Editoriale Domus a gennaio “spegne” 4 testate. Per Dueruote il futuro è tutto digital

L’AD Sofia Bordone ha illustrato il piano di riorganizzazione per fronteggiare lo scenario economico

In un momento di alta complessità, con l’aumentare dei costi e la non sufficiente crescita dei ricavi, Editoriale Domus mette in atto una riorganizzazione aziendale, confermando la centralità di tutti i suoi asset strategici oltre che l’impegno e la visione imprenditoriale della proprietà, giunta alla terza generazione.

«Rivedere i costi e ridurre le attività a marginalità negativa è oggi davvero inevitabile per tutti noi imprenditori che desideriamo affrontare e combattere la drammatica crisi economica in atto – ha spiegato alla stampa Sofia Bordone, Amministratore Delegato di Editoriale Domus -. Lo facciamo preservando, con dedizione e passione, tutto quello che negli anni – e per noi sono quasi cento – è stato costruito. E con la convinta volontà di garantire una nuova, più solida, crescita nel medio e lungo termine».

Sofia Bordone | ©Ph. Giulia Manelli

Per la società, alcuni costi in particolare sono cresciuti in misura importante, a partire da carta (+70%) ed energia (+160%). «Rispetto ai due precedenti anni in passivo, quest’anno avevamo previsto un budget in miglioramento con una crescita dei ricavi e un risultato che doveva riportarci vicino al pareggio, ma abbiamo dovuto rivedere le stime e ragionare su come rifocalizzarci, dovendo prendere delle decisioni difficili» ha aggiunto Bordone.

A tale proposito, a partire dall’anno nuovo, quattro periodici del Gruppo – TuttoTrasporti (mensile), Youngtimer (bimestrale), Meridiani Cammini (bimestrale) e AutoItaliana (trimestrale) – cesseranno la pubblicazione. La scelta strategica è stata influenzata anche dalla riduzione degli investimenti pubblicitari che grava su mercati così specifici, diventati ormai di nicchia.

Per Editoriale Domus, si stima un calo dei ricavi pubblicitari nel 2022 di circa il 6% che contribuisce al calo complessivo dei ricavi previsto al 2,6%, mentre cresce dell’8,4% l’area professional.

In questa riorganizzazione, gli asset che da sempre rendono Editoriale Domus un unicum in Italia e nel mondo, vengono non solo confermati ma anche reinterpretati e valorizzati da una nuova strategia: «Siamo consapevoli che il mondo è cambiato e non possiamo dimenticare di essere sempre stati testimoni, oltre che portavoce, dei profondi mutamenti avvenuti in ogni epoca. Abbiamo però sempre colto, e superato, le nuove sfide. Continueremo a farlo evolvendo e innovando sia in termini di contenuti che di competenze. Siamo un punto di riferimento da cento anni e intendiamo esserlo per altri cento» sottolinea Sofia Bordone, ricordando la nascita dell’azienda messa a punto da suo nonno, Gianni Mazzocchi, nel 1929 e in seguito sviluppata da sua mamma Cav. Lav. Maria Giovanna Mazzocchi, attuale Presidente.

A conferma della nuova focalizzazione, Dueruote vira completamente sullo sviluppo digitale con un’offerta editoriale e di servizi inedita; il brand diventa protagonista di nuove progettualità esclusive che consentiranno di valorizzare l’integrazione tra le due diverse anime di Editoriale Domus, quella consumer e quella professional.

La governance di Quattroruote invece si espande e si rafforza andando a coprire anche l’area heritage, rappresentata dal brand Ruoteclassiche, a conferma di un sinergico e profondo impegno nel promuovere una carculture a 360°, oltre che un dialogo univoco e sempre più strutturato con i mercati di riferimento e gli stakeholders. Ruoteclassiche continuerà ad avere una redazione dedicata, ma in questa nuova organizzazione la direzione passerà a Gian Luca Pellegrini, già direttore responsabile di Quattroruote.

La crescita di Editoriale Domus parte quindi da una nuova valorizzazione dei contenuti alla quale si affianca la messa a punto di servizi e touchpoint inediti, pensati per accrescere l’audience attuale e stimolarne di nuove. Non solo.

La volontà è quella di valorizzare anche il già profondo legame che unisce il Gruppo ai vari mercati di riferimento rendendo ogni brand un vero e proprio “business partner”, come lo stesso Amministratore Delegato conferma: «Siamo e continueremo a essere una media company esclusiva. Il nostro obiettivo è quello di generare e garantire ancora più valore nei mercati in cui operiamo: abbiamo dalla nostra la capacità di registrare e analizzare big data, sviluppare indagini e prevedere scenari di mercato, realizzare progetti di comunicazione ma anche mettere a punto servizi, eventi, occasioni di networking e di formazione professionale. Nuovi perimetri d’azione, nuove professionalità, nuove prospettive e anche una sede ripensata per soddisfare le esigenze più attuali e i nuovi valori condivisi. Questo è il futuro di Editoriale Domus, che non potrà mai prescindere dalla sua storia, una storia di autorevolezza, di eccellenza e di competenza senza uguali». Un ulteriore elemento per rafforzare la posizione finanziaria della società riguarderà infatti la parte immobiliare: «Attualmente siamo in 279 in una sede di 17.500 metri quadrati. Considerando che i nostri dipendenti fanno smart working due giorni a settimana, è evidente che gli spazi sono eccessivi. Stiamo dunque pensando alla vendita di una parte e a una ristrutturazione complessiva».

La nuova organizzazione impatterà anche sul personale, con una riduzione stimata in «alcune decine di unità», con l’utilizzo di ammortizzatori sociali. Nel frattempo, Editoriale Domus prosegue gli investimenti in partnership, eventi e iniziative speciali: a breve sarà lanciato un nuovo progetto digitale.

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