“L’anticristo” Martin Sorrell vs le holding tradizionali: «saranno scomposte e consolidate»

All’Advertising Week di New York, sir Martin Sorrell, Executive Chairman di S4 Capital, ha preso parte a un panel e come sempre la sua presenza non è passata inosservata. Parlando delle holding, la sua previsione è che tutte saranno «scomposte e poi consolidate».

Martin Sorrell

A dimostrazione della sua tesi, Sorrell ha affermato: «La prova di ciò è IPG, che sembra avere le migliori performance. McCann rappresenta circa il 75% dell’intero giro di affari ma ha al suo interno tutte le attività integrate: questa è la chiave. WPP sta cecando di recuperare nel suo fallimento attraverso le fusioni», riferendosi appunto alle unioni realizzate tra VML e Y&R e Wunderman e J. Walter Thompson.

Il problema principale con cui le holding stanno lottando, secondo l’ex CEO di WPP, è che la maggior parte delle loro entrate è generata dai media classici e dalla pubblicità creativa, che si sta riducendo.

«Qualsiasi holding che vince gare media tradizionali, io svenderei le sue azioni» ha aggiunto Sorrell, e poi riferendosi a S4 Capital ha sottolineato: «Siamo puramente digitali. Questa è l’unica cosa a cui siamo interessati. Non siamo una holding. Siamo l’anticristo». 

Sorrell ha poi spiegato come S4 ​​Capital, con MightyHive e MediaMonks, non si sottragga a quelle che chiama “fobie” delle agenzie tradizionali: collaborare con i giganti della tecnologia come Google e Facebook e lavorare con team interni. Ad esempio, S4 Capital lavora molto con il team in house di Netflix.

«Stiamo cercando di cambiare il modo in cui l’industria opera in un mondo che è cambiato», ha concluso Sorrell.

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