Mondadori Media con Webboh Lab e Z Power protagonista a IAB Forum

Mondadori Media, l’editore multimediale italiano leader sui social e nel digital anche per quanto riguarda la Gen Z, è stato protagonista con il palco “ReGENERATION from Z to Alpha” nella Vision Arena dello IAB Forum 2023. Forte dell’esperienza acquisita dei temi dei social e delle nuove generazioni, Mondadori Media si è avvalsa della cornice offerta da IAB Forum per annunciare due grandi novità dedicate alla Gen Z: Webboh Lab e Z Power.

Vedi l’intervista a Daniela Cerrato, Digital Marketing Director – Mondadori Media

Webboh Lab è il primo osservatorio digitale permanente della Gen Z, che restituisce al mondo la fotografia autentica di questa nuova generazione: un punto d’osservazione privilegiato per conoscere da vicino e in tempo reale i pensieri, le opinioni, le aspettative e gli interessi dei giovani, grazie alla centralità di Webboh, la prima community italiana dedicata alla Gen Z, e all’autorevolezza dell’Istituto di Ricerca Sylla.

Importanti novità riguardano anche Power Talent Agency. Nasce Z Power, lo spin off della agency dedicato ai giovani talent che si relazionano con la Gen Z e con cui condividono valori e temi. Un roster di straordinari giovani creator che parlano di quello in cui credono, tra cui ACapoDelGlobo (aka Giulia Berettini), Ella’s Book, i volti di Webboh Claudia Mariani, Arianna Madonna e Christian Candela e altri talent emergenti. Z Power intende essere un punto di collegamento tra i creator e i brand che vogliono entrare in contatto con il loro pubblico, creando un ecosistema di collaborazione reciproca e crescita. Il suo lancio arricchisce la proposta di Mondadori Media per la comunicazione del mondo delle nuove generazioni, grazie anche alle sinergie con il brand editoriale Webboh.

Lo IAB Forum 2023 ha ospitato, tra gli altri, il panel plenario dal titolo “Generazioni e Rigenerazioni”, un momento ispirazionale tenuto dal Presidente di IAB Italia Carlo Noseda e da Andrea Santagata, Amministratore delegato Mondadori Media Area Digital e Polo MarTech, focalizzato sul tema dell’evoluzione digitale negli ultimi 20 anni, ma anche con lo sguardo rivolto al futuro e alle sue applicazioni, a partire dall’AI.

Sullo stesso palco è intervenuta anche Benedetta De Luca, Disability Advocacy, Gender & Inclusion Editor per The Wom e creator di Power Talent Agency, che ha affrontato il tema dell’inclusione all’interno del mondo della comunicazione insieme a Martina Fuga, Responsabile comunicazione di CoorDown, e Nicola Acampora fondatore di PizzAut.

Mondadori Media ha animato la Vision Arena con un ricco palinsesto e tanti ospiti con la moderazione di Giampaolo Colletti, giornalista collaboratore de Il Sole24Ore e Direttore StartupItalia: 25 professionisti del settore, di cui il 65% donne, hanno approfondito temi legati alle nuove generazioni, come le strategie di comunicazione – grazie all’intervento delle media e advertising agency Open Influence, Ogilvy, Omnicom Media Group e Dentsu Creative – e l’evoluzione dei trend – grazie anche all’intervento delle principali piattaforme social come Meta, TikTok e YouTube -, ma anche i valori e la creatività che caratterizzano la Gen Z con i panel di The Wom e Webboh.

Durante le due intense giornate di IAB Forum 2023 non sono mancati i workshop firmati da Mondadori Media: nel primo, “The Social Big Opportunity”, Andrea Santagata ha presentato la strategia di sviluppo di Mondadori Media e, nel secondo, Edoardo Rettori, Sales Account Manager di AdKaora, e Betty Lasjuilliarias, Digital & Omni-Channel Manager di Alcon, hanno illustrato la case study di successo per il brand Alcon grazie al nuovo formato Impact Video di AdKaora.

 

I cinque profili del GenZ sui social

Non esiste un’unica Generazione Z: da un’indagine effettuata da Webboh Lab, il primo Osservatorio digitale permanente completamente dedicato alla Gen Z e creato da Webboh e dall’istituto di Ricerca Sylla, su 24.000 ragazzi tra i 12 e i 20 anni ingaggiati in 48 ore, emerge che la Gen Z non è un monolite, bensì è composta da 5 cluster di giovanissimi che vivono e percepiscono l’interazione con i social in maniera differente: Meme Maestro (40%), Creative Explorer (18%), Like Lover (17%), Social Soul (14%) e Digital Dreamer (11%).

Nello specifico, ciascun profilo ritrae una modalità differente di utilizzo dei social media:

Meme Maestro è il profilo più curioso: circa il 40% dei giovani utenti che hanno risposto all’instant survey sui social media, li considera una forma d’intrattenimento, come meme e video virali; questo profilo condivide aspetti della propria vita e interessi e si collega con i suoi coetanei per trarre ispirazione per prodotti di tendenza.

• Creative Explorer è il profilo che utilizza i social media come una piattaforma per esprimere la propria creatività attraverso foto, scrittura e arte. Pesa il 18% degli intervistati ed è composto da giovani a cui piace esplorare e approfondire i propri interessi, ma anche scoprire nuovi argomenti e condividere informazioni, promuovendo cause sociali e cercando aiuto e supporto.

• Like Lover è il profilo appassionato di social media, che cerca gratificazioni attraverso i feedback positivi, come i like e i commenti. Il 17% dei rispondenti totali, infatti, li utilizza come una fuga dalla routine quotidiana, seguendo e contattando i propri idoli e creator preferiti per sentirsi parte di un mondo diverso.

• Social Soul è il profilo del giovane social media enthusiast che sfrutta principalmente le piattaforme per instaurare relazioni e conoscere nuove persone, ma anche per avere consigli e scoprire nuove passioni. Il 14% rientra in questa categoria.

• Digital Dreamer è il profilo che racchiude gli aspetti di tutti i profili precedenti e che rappresenta quei giovani (11%) che utilizzano i social media come una piattaforma per esplorare e vivere un’identità online diversa dalla realtà.

Dai risultati della instant survey viene anche sfatato il mito che i teenager si sentano soli senza i social: in una scala da 1 (per niente) a 10 (massimo), il punteggio medio attribuito al “timore della solitudine” è stato solo di 4,3 ed è uno degli ultimi marker per importanza tra quelli considerati. I punteggi più alti, infatti, li hanno ottenuti “Mi annoierei” e “Farei più sport”.

Altro dato interessante emerso dalla survey è che senza i social la Gen Z sentirebbe la mancanza principalmente di WhatsApp, Instagram, TikTok e YouTube, mentre non soffrirebbe l’assenza di Facebook, ultimo dietro Twitch, Discord e X, a testimonianza della necessità forte di restare in contatto con i propri amici.

Per tutti i risultati della survey, Le Gen Z: i molteplici volti della generazione Z – https://webbohlab.it/

 

 

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