Università di Parma, PINKO e RetailTune insieme per il Drive to store

Restyling della brand identity e un nuovo assetto organizzativo aziendale

Un algoritmo che consenta sia alle aziende retailer, con negozi di proprietà e/o franchising, sia ai wholesaler di migliorare le performance di vendita dei negozi grazie al raggiungimento dell’allocazione ottimale delle risorse a disposizione. Questo l’obiettivo del programma di ricerca avviato da RetailTune con Università di Parma e PINKO.

La mission di RetailTune, piattaforma per il Local Digital Marketing e Drive to Store, è quella di offrire tecnologia, servizi e soluzioni che aiutino aziende retail e wholesale a coinvolgere i consumatori on line per portarli a finalizzare l’acquisto nel punto vendita. Proprio in questo contesto, ha avviato un dottorato di ricerca industriale in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e Architettura e il Centro di Ricerca Interdipartimentale di Statistica Robusta (Ro.S.A.) dell’Università di Parma, e con il sostanziale supporto del brand italiano PINKO. 

Si tratta di uno studio triennale nel corso di “Tecnologie dell’Informazione” che si pone come obiettivo appunto la costruzione di un algoritmo che permetta di comporre la migliore allocazione delle risorse economiche, in termini di merchandising e ripartizione del budget di marketing. Il fine è ottimizzare l’assortimento di prodotti all’interno dei negozi PINKO in relazione alle esigenze locali, massimizzando le vendite. Il progetto trova un campo di applicazione pratico sui punti vendita PINKO, azienda fashion presente in tutto il mondo con oltre 280 store tra monomarca e franchising e circa 1.500 punti vendita wholesale. 

Pietro Negra, Fondatore e CEO di PINKO, ha risposto con entusiasmo alla proposta di progetto: «Sin dagli inizi, l’evoluzione e il progresso sono stati un nostro leitmotiv. Il dialogo e l’ascolto del mercato e della realtà in rapidissima evoluzione che ci circonda sono ciò che ci permette di continuare ad adattarci ed evolverci con molta agilità. La collaborazione con l’Università di Parma e RetailTune ci permette di mettere a punto le tecnologie e gli strumenti per una sempre più ottimizzata esperienza di shopping innovativo puntando a costruire sistemi “Customer Centric”». 

Il progetto prevede diverse fasi di studio e applicazione: analisi dei dati raccolti; elaborazione di un modello di studio; implementazione e fase di test.

«Mi piace pensare alla nostra tecnologia come una tecnologia “amica”, all’avanguardia e in grado di presidiare un settore strategico per l’economia e per la società: il commercio al dettaglio, un po’ trascurato nell’ultimo periodo e bersaglio involontario della ben nota situazione sanitaria. RetailTune va in controtendenza – dichiara Claudio Agazzi, Founder e Presidente di RetailTune – porta le persone nei punti vendita, le aiuta a scegliere, le mette in contatto con i responsabili dei negozi, le informa su dove trovare un prodotto. Ringrazio Pietro Negra, CEO di PINKO, perché dimostra sempre di più la sua grande capacità di innovazione e ricerca. Ringrazio i docenti del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, Marco Locatelli e Luca Consolini, che insieme ai colleghi del Centro di Ricerca di Statistica Robusta, Marco Riani e Fabrizio Laurini, ci hanno stimolato nell’avviare questa ricerca. È una condizione che ci piace molto, ci permette di sviluppare il nostro prodotto proponendo soluzioni di ottimizzazione dello stock sulla base di dati puntuali raccolti localmente, taglie, colori, tipologie, e di indirizzare gli investimenti in maniera mirata potendo disporre di un dato fino a ora impossibile da ottenere, la brand awareness locale per sesso, per età, per dati socio demografici. Il ritorno al passato passando attraverso il web». 

Il prof. Fabrizio Laurini, del Centro di Ricerca di Statistica Robusta dell’Università di Parma, pone l’accento sull’aspetto interdisciplinare dell’iniziativa: «In questa stimolante collaborazione collauderemo idee e algoritmi innovativi mirati a risolvere problemi decisamente articolati. Nello sviluppo del progetto mescoleremo competenze scientifiche tra loro complementari provenienti da discipline ingegneristiche, informatiche e statistiche: l’interdisciplinarietà è il fulcro di questo progetto di ricerca. Siamo convinti che questo sia il tema dominante per il futuro della ricerca applicata».

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