Firmata da DUDE, la nuova campagna di SHELTER: “Our House is not a Home”

Che cosa significa davvero “casa”? Per molti, è semplicemente quattro mura e un tetto. Ma l’organizzazione benefica per i senzatetto SHELTER vuole sfatare questa percezione con una campagna d’impatto che rivela le drammatiche realtà degli alloggi temporanei in cui migliaia di famiglie sono costrette a vivere.
Realizzata da DUDE London con il supporto di HSBC UK, la campagna “Our House is not a Home” sfrutta in modo creativo il celebre brano del 1982 Our House dei Madness (scritto da Chris Foreman e Cathal Smyth) per denunciare la gravità dell’emergenza abitativa nel Regno Unito e le conseguenze delle pessime condizioni di vita sul futuro delle persone – in particolare dei bambini. Lanciata il 3 settembre, la campagna si apre con un videoclip che contrappone le parole inalterate della canzone, cariche di nostalgia e ottimismo nella versione originale, a immagini crude che raccontano la dura realtà delle famiglie negli alloggi temporanei forniti dai comuni.
Su un arrangiamento acustico minimale del brano, il film da 60 secondi, girato in pellicola e diretto da Milo Blake (Spindle), mostra una famiglia di cinque persone costretta in un alloggio umido, sovraffollato e rumoroso, lottando per mantenere una parvenza di normalità nonostante la mancanza di riscaldamento e privacy. Frasi come “Father wears his Sunday best” e “Sister’s sighing in her sleep” scorrono su scene in cui il padre cerca di rimuovere la muffa dal soffitto e una bambina condivide il letto con i fratelli, mentre fuori si sentono sirene e urla attraverso le pareti.
La campagna, sostenuta da HSBC UK, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per fermare l’emergenza abitativa, alimentando una conversazione nazionale su cosa renda davvero una casa “casa”.
Mairi MacRae, Direttrice Campagne e Politiche di SHELTER, dichiara: «Siamo profondamente grati al team di DUDE per aver dato vita a “Our House” e acceso i riflettori sulla dura realtà che migliaia di famiglie affrontano ogni giorno».
Gli autori del brano originale, Chris Foreman e Cathal Smyth, aggiungono: «Siamo orgogliosi di sostenere SHELTER nella sua missione di aiutare chi purtroppo una casa non ce l’ha».
Tomás Gianelli O’Ryan, Executive Creative Director di DUDE London, conclude: «Poche volte capita di lavorare su un brief così importante. Cambiare la percezione della parola “casa” non è un compito facile, ma crediamo di aver reso giustizia a questa causa.»
Milo Blake, regista, ha commentato: «Il percorso per realizzare questo film è stato lungo, ma incredibilmente significativo. Questo progetto ci è parso un’esplorazione urgente e necessaria di un tema sociale urgente. Per noi era fondamentale cogliere l’umanità dei personaggi e creare un senso di vicinanza».
Il video è disponibile sui principali canali TV, online e social, con l’obiettivo di riportare il brano Our House in classifica a 42 anni dall’uscita.

 

Credits:

Cliente: SHEL TER

Supporto: HSBC UK

Agenzia creativa: DUDE London

CEO: Francesca Spitali

Executive Creative Director: Curro Piqueras Parra

Creative Director: T omás Gianelli O’Ryan

Head of Production: Francesca Granata

Client Lead: Hamish Day

Account Director: Jeanine Vette

Account Executive: Giulia Orlandoni

Designer: Ross Warrington

Art Director: Marta Morientes

Copywriter: Victoria D’Andrea

Brano: Our House – Chris Foreman e Cathal Smyth

Casa di produzione: Spindle

Regista: Milo Blake

Executive Producer: Mayling Wong

Producer: Ayomide Alli

DOP: Ben Fordesman

1st AC: Phil Heron

Production Designer: Violette De Laet

Fotografa: Amaka Lin

Montaggio: Cabin

Editor: Emma Backman

Supervisione musicale: Wake the T own

Music Supervisor: Harley Beckmann-Hawksley

Compositore: Simon Gwilliam

Voce: Billy Williams

VFX: B Art Studio

VFX Producer: Natali Borte

Audio Post: Wave Studios

Color grading: Company 3

Colourist: Simon Bourne

Colour Producer: Chris Anthony

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