Un viaggio nell’Open Retail con Domenico Romano e Luca Moretti

Il futuro della vendita al dettaglio discusso nel confronto tra un direttore marketing e un libraio: che ne sarà dei negozi fisici di fronte all’e-commerce e alla digitalizzazione del business? Quali strategie di marketing mettere in campo? Inutile e inefficace dare tutta la colpa a questo infausto 2020, la crisi del retail viene da molto più lontano, era solo questione di tempo. Convenienza, varietà, comodità nell’acquisto e nel reso: su queste voci, tra i negozi fisici e i grandi player online non esiste paragone. Che fare, allora? Quale sviluppo del lavoro in negozio bisogna aspettarsi? Parte da questo interrogativo “Open Retail. Innovazione sostenibile in un mondo di atomi e bit” (GueriniNext), scritto da Domenico Romano e Luca Moretti, per proporre idee concrete, modelli pratici di cambiamento e nuovi approcci possibili al mondo del retail. Lo fa in forma di informale carteggio tra un direttore marketing e un libraio, due amici dalle parti opposte della barricata: l’ufficio di chi decide le strategie di marketing, lo spazio reale del negozio fisico, un punto vendita dove oltre la merce esposta esiste – e resiste – la relazione umana.

Qualità del lavoro, innovazione sostenibile, radicale ripensamento del negozio e del suo ruolo sono il vero cuore delle proposte contenute in questa opera, che svela i retroscena dietro ogni decisione strategica nei vari dipartimenti di una grande azienda retail. A partire dall’attento studio di consumi e abitudini di Millennials e soprattutto Generazione Z, per comprendere cosa ci sarà sugli scaffali di domani e quali saranno le modalità d’acquisto: la visita al negozio come un’esperienza che travalica la semplice transazione commerciale, un servizio clienti di altissima qualità, l’engagement, campagne di marketing mirate e narrative. E ancora: shopper journey, negozi-vetrina che comunicano i valori del brand, magazzini sempre più efficienti, addetti vendita meno “esperti di prodotto” e più “narratori di storie e servizi”, abbattimento del confine tra spazio fisico e virtuale. Sempre tenendo a mente che il cambiamento o sarà sostenibile, o non sarà, perché se è vero che il futuro è adesso, come recitava il famoso payoff di uno spot pubblicitario, allora anche nell’ambito del retail abbiamo il dovere di rendere questo futuro etico e inclusivo.

Ad arricchire il valore del progetto l’introduzione ad opera del sociologo Vincenzo Moretti e la cover opera dello street-artist Tvboy. Domenico Romano, Head of Marketing di AW LAB, ha alle spalle anni di carriera presso importanti agenzie e aziende come Natuzzi, Original Marines, McDonald’s, Agritalia, L’Oréal e Ninjamarketing. Grazie al suo lavoro ha operato e vissuto in quattro continenti su cinque, contribuendo attivamente a lanci di nuovi prodotti e nuovi format di distribuzione sul mercato. Luca Moretti, nato a Napoli nella prima metà degli anni ottanta, di mestiere fa il libraio e fa parte di un team aziendale che si occupa di fumetti. È responsabile editoriale e artistico del progetto #lavorobenfatto. È coautore di due libri: Enakapata. Storie di strada e di scienza da Secondigliano a Tokyo (Ediesse 2008) e Il Lavoro Ben Fatto: Che cos’è, come si fa e perché può cambiare il mondo (#lavorobenfatto 2020).

 

 

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