Paprika Software rivela i trend interni del settore

Paprika Software è un ERP disegnato esplicitamente per le esigenze del settore del marketing e della comunicazione. Elisa Bernasconi, Country Manager per l’Italia, racconta a Touchpoint Today come l’andamento della società sia realmente uno specchietto rilevatore circa le dinamiche di settore

Quali sono i risultati che Paprika Software sta ottenendo nel 2019?

Parlando solo dell’Italia, dopo aver chiuso il 2018 con un incremento di fatturato del 54,26% rispetto all’anno precedente, nel primo semestre di quest’anno abbiamo conseguito un ulteriore +83,34%, che ci fa prevedere risultati di fine anno più che positivi. C’è un trend di aumento esponenziale e questo ci fa capire che abbiamo inquadrato in modo corretto le dinamiche di settore: da parte degli operatori c’è in questo momento una ricerca di ottimizzazione interna, anche per una questione di elevata competitività che non ammette errori strategici e inefficienze. 

 

Quali sono i principali cambiamenti del settore che osservate dal vostro punto di vista?

Quello che accade nel mondo della comunicazione è lo specchio di uno scenario che sta cambiando l’architettura all’interno un po’ di tutte le aziende: non esiste più una figura professionale che non abbia nessun impatto o responsabilità amministrativa. Nelle agenzie, il ruolo tipico che incarna questa necessità è quello degli account e degli operativi che sono sempre più responsabilizzati sugli spazi amministrativi del loro operato. Il concetto di integrazione dei processi porta al decadere del vecchio paradigma dei dipartimenti stagni: non si può più lavorare così perché non è più produttivo per l’agenzia e questo concetto si applica a tutte le dimensioni. Da un certo punto di vista nelle strutture piccole già nativamente c’è più disposizione a condividere, a essere flessibili ma c’è spesso meno organizzazione; nelle agenzie grosse invece si arriva da un contesto di maggiore parcellizzazione con rischi di “sordità” tra le diverse aree del business. Questo oggi però sta venendo meno per creare invece contesti procedurali organizzati e fortemente sinergici.

 

Elisa Bernasconi

Quali sono le novità principali che avete apportato al software per rispondere a queste rinnovate esigenze?

Nativamente Paprika esiste per supportare il “join up” razionalizzato di dipartimenti e aree di lavoro. Più di recente la nuova tecnologia adottata permette il design personalizzabile di dashboard grafici di controllo per una Business Intelligence (estrazione ed elaborazione di dati strategici) modellabile dal singolo utente e aggiornata in tempo reale. Questo non più solo al livello di BI classica rivolta al mondo Finance e di Controlling, ma anche di dashboard per i responsabili area, i responsabili progetto, gli account commerciali… Sotto il pieno controllo dei privilegi informativi accordati dalla direzione, ogni figura dell’agenzia gode di una sua specifica BI su misura che attinge a dati utili provenienti da tutti i dipartimenti. L’agenzia beneficia per intero della sua unità. Questa è una cosa bellissima che sta davvero evolvendo il concetto di controllo di gestione in agenzia. 

 

Perché le agenzie di comunicazione hanno necessità di un software specifico? 

Potrei dilungarmi a riguardo, dovendo scegliere una tra le numerose specificità del nostro amato settore direi anzitutto che le agenzie hanno una gestione del “work in progress” diversa da altre tipologie di operatori. Da una parte serve molta attenzione sul tempo lavorato, c’è poi una forte freneticità operativa che richiede fluidità della pianificazione: le urgenze sono il quotidiano e vanno gestite con agilità. In più trattiamo con persone che hanno una forte sensibilità estetica ma che spesso nativamente non hanno una “cultura delle procedure” quindi occorre uno strumento agile che offra app per utilizzo da mobile e una serie di funzioni ad hoc. 

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