NielsenIQ: nel carrello della spesa più qualità e meno quantità

Una spesa sempre più frequente e carrelli sempre più leggeri. È questa la tendenza emersa dall’ultimo rapporto sui consumi e le abitudini delle famiglie italiane presentato ieri a Linkontro 2023, l’appuntamento organizzato da NIQ (NielsenIQ) per la comunità del Largo Consumo nella tradizionale sede del Forte Village a Santa Margherita di Pula (CA) e giunto all’edizione numero 38. Titolo di questa edizione: “Alla radice del tempo che viene. Le responsabilità di oggi per un domani migliore”. Strategia di risparmio e comportamento di consumo che vanno quindi verso l’acquisto indispensabile ma anche verso la riduzione degli sprechi, attivando un agire virtuoso. Oggi il grosso problema è l’inflazione che ha impattato sul rincaro delle materie prime e di conseguenza dei prodotti della GDO.

«Considerando un contesto di lungo periodo dal 2017 al 2022, i volumi hanno registrato una crescita di 8 punti, tuttavia a causa dell’inflazione, nel primo quadrimestre 2023, l’analisi di NIQ (NielsenIQ) evidenza una contrazione dei volumi pari al -3,9% con un incremento a valore del 10,5%», ha introdotto Romolo De Camillis, Direttore Retail di NielsenIQ nell’intervento “La filiera del largo consumo. Le prospettive del settore alla luce dei trend di consumo”. «L’inflazione è pari al 14,4% ma, dopo il picco del 16% a febbraio, ha dato segnali di timido raffreddamento a marzo e ad aprile – ha proseguito De Camillis -. Di fronte a questa impennata, il 10% del rincaro lo paga il cliente, che per arginare il restante 5% riduce i consumi. Nonostante il contesto, nei primi quattro mesi le vendite dei prodotti del Largo Consumo Confezionato registrano una crescita a due digit, +9,9%, che si confronta con +6,6% nel 2022, -0,1% nel 2021 e +4,8% nel 2020. È importante segnalare che la variazione reale dei prezzi del mix del carrello della spesa è del -0,4%, dato di aprile che attesta un certo mantenimento del livello qualitativo del basket degli acquisti. Il calo dei volumi non è un dato da sottovalutare, ma non stiamo arrivando a una situazione in cui per risparmiare si va a impoverire la spesa».

Con un giro d’affari stimato di oltre 90 miliardi di euro, ben 20.000 aziende attive nel panorama produttivo e 330.000 lavoratori presenti nei punti vendita in tutta Italia, il settore registra ogni anno 4 miliardi di visite ai negozi con circa 400.000 prodotti acquistati dai clienti. Nella Grande Distribuzione Organizzata si contano quasi 400 insegne, per oltre 200 centri decisionali, per larga parte con capitale italiano e migliaia di piccoli imprenditori proprietari dei negozi presenti in tutti i principali comuni d’Italia. Degna di nota è la continua ricerca di innovazione del comparto con circa 30.000 nuovi prodotti proposti ogni anno sugli scaffali (fonte: NilesenIQ, marzo 2023).

C’è un segno negativo per i volumi in quasi tutti i canali di vendita con un maggiore effetto per il discount (-6,9%), «su cui impatta maggiormente il problema del rincaro dei prezzi – ha precisato il Direttore Retail di NielsenIQ –. Il commercio elettronico ha mantenuto i volumi guadagnati con il boom pandemico ed è il canale preferito per l’acquisto di prodotti di fascia premium. Oggi l’e-commerce vale il 2,5% rispetto al mercato del Largo Consumo Confezionato».

Calano i volumi di tutte le tipologie merceologiche con Freddo a -5,8%, Cura Casa a -5,5%, Cura Persona a -5,2%, per citare le prime tre categorie più in sofferenza. Il segmento che pur con il segno meno davanti è più in salute è il Pets che perde l’1,6% in volume ma cresce del 20,6% in valore e soprattutto crescono i volumi della MMD (+1,9%).

Continuano a ridursi le promozioni, in particolare cala l’intensità soprattutto sulle fasce di sconto più alte, da 25,8% a 25,4% ad aprile con un -0,2% del numero di referenze coinvolte.

«Il consumatore italiano ha aumentato del +3,7% la frequenza di acquisto, con una media di 5 negozi frequentati, e ridotto del 7,4% il numero di prodotti nel carello. La dinamica è ancora più marcata in Spagna, UK, Francia e Germania. Tuttavia, le famiglie italiane non rinunciano ai consumi fuori casa e lo dimostra il fatto che il comparto Cash & Carry da gennaio 2023 a oggi ha registrato un +15,8%, che si confronta con +21,2% nel 2022, +5,1% nel 2021 e -16,9% nel 2020, l’anno del lockdown. A oggi la prospettiva economica è migliore rispetto a un anno con l’impennata inarrestabile dell’inflazione. Tuttavia, dalle nostre previsioni, i prezzi nel corso del 2023 si raffredderanno ma non torneranno agli standard precedenti. Una particolarità emersa dai dati raccolti da NIQ è che gli italiani compiono scelte virtuose per ciò che concerne i prodotti di largo consumo prediligendo la qualità seppur con qualche rinuncia in termini di quantità», ha concluso De Camillis.

L’Amministratore Delegato di Nielsen IQ Luca De Nard si è soffermato sulle prospettive future raccontando il significato di “The Full View” di Nielsen IQ. «Grazie alle analisi a livello internazionale, dove siamo presenti da 100 anni, e locale, dove siamo presenti da 60 anni, prevediamo che nel Largo Consumo emergeranno alcune nuove tematiche fondamentali, tra cui la ridefinizione delle fasce prezzi dei prodotti oltre che gli assortimenti, in base alle esigenze dei consumatori. Si dovrà monitorare con attenzione l’ascesa dei Paesi emergenti, per esempio l’Indonesia che è un grande bacino di consumatori con un potere d’acquisto della classe media in crescita. L’industria italiana è sempre stata capace di intercettare fuori dei confini nazionali potenziali i nuovi mercati. Un altro must sarà quello di rimodulare l’offerta di prodotti per il target over 60. L’e-commerce è un fenomeno che diventerà sempre più rilevante anche in Italia e soprattutto non dimentichiamoci che il Covid ha cambiato valori e comportamenti delle persone e sarà importante mantenere un’apertura a elementi inaspettati. Ogni azienda del Largo Consumo non può ignorare queste trasformazioni e proprio in questa azione strategica NIQ può supportare il comparto grazie alla lettura oggettiva dei dati e ponderare un’azione sulla base dei cambiamenti in atto». Ricordiamo che è in corso un percorso di fusione tra NielsenIQ e GfK per diventare il principale fornitore globale di informazioni e analisi del settore Retail e dei consumatori.

Per leggere il primo convegno dedicato agli Scenari: https://www.touchpoint.news/2023/05/19/linkontro-2023-a…-domani-migliore/

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