WPP inaugura il Campus a Milano: lo spazio della collaborazione e delle idee

Il nuovo hub della creatività ospiterà gli oltre 2.000 dipendenti delle agenzie del Gruppo e vuole essere un forte segnale di ripartenza per la città e per il Paese

«Un luogo di esperienza, di espressione e di inclusione. Un luogo deputato alla creatività che ha ridonato un edificio storico alla città di Milano»: con queste parole Simona Maggini, Country Manager di WPP Italia, ha inaugurato ieri il nuovo Campus della holding in via Morimondo 26, durante la conferenza stampa di presentazione alla stampa.

Simona Maggini e Massimo Beduschi

Situato all’interno dello storico quartiere di San Cristoforo, il WPP Campus di Milano rappresenta un importante progetto di riqualificazione urbana di un’area industriale dismessa in cui, un tempo, sorgeva una delle più importanti fabbriche della città: la ex Richard Ginori, rinomata produttrice di ceramiche.

Il Campus si estende per una superficie complessiva di 27.000 metri quadri (1,4 volte superiore a quella della Torre Velasca; 1,6 volte Piazza Duomo, pari a quattro campi da calcio) e la sua costruzione ha mantenuto, recuperato e valorizzato uno dei patrimoni storici e identitari del quartiere. Uno spazio che inoltre si presta a ospitare una serie di attività aperte alla comunità.

«È un sogno che si realizza quello di avere un luogo che raduna oltre 2.000 dipendenti e più di 35 agenzie, per lasciare un segno che vada al di là del business – ha proseguito la manager -. Sono orgogliosa che un edificio simbolo dell’industria milanese sia diventato la nuova casa dei tanti talenti che lavorano nelle agenzie WPP. Non vogliamo appiattire le singole sigle del gruppo: la collaborazione trasversale su cui punta WPP è antecedente all’idea del Campus che ora però ne consente la realizzazione fisica: spingiamo l’acceleratore su modelli di co-design e co-creation per favorire e incoraggiare maggiore collaborazione e creatività trasversali a tutti i team a beneficio dei suoi clienti».

Mark Read

Presente all’inaugurazione del nuovo hub anche il CEO di WPP Mark Read. «Asset importante della nostra strategia è sviluppare la creatività e il Campus di Milano è un tempio della creatività e del marketing dove le persone si ispirano, collaborano e creano, per svolgere al meglio il loro lavoro proiettato nel futuro – ha commentato -. È vero che c’è sempre più tecnologia, ma alla base ci sono le idee. WPP continua a investire in Italia, così come in tutti i Paesi dove opera. Più forte è WPP e più forti saranno le singole agenzie. Il mio modello è quello di Disney che ha al suo interno brand come Pixar e Marvel: il Campus rafforzerà l’idea di collaborazione per poter imparare gli uni dagli altri».

Il Chairman di WPP Massimo Beduschi ha sottolineato come l’inaugurazione rappresenti «un segnale di ripartenza, all’interno di una trasformazione che non è industriale ma digitale: un centro di eccellenza e di pensiero per essere una creative transformation company. Il 37% dello spazio è occupato da aree comuni e ci saranno circa 7 scrivanie per 10 persone. Una volta a regime, lavorerà in presenza il 70% dei dipendenti, nelle ultime settimane siamo circa 800/900 al giorno».

Durante i lavori, è stata presentata anche la ricerca condotta da The European House – Ambrosetti che mette in risalto il contributo di WPP in Italia, prima azienda del settore per dimensione economica e con 1.200 aziende clienti, nella creazione di valore per l’economia italiana seguendo quattro pillar: capitale economico, capitale ambientale, capitale sociale e culturale e capitale cognitivo.

Secondo il Managing Partner e Amministratore Delegato Valerio De Molli, «il Campus attiverà un giro d’affari annuo complessivo di 14,3 milioni di euro e consegnerà alla città di Milano 695 mila euro l’anno di imposte locali».

La giornata dedicata all’opening del nuovo Campus si è conclusa con un evento serale che ha ospitato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, rappresentanti delle istituzioni regionali e cittadine, clienti e partner di WPP. «La realizzazione del WPP Campus a Milano – ha dichiarato Sala – conferma ancora una volta la nostra competitività internazionale e la capacità di attrarre investimenti e lavoro. Nonostante la pandemia questa attitudine non è cambiata e ci ha portato oggi a celebrare qui, in questo complesso che si affaccia sul Naviglio Grande, il trasferimento di tutte le agenzie del Gruppo e un nuovo grande segnale di ripresa. Il WPP Campus come altri importanti headquarters nati su aree ex industriali sta cambiando il volto della Milano produttiva, ma non la sua attitudine a essere sempre il centro di ciò che accade nel nostro Paese».

Stime GroupM: in Italia chiusura 2021 tra +10% e +14%

Nello spazio Q&A successivo alla presentazione alla stampa, le domande hanno riguardato soprattutto l’andamento del mercato e le previsioni sulla chiusura d’anno. «Nel 2021 ci aspettavamo risultati a livello del 2019, invece il mercato è riuscito a performare meglio – ha dichiarato Read -. L’economia si è riattivata più rapidamente del previsto e comunque la pandemia ha accelerato il trend relativo alla digitalizzazione che preme ormai sui media tradizionali, fenomeno che riguarda anche l’Italia. Siamo ottimisti sulle opportunità future».

«Le proiezioni di GroupM sull’adv market stimano una chiusura d’anno in Italia tra il +10% e il +14%, nonostante una possibile frenata dell’automotive dovuta alla carenza dei semiconduttori che avrà un impatto sul settore. Per i singoli mezzi stimiamo Tv e digitale sopra l’85% e gli altri mezzi che si contenderanno il restante 15%: radio e OOH stanno dando segni di ripresa, mentre la stampa sarà ancora in sofferenza. Anche WPP crescerà in doppia cifra, ma ancora non posso sbilanciarmi se la crescita sarà superiore al mercato», ha aggiunto Beduschi, che ha concluso: «Il Campus vuole essere un luogo di scambio di idee. I clienti ci chiedono sempre di più di essere loro partner per far crescere il loro business digitale. Durante il lockdown tutti, anche i più piccoli, si sono attrezzati per costruire una piattaforma di vendita online, quindi tantissime richieste ci vengono fatte in ottica e-commerce. In questa direzione prevediamo investimenti anche in risorse professionali ad hoc, stando sempre attenti a possibili acquisizioni di agenzie. Per quanto riguarda le gare media attendiamo entro la fine di ottobre la chiusura di alcuni pitch tra cui Bayer, Coca-Cola, Carrefour, Calzedonia».

Obiettivo: emissioni zero entro il 2025

La riqualificazione del Campus, ideato dallo studio di architettura e di design BDG (del Gruppo WPP) e creato dal partner locale 967arch, mette la sostenibilità al centro mantenendo l’impronta architettonica unica dell’edificio esistente e migliorando le sue performance di impatto ambientale. Precedentemente dislocate in nove diverse sedi, le agenzie avranno accesso a spazi innovativi di lavoro e socialità, dotati delle tecnologie di ultima generazione e di numerosi servizi – tra cui un ristorante, un supermercato, un bancomat e una farmacia dinamica. La sostenibilità è uno dei fiori all’occhiello e dei principi ispiratori del Campus, in linea con l’impegno di WPP a raggiungere emissioni zero di CO2 entro il 2025 per tutto il Gruppo e, per tutta la catena di fornitura entro il 2030. Riqualificando un edificio già esistente, WPP eviterà l’emissione di carbonio incorporato, equivalente a più del 30% delle emissioni prodotte dall’edificio stesso nel corso della sua vita. La nuova sede, oltre ad essere plastic free e paper less, si caratterizza per una illuminazione LED con un approvvigionamento energetico che proviene completamente da fonti 100% rinnovabili. Su base annua, ci si aspetta che la riduzione dell’impatto ambientale sia di 12.000 MWh di energia risparmiati, 6.900 tonnellate di CO2 evitate, 15 tonnellate di rifiuti in meno e un risparmio di 13 milioni di litri d’acqua. In linea con i WPP Campus di tutto il mondo, il nuovo headquarter ambisce ad ottenere la certificazione BREEAM – metodologia di valutazione ambientale ideata per monitorare, valutare e certificare la sostenibilità degli edifici – a oggi riconosciuta a meno di 50 stabili nella città di Milano. 

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