Confronto generazionale e D&I: a Linkontro 2025 si riflette sulla cultura d’impresa

La seconda giornata della 40esima edizione dell’evento di NIQ

La seconda giornata di lavori de Linkontro 2025, l’evento per il largo consumo organizzato da NIQ, è stata dedicata a “Le sfide e il futuro”: coordinata da Andrea Cabrini di Class CNBC, la sessione ha visto diversi relatori confrontarsi sul tema della cultura aziendale e dell’impatto che su di essa hanno le nuove generazioni e le tematiche D&I. 

Ad aprire la giornata è stato Paolo Grue, President & CEO di Procter & Gamble, che ha raccontato i grandi cambiamenti che il mondo del lavoro sta vivendo: «Se mi guardo indietro posso dire che il futuro non è più quello di una volta, siamo circondati da ambiguità, incertezza. Abbiamo sempre più bisogno di conoscenza. Per aumentare la velocità di apprendimento dobbiamo imparare e disimparare rapidamente: la vera strategia è la capacità di cambiare strategia». Rilevanti le sue riflessioni su cultura d’impresa e leadership: «I più grandi fautori della cultura d’impresa sono i capi: è la loro principale responsabilità. In azienda, è necessario sviluppare il coraggio, che non significa audacia o non avere paura: il coraggio è la capacità di affrontare incertezze e difficoltà che mettono a nudo le nostre vulnerabilità». Grue ha poi sottolineato l’importanza della contaminazione generazionale: «Oggi abbiamo 4 generazioni nel mondo del lavoro e presto ne arriverà un’altra. In P&G abbiamo iniziato a fare un ragionamento sui bisogni delle varie generazioni: la bella notizia è che ce ne sono tanti comuni, ma il modo in cui vengono espressi è diverso. La ricetta giusta è cambiare l’approccio alle policy aziendali: non può esserci una regola uguale per tutti». 

Infine, un messaggio a chi occupa posizioni di leadership: «Per vincere nell’incertezza abbiamo bisogno di leader senza corazza che mettono l’ego nel cassetto». 

Paolo Grue, Francesco Billari e Nicola Palmarini

Francesco Billari, Rettore dell’Università Bocconi, nel suo intervento dal titolo “Superdiversità e innovazione”, ha sottolineato l’importanza nel mondo del lavoro della diversità di genere, etnia, età: «Esiste una complementarità di skill e competenze che emerge in modo importante: il nostro compito è riaffermare l’importanza della diversità». 

Nicola Palmarini, Direttor UK National Innovation Centre for Aging, ha parlato dei “Consumatori ai confini del tempo”: «L’Italia è ai primi posti nel mondo per longevità e questa è una grandissima opportunità: spesa e patrimoni sono in mano alle famiglie che invecchiano, ma noi oggi tendiamo invece a guardare a chi non ha soldi. È arrivato invece il momento di costruire brand intergenerazionali».

Sul tema delle generazioni si sono confrontati anche Isidoro Colluto, Customer Team Director di Barilla, Sara Caggiati, Head of Marketing di Coop Italia, Francesco Lama, Retail Customer Success Intern di NIQ e Chiara Bacchilega, PhD Università di Parma, nel panel “X, Y, Z… Insieme per crescere”, mentre Giampaolo Bassetti, Direttore Generale di Caviro, Paolo Maggi, Managing Director di Tetra Pak, Francesco Avanzini, Direttore Generale di Conad hanno parlato di “Filiera circolare”. Emiliano Garofalo, Country Manager di Haier, ha poi presentato il progetto “Zero Distance”. L’ultimo panel della mattinata di lavori è stato dedicato a “Gender equality, leveraging the power of the community”, con Emilie Darolles, President West Europe & Key Accounts Lead di NIQ, Silvia Bagliani, Managing Director di Mondelez Italia; Gianluca Di Gioia, LEAD Network Italy Chapter e Birra Peroni, Eleonora Graffione, Presidente di Coralis e dell’Associazione Donne del Retail ETS e Allyson Zimmermann, CEO di LEAD Network Europe.

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