
Dati e AI al servizio della ristorazione: la rivoluzione firmata Olivia
Nel mondo della ristorazione, prendere decisioni strategiche è spesso una questione di esperienza e intuito. Tuttavia, con l’evoluzione della tecnologia e l’aumento esponenziale dei dati disponibili, l’intelligenza artificiale sta cambiando le regole del gioco.

Francesco Tansella
Oggi, strumenti avanzati di analisi e previsione permettono ai ristoratori di ottimizzare i costi, migliorare l’efficienza operativa e offrire un’esperienza migliore ai clienti; in questo scenario si inserisce Olivia, una startup innovativa che applica l’AI al foodservice, trasformando dati complessi in informazioni strategiche.
Abbiamo intervistato il CEO Francesco Tansella per conoscere meglio i dettagli della realtà.
Com’è nata l’idea della startup e quali sono stati i primi step per realizzarla?
Olivia nasce con l’obiettivo di rendere il settore della ristorazione più efficiente e predittivo grazie all’intelligenza artificiale. Il settore foodservice genera enormi quantità di dati, dalle vendite ai costi operativi, fino alle recensioni online, ma spesso questi dati non vengono sfruttati in modo strutturato. L’idea è nata osservando come la maggior parte dei ristoratori prenda decisioni basandosi su esperienza e intuizione, senza strumenti analitici avanzati. Abbiamo quindi sviluppato Olivia come una piattaforma che fornisce previsioni di vendita, analisi delle recensioni, benchmarking con la concorrenza e geomarketing. I primi passi sono stati la creazione di modelli predittivi per stimare la domanda futura e un sistema per analizzare automaticamente le recensioni online. Il prototipo è stato testato con i primi clienti per validare l’accuratezza delle previsioni e il valore delle analisi qualitative. Olivia ha poi preso parte ad alcuni dei programmi di accelerazione più prestigiosi in Italia, tra cui B4i – Bocconi for Innovation, che ha supportato il go-to-market iniziale; LVenture Luiss Enlabs, che ha fornito un framework per scalare il modello SaaS; PLAI Scale Up Program, dedicato alle startup AI, in cui Olivia è stata selezionata tra le migliori 9 su oltre 520 candidature.
Qual è il vostro modello di business?
Olivia opera con un modello SaaS in abbonamento, con un pricing modulare basato sulle funzionalità attivate e sul numero di location gestite. Le aziende possono scegliere tra quattro moduli principali:
1. Forecasting: previsioni di vendita per ottimizzare la gestione del personale e ridurre gli sprechi.
2. Business Intelligence: dashboard avanzate per monitorare KPI finanziari e operativi.
3. Sentiment Analysis: analisi automatizzata delle recensioni per valutare la percezione del brand e confrontarsi con la concorrenza.
4. Geomarketing: identificazione delle migliori location per nuove aperture, basata su analisi geospaziali e dei flussi di clienti.
I clienti pagano una quota mensile per location, con sconti per le catene multi-unit. Offriamo inoltre soluzioni personalizzate per gruppi della ristorazione con esigenze specifiche.
Quali sono le principali qualità di Olivia?
Olivia si distingue, anche in questo caso, per quattro elementi chiave:
1. Previsioni di vendita accurate: aiuta i ristoratori a pianificare meglio il business, riducendo il margine di errore rispetto ai metodi tradizionali.
2. Analisi automatizzata delle recensioni: identifica trend e aree di miglioramento per ottimizzare l’esperienza del cliente.
3. Benchmarking con la concorrenza: confronta le performance dei ristoranti con i competitor, analizzando metriche chiave come la soddisfazione dei clienti e il posizionamento di prezzo.
4. Integrazione semplice: si collega direttamente ai principali sistemi di gestione, rendendo l’adozione immediata e senza frizioni.
Quali sono i vostri punti di forza rispetto alla concorrenza?
Innanzitutto la precisione nei dati: le previsioni e le analisi offerte da Olivia permettono di prendere decisioni basate su informazioni affidabili, superando l’approccio intuitivo; un’automazione completa, che riduce il carico di lavoro eliminando la necessità di report manuali; insights pronti all’uso, i dati infatti non sono grezzi, ma trasformati in raccomandazioni concrete e facilmente interpretabili e, infine, scalabilità e flessibilità: è adatta a ristoranti indipendenti e grandi catene, con la possibilità di attivare solo le funzionalità necessarie.

Il team di Olivia
A chi si rivolge Olivia?
Alle catene di ristorazione, quindi fast casual, quick service restaurants, dark kitchen e franchising che vogliono ottimizzare le performance su larga scala, e alle aziende che vogliono adottare un approccio data-driven per migliorare i risultati dei propri clienti.
Quali sono i prossimi obiettivi per Olivia?
Dopo aver consolidato la presenza in Italia, Olivia si prepara a entrare in mercati europei strategici come Francia, Spagna e Germania. Pianifichiamo inoltre una raccolta fondi per accelerare la crescita e potenziare l’infrastruttura tecnologica; infine, sono previste nuove partnership strategiche: collaboriamo con aziende del settore per espandere l’utilizzo della nostra tecnologia in ambiti come il corporate catering e il food delivery. Olivia sta ridefinendo il modo in cui la ristorazione prende decisioni: non più basate sull’intuizione, ma guidate dai dati. L’obiettivo è diventare il punto di riferimento globale per l’intelligenza artificiale applicata al foodservice.
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