Gruppo Mondadori, ricavi netti a 153 milioni: l’adv digitale vale il 77% del totale

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022 presentato dall’Amministratore Delegato Antonio Porro.

Nel primo trimestre dell’esercizio 2022 il Gruppo – escludendo il contributo della neo consolidata D Scuola – ha proseguito il percorso di incremento della redditività per effetto del positivo andamento dei ricavi in tutte le aree di business e dell’attenta gestione operativa avviata nei precedenti trimestri, che ha consentito una maggiore efficienza strutturale. Contestualmente il Gruppo Mondadori ha confermato la propria capacità di garantire una stabile e solida generazione di cassa.

Antonio Porro

«La performance che abbiamo registrato nel primo trimestre e il processo di continuo rafforzamento fin qui messo in atto ci consentono di confermare per l’esercizio 2022 le stime precedentemente comunicate (+20% per l’EBITDA Adjusted), nonostante l’incerto contesto economico e geopolitico – ha sottolineato Porro -. La solidità del nostro modello di business e la continua capacità di generazione di cassa ci mettono nelle condizioni di poter proseguire il percorso di focalizzazione e crescita nel core business dei libri: un obiettivo che abbiamo perseguito con successo fino a oggi anche attraverso una serie di acquisizioni significative».

Saranno quindi valutate ulteriori opportunità di crescita attraverso operazioni di M&A.

Tutti i seguenti risultati sono confrontati con il primo trimestre 2021. I ricavi consolidati si sono attestati a 153,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 5,7% rispetto ai 144,8 milioni di euro; al netto del consolidamento di D Scuola, i ricavi del Gruppo avrebbero registrato una crescita omogenea pari al 2,9%, grazie al contributo di tutte le aree di business e in particolare dell’area Retail.

L’EBITDA Adjusted del periodo in esame è pari a -1,1 milioni di euro (2,4 milioni se si esclude il risultato del periodo di D Scuola). A perimetro omogeneo, il Gruppo ha evidenziato un miglioramento della redditività di 1,3 milioni di euro, riconducibile alla positiva performance del segmento dei Libri e del Retail. L’EBITDA di Gruppo è pari a -0,7 milioni di euro, mentre a perimetro omogeneo risulta positivo per 2,8 milioni. L’EBIT si è attestato a -12,2 milioni di euro (6,6 milioni di euro a perimetro omogeneo). 

Il mercato del Libro, dopo la grande crescita del 2021, ha assistito a una fase di consolidamento caratterizzata da una lieve contrazione delle vendite (-1,6% a valore e -0,6% a volume). Nel complesso i ricavi del Gruppo si sono attestati a 76,2 milioni di euro (+6,5% rispetto ai 71,6 milioni), principalmente per effetto del consolidamento di D Scuola.

Su base omogenea, la crescita è dello 0,7%, grazie in particolare al significativo incremento della casa editrice Rizzoli International Publications e alla ripresa delle attività museali di Electa. Nel segmento Trade – dove il Gruppo ha consolidato la leadership con il 23% di market share (includendo la quota di De Agostini Libri, che è stata consolidata dall’1 aprile 2022) -, i ricavi sono di 52,3 milioni di euro (-6% circa rispetto ai 55,9 milioni di euro).

La Scolastica, caratterizzata da una elevata stagionalità, ha registrato ricavi per 9 milioni di euro, circa stabili a 4,9 milioni a perimetro omogeneo, al netto della casa editrice D Scuola.

Il calo del mercato del libro non ha compromesso l’attività del canale fisico: la market share di Mondadori Retail è salita al 10,8%, registrando ricavi pari a 37,2 milioni di euro e un incremento di 3,8 milioni di euro (+11,5% circa) rispetto ai 33,4 milioni di euro.

Il continuo lavoro di sviluppo e rinnovamento dei negozi esistenti e la focalizzazione sul core business del libro hanno consentito al network di librerie Mondadori Store di consolidare ulteriormente il proprio ruolo nel mercato con il miglioramento dei ricavi Book (+3,5 milioni di euro), superiori al periodo pre-Covid, con i negozi a gestione diretta che hanno registrato +49,9% nei ricavi.

L’area Media ha registrato ricavi per 47,1 milioni di euro (46,8 milioni di euro) in crescita del 9,2% a portafoglio di brand omogeneo (escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a fine 2021)

. Le attività digitali, che rappresentano ormai il 20% dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato un incremento significativo, superiore al 31% rispetto al primo trimestre 2021 (+36,8% a parità di brand), grazie in particolare all’elevata performance di AdKaora. L’incidenza dei ricavi adv digital sul totale dei ricavi pubblicitari si attesta al 77% (dal 66% del primo trimestre 2021). 

Le attività tradizionali print, escludendo i magazine ceduti a fine 2021, risultano in miglioramento del 3,4%, grazie al buon andamento diffusionale delle testate televisive, in controtendenza rispetto al mercato. L’EBITDA Adjusted dell’area Media si è attestato a 2 milioni di euro, stabile rispetto ai primi tre mesi del 2021 per effetto anche della crescita delle attività del segmento del MarTech, nonostante i maggiori costi editoriali e di sviluppo sostenuti per il lancio del nuovo social magazine The Wom. 

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