Il Ritorno del Pubblivoro – La prevalenza del “come” sul “cosa”

Che il mondo cambi sempre più velocemente è lapalissiano, meno scontato è che le aziende tradizionali cambino identità per essere coerenti con i cambiamenti e ancora meno scontato è che comunichino in maniera diversa questa nuova identità.

Oggi affrontiamo due pubblicità che riescono a comunicare un’identità nuova attraverso una comunicazione originale, manifestando la propria modernità non solo nel cosa comunicano ma soprattutto nel come comunicano. Concetto a cui il nostro Direttore Andrea Crocioni tiene in modo particolare.

Partiamo con Fineco che, con “La banca che semplifica la banca”, comunica la propria modernità utilizzando la dialettica del contrasto, negando inizialmente la caratteristica legata alla Banca “antica” per poi affermare il concetto contrario e moderno. Ma l’aspetto più interessante è la modernità espressa dalle immagini che non seguono una linearità visiva ma cambiano in continuazione, sia come soggetto che come inquadrature e movimenti di camera. Notevole il passaggio con il loop, proprio a sottolineare “Non siamo quello che ti aspetti” che lancia il finale con il consulente rider. Bella anche la scelta cartoon con il venditore di lavatrici che riporta immediatamente al passato. Coerente la scelta musicale di Fatboy Slim che da sempre ha fatto del cambio di stile la propria firma musicale. Unica nota che probabilmente stona un po’ è il consulente che si allontana in motocicletta verso un paesaggio immerso nella natura in giacca e cravatta. Probabilmente sarebbe stato più credibile e anche più moderno un abbigliamento business casual.

Amadori, con “Qualità 10+”, rappresenta la modernità raccontando il mix generazionale con la nonna che posta sui social, il mix culturale con il cibo etnico, la vicinanza anche a distanza grazie alla tecnologia, l’attenzione all’alimentazione sana in corpore sano grazie allo sport. Tutti esempi talmente ben illustrati da risultare veri. Il rischio di essere giovanili e non moderni non è stato neanche sfiorato grazie a una rappresentazione in stile cinematografico che insegue in maniera credibile il realistico. L’unico elemento debole sta nella linea narrativa. Infatti, dichiarando che Amadori è cambiato coerentemente con i cambiamenti rappresentati e che quindi ora propone un prodotto no ogm e senza antibiotici può fa pensare che fino a ora facesse il contrario. Probabilmente bastava non sottolineare “Amadori cambia con voi” per evitare questo possibile retropensiero. Molto efficace invece il fatto di accompagnare tutti i cambiamenti con il prodotto nelle varie situazioni di consumo, esaltandone le possibilità di utilizzo.

Due pubblicità che vogliono essere moderne e affermano l’identità del brand in maniera chiara, incisiva e soprattutto originale.

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