
“Da Zero a Cento, Storie di Impresa”: martedì scorso a Modena la prima edizione
Oltre La Media Group è stata media partner dell’evento
Si è tenuta martedì la prima edizione del format “Da Zero a Cento, Storie di Impresa”, ideato da Maja Argenziano, titolare dell’agenzia IDEAS4U Marketing & Comunicazione, col patrocinio del Comune di Modena, il supporto della Fondazione Casa di Enzo Ferrari – Museo, il contributo di Mediolanum main sponsor e degli sponsor Cread Software S.r.l. e W Training.
Oltre la Media Group è stata media partner dell’evento, che si è svolto nella sala meeting del Museo Enzo Ferrari di Modena. «Si tratta di un’iniziativa che nasce con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la storia e l’eccellenza dell’imprenditoria italiana, la forza e il prestigio del Made in Italy, che continua a essere un asset competitivo sul mercato globale. Desideriamo trasmettere un messaggio positivo, motivante e ricco di passione alle giovani generazioni, che saranno magari gli imprenditori di domani. Siamo alla prima edizione, ma è un format che desideriamo consolidare e fare crescere», evidenzia Maja Argenziano.
L’evento ha come target principale i giovani e gli studenti universitari, che a questa edizione hanno partecipato in oltre 100 dalla Facoltà di Economia Marco Biagi di UNIMORE.
A intervistare i protagonisti della prima edizione è stata Laura Buraschi, giornalista di Touchpoint.

Paola Bernardotto, Michele Laterza, Martina Strazzer e Anna Molinari
Michele Laterza, Responsabile della Comunicazione di Mutti Spa, ha sottolineato che oggi più che mai nel fare impresa conta la coerenza: portare avanti i propri valori e comunicarli in modo corretto è fondamentale: «La comunicazione è un elemento imprescindibile per ogni impresa e va declinata anche secondo il Paese a cui ti rivolgi. Non basta raccontare che il tuo prodotto “è più buono di altri”».
Paola Bernardotto, Founder di Ettomio, azienda che produce arredi per bambini e ragazzi, e vincitrice nel 2024 del premio GammaDonna, sostiene che per fare impresa oggi oltre all’idea di business e alla creatività serve responsabilità: «Non possiamo non pensare al mondo intorno a noi e dobbiamo agire di conseguenza».
Nino Scarcella, che con lo zio Piero Stano ha dato vita al brand Egoitaliano a Matera nel 2007, quando nel polo del salotto lucano avevano chiuso tantissimi operatori, ha sottolineato: «In un momento di crisi in cui tante imprese chiudevano, noi siamo stati un po’ folli e abbiamo pensato di colmare un vuoto che si era colmato sul mercato. Se si crede davvero nel proprio progetto bisogna saper cogliere le giuste opportunità».
Anna Molinari, fondatrice del brand Blumarine che ha fatto la storia del distretto carpigiano della moda, ha ribadito alla generazione Z l’importanza di seguire i sogni con coraggio, come ha fatto lei, che invece di continuare l’attività familiare, ha scelto di creare col marito un brand che la vedeva protagonista e che soprattutto rispecchiava le sue idee e la sua creatività.
Martina Strazzer, 24 anni, partita nel 2020 da zero e con poche centinaia di euro come budget e il social Tik Tok come primo canale per lo sviluppo e crescita della sua idea, il suo sogno l’ha inseguito, realizzato e fatto crescere. «Essere contemporaneamente imprenditrice e brand Ambassador di Amabile Jewels – ha spiegato – è una grande responsabilità: se prima sui social raccontavo di me, ora sono concentrata sull’impresa che ho creato e sulle persone che lavorano con me. Fare impresa sui social può sembrare semplice ma servono grande attenzione e coerenza».