulla rete nell’access con I soliti ignoti e con il nuovo Affari tuoi family e con Arena ’70, ’80, ’90 in veste di deejay, è comunque ancora aperto), e l’Eurovision Song Contest che torna nel nostro Paese dopo 31 anni. 

Ieri, il Direttore di Rai 1 Stefano Coletta ha dichiarato che «i lavori sono cominciati», senza confermare i rumors.

Per scoprire tutte le novità dei palinsesti clicca qui

 

Rai Pubblicità celebra la ripartenza del mercato: 1° semestre a +9% sul 2019

Gian Paolo Tagliavia

L’AD Gian Paolo Tagliavia: «Ci attendiamo una ulteriore crescita»

Ieri sera l’offerta editoriale è stata presentata da Rai Pubblicità al pubblico degli investitori. Per la concessionaria, la ricetta per “accendere il futuro” è possibile attraverso «lavoro e gioco di squadra – ha introdotto il Presidente Maurizio Fattaccio -. Ringrazio gli investitori che hanno creduto in noi e nel fatto che il messaggio pubblicitario sia un elemento fondamentale per la costruzione del futuro e per la crescita economica».

L’AD Gian Paolo Tagliavia ha confermato quanto questo sia un periodo incoraggiante: «Gli investitori hanno creduto nel piano vaccinale perché il mercato è ripartito da aprile con grande forza, noi l’abbiamo agganciato e contiamo di chiudere il primo semestre con una crescita del +9% sul pari periodo 2019, perché ormai il 2020 ce lo siamo lasciati alle spalle. Rai non si è mai fermata e questo ci pone nelle condizioni migliori per una ulteriore crescita», ha dichiarato.

Imprescindibili asset dell’offerta Rai sono la fiction definita in gergo la “macchina da guerra degli ascolti”, l’informazione, la cultura, l’intrattenimento e lo sport: dopo gli Europei di calcio sarà la volta della Confederation Cup, che si terrà nel nostro Paese, e da fine agosto le Qualificazioni per i Mondiali in Qatar 2022, torneo di cui Rai ha preso i diritti e che trasmetterà tra novembre e dicembre del prossimo anno.

E ancora: Tour de France, Olimpiadi (22 ore di programmazione al giorno su Rai 2), Paralimpiadi (14 ore al giorno su Rai 2 e Rai Sport), Europei di volley, la novità del Master ATP Finals di tennis di Torino, lo sci alpino verso Pechino 2022.

Altro motore della crescita è l’offerta alimentata dalla tecnologia che è «il fattore abilitante dei contenuti nella nuova televisione. Da sottolineare la focalizzazione di RaiPlay sul contenuto lungo almeno 24’ e non solo sulle clip, e i servizi offerti dalla piattaforma, compresa la profilazione pubblicitaria ma anche la personalizzazione dei contenuti – ha proseguito l’AD -. Non è un OTT figlio della televisione, ma è un soggetto editorialmente autonomo in grado di produrre contenuto per attirare pubblici che frequentano meno la Tv lineare: il 46% degli utenti di RaiPlay ha meno di 44 anni. I giovanissimi si avvicinano alla Rai attraverso il digitale ma poi tornano anche sulla generalista che nel suo complesso è cresciuta del 6% sul target 15-24 e in Rai dell’11%. Con la piattaforma audio RaiPlay Sound punteremo molto sul formato dei podcast, utilizzati lo scorso anno da 14 milioni di persone».

Infine, il Cinema, penalizzato da inizio pandemia. «È fondamentale per la Tv generalista, abbiamo un canale digitale dedicato che va molto bene: questo comparto è in crescita del 10% quest’anno, la parte Rai del 17%. Siamo presenti in 636 sale italiani nei centri cittadini: l’auspicio è di tornare a investire su questo mezzo che ha un ineguagliabile impatto emotivo», ha concluso Tagliavia.

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