E-commerce e brand direction: i pilastri della nuova agenzia Grace Brigade

Fondata da Ivano Cauli e Massimiliano Chiesa

È nata da poco Grace Brigade, una nuova agenzia fondata da Ivano Cauli (ex Founder di Openmind) e Massimiliano Chiesa (ex Founder di dodicitrenta e The Big Now), con l’obiettivo di cambiare radicalmente il modo in cui le aziende affrontano la comunicazione di marca e la vendita online.

Nel mondo degli e-commerce, Grace Brigade ritiene che sino ad oggi ci si sia preoccupati molto dell’efficienza, della “conversione” in termini meccanici e molto poco della meccanica del desiderio.  Un e-commerce è un’importante vetrina per le aziende e deve rappresentarne l’identità, non solo agire come mero strumento commerciale. 

Seguendo questa ottica, Grace ha elaborato EDI (Ecommerce Dopamine Index), consultabile a questo indirizzo: edi.gracebrigade.com. EDI analizza i brand protagonisti del Lyst Index, una delle classifiche più note nel campo della Moda, misurando quanto i rispettivi ecommerce siano capaci di “raccontare il marchio” e, soprattutto, creare desiderio. L’indice, compreso tra 0 e 100, riflette il parere del Direttore Creativo (quando la Maison o il brand ne hanno uno) e quello di un panel di clienti, con stili di vita e nazionalità diverse.

EDI è un esperimento ambizioso, perché entrambe le categorie sono state ricreate attraverso l’uso dell’AI. Grace ha realizzato dei “synthetic human”, delle personas (si va da una “Dubai Girl” a una substacker basata a NYC, passando per una WAG e molte altre tipologie di cliente), descritte nei minimi dettagli e rese tridimensionali dall’intervento dell’AI. Il gusto e la personalità dei Creative Director viene invece ricostruito sulla base del vastissimo corpus di interviste, analisi e commenti disponibile online. I siti vengono quindi analizzati attraverso la loro prospettiva, fornendo un rating e soprattutto dei commenti di natura qualitativa. 

«Da un lato troppa complessità, dall’altro ci sembra che tutti facciano le stesse cose, il che ci porta ad avere non-luoghi digitali e piani di comunicazione basati sempre sulle stesse idee. Noi – e ci assumiamo il rischio di creare delle aspettative alte – portiamo un mix di pragmatismo e romanticismo. Ci piace semplificare e anche spingere i clienti a prendersi qualche rischio creativo, dove in realtà l’unico vero rischio è di apparire interessanti» hanno dichiarato Ivano Cauli e Massimiliano Chiesa.

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