Sanremo, un Festival “cross piattaforma” che strizza l’occhio ai giovani

L’analisi di Havas Media Group

Ci siamo, il conto alla rovescia è terminato e questa sera si aprirà il sipario dell’Ariston. Quest’anno l’obiettivo dell’analisi del Festival di Sanremo curata da Havas Media Group per Touchpoint non è semplicemente quello di focalizzarsi sui numeri delle audience televisive, ma di andare a raccontare, attraverso i dati, la trasformazione delle modalità di fruizione della manifestazione canora.

«Il pubblico è composito da un punto di vista anagrafico, ma si differenzia anche per l’approccio alla visione. Si sono moltiplicate le circostanze con cui si può agganciare il contenuto. C’è la più tradizionale fruizione lineare, ci sono le piattaforme e lo streaming, le interazioni social, ci sono iniziative speciali come il FantaSanremo che lo scorso anno si è trasformato in un vero e proprio fenomeno, arrivando sul palco dell’Ariston e coinvolgendo anche i cantanti. Il nostro obiettivo è trovare insight utili sulle profilazioni, individuare i fattori vincenti e gli elementi di comunicazione più interessanti su cui poter ragionare con i brand. Ci muoviamo in un universo più variegato rispetto al passato. C’è un Sanremo televisivo, ma anche un Festival che vive su TikTok, o che si anima su Twitter, spesso in modo inversamente proporzionale agli ascolti del piccolo schermo. Interpretarlo è un compito decisamente più complesso per noi analisti, ma è anche molto più interessante perché significa davvero svelare gli elementi di trasformazione di questo format unico», sottolinea Annalisa Spuntarelli, Chief Client Officer di Havas Media Group.

Proprio questa fruizione multipiattaforma è stata la chiave per riconquistare il pubblico giovane che per alcuni anni si era un po’ allontanato dalla “liturgia” del Festival. 

«Il tema dei giovani è particolarmente rilevante – spiega la manager -. In questo processo di riavvicinamento dei ragazzi alla kermesse un ruolo assolutamente determinante lo hanno avuto proprio i social e la capacità della direzione artistica, della Rai e di tutto il “sistema Sanremo” di mettere in campo una macchina organizzativa che non si ferma mai e riparte il giorno dopo la chiusura dell’edizione precedente. 

L’appeal che la manifestazione ha presso i giovani è frutto di scelte editoriali importanti: dietro c’è la capacità di coinvolgere personaggi e artisti che sono nati e cresciuti sul web. Questi sono particolarmente conosciuti e apprezzati dai ragazzi e in più sanno muoversi agevolmente nel mondo digitale generando un’amplificazione dell’evento. Questa impostazione cross piattaforma diventa un elemento essenziale del successo di Sanremo che è stata apprezzata e supportata anche da tutto il mondo della discografia». 

Il “contenuto Sanremo” così si trasforma in una galassia di opportunità. 

«Così come ogni generazione vive il suo Sanremo – afferma Annalisa Spuntarelli -, anche per gli investitori si sono moltiplicate le occasioni per prendere parte a questo rito collettivo. Si parla di settimana del Festival, ma attraverso varie formule, grazie all’impaginazione editoriale della Rai, la kermesse inizia ad accendere l’interesse del pubblico già dai mesi di novembre e di dicembre, a partire dalle presenze di Amadeus al Tg1 che nel tempo restituiscono, tessera dopo tessera, il mosaico di quello che sarà la manifestazione. Così si arriva all’evento e si prosegue oltre con il post Sanremo e il lancio delle canzoni in concorso. Rispetto al passato il contenuto vive e viene valorizzato su un periodo molto più esteso, praticamente il Festival “dura” sei mesi e anche per i brand che vogliono esserci questo può rappresentare un ulteriore elemento attrattivo. Oltre all’elemento temporale, come ho già accennato prima, c’è la possibilità di coinvolgere le audience profilandole in modo sempre più puntuale. Si può essere a Sanremo anche senza puntare su un break all’interno delle puntate serali, magari pianificando solo su RaiPlay o addirittura coprendo la manifestazione attraverso il già citato FantaSanremo, o agganciandosi agli influencer che da settimane hanno iniziato alla propria community il Festival. Per misurare il successo dell’evento la sfida per noi è quella di mettere insieme tutti questi pezzi», chiosa.

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