Diversity Brand Index 2025: l’inclusione come leva strategica per il successo aziendale

Mentre l’inclusione resta un driver di scelta determinante per consumatrici e consumatori – 7 persone su 10 scelgono con convinzione brand che parlano di inclusione e altrettante non consiglierebbero quelli percepiti come non inclusivi – il mercato evidenzia un effetto di polarizzazione. Da una parte, il differenziale di crescita dei ricavi continua a salire per le aziende più impegnate sulla Diversity, Equity, Inclusion & Accessibility (DEIA) (+24% per i brand con continuità sulla DEIA e +20,1% per quelli con minore costanza); dall’altra, si registra un lieve aumento dell’ostilità verso la diversità (+3,8 p.p.).

Se da un lato il numero di brand percepiti come inclusivi è cresciuto del 65% rispetto al 2023, si evidenzia una leggera decrescita delle forme di contatto e coinvolgimento delle persone nei confronti della DEIA, sintomo di un’apparente saturazione e disillusione.

Diversity Brand Summit 2025: l’evento dedicato alla DEIA

Questi sono alcuni dei principali dati emersi dal Diversity Brand Index 2025, ideato e curato da Fondazione Diversity e Focus Mgmt, l’unica ricerca italiana che misura la capacità dei brand di sviluppare con efficacia una cultura orientata alla DEIA. La ricerca, realizzata nel 2024, sarà presentata giovedì 20 febbraio 2025 durante l’ottava edizione del Diversity Brand Summit – Iniziative che cambiano il mondo, trasmesso in streaming dalle ore 16.30 su www.diversitybrandsummit.it (previa registrazione).

Durante l’evento saranno presentati i 10 progetti più meritevoli del 2024, selezionati per il loro impatto sulla percezione di consumatrici e consumatori. Tra i brand premiati troviamo: ACE, Alexa, Fastweb, Ferrovie dello Stato Italiane, Idealista, Ikea, Nuvenia, Procter & Gamble, Sephora e TIM.

L’evento, condotto da Francesca Vecchioni, Presidente di Fondazione Diversity, ed Emanuele Acconciamessa, COO di Focus Mgmt, vedrà l’assegnazione dei Diversity Brand Awards, tra cui:

  • Vincitore Assoluto, per il miglior mix tra impegno DEIA e percezione di consumatrici e consumatori;
  • Vincitore Digitale, per il miglior utilizzo della leva digitale per promuovere l’inclusione;
  • Accessibilità – Design 4 All, per il brand che ha realizzato il progetto più accessibile.

Il claim scelto per il Diversity Brand Summit 2025 è “No Doubt – Tutto quello che avreste voluto sapere sulla DEIA ma non avete mai osato chiedere”, con un Q&A in diretta per affrontare le domande più urgenti su trend globali, sfide sociopolitiche ed esigenze del business.

Diversity Brand Index 2025: i dati chiave sulla DEIA

L’indagine, realizzata tramite una survey web con 1.005 rispondenti, ha rilevato che il numero di brand associati alla DEIA è aumentato del 65% rispetto al 2024 (da 295 a 488 brand citati). I dati confermano che le pratiche di inclusione su genere, etnia, LGBT+, età, status socio-economico, disabilità, religione e aspetto fisico migliorano la reputazione aziendale e i ricavi.

  • 7 consumatori su 10 preferiscono brand che parlano di inclusione (NPS +69,4%);
  • Il 20,1% dei ricavi è influenzato dalla percezione di inclusività del brand;
  • Il cluster dei consumatori impegnati (26,7%) resta il più numeroso, mentre cresce la categoria degli Arrabbiati 2.0 (+3,9 p.p., ora al 17,8%).

I brand che lavorano con continuità sulla DEIA registrano un +24% di crescita dei ricavi, mentre quelli più discontinui si fermano al +20,1%.

I settori più inclusivi e le iniziative DEIA

I settori più inclusivi sono:

  • Retail (26%, +2 p.p. rispetto al 2024);
  • Apparel & Luxury Goods (22%);
  • Healthcare & Wellbeing (12%, +2 p.p.).

Crescono anche Information Technology (10%, +2 p.p.), FMCG (8%, +2 p.p.) e Consumer Electronics (6%, +4 p.p.), mentre scendono Toys (-2 p.p.) e Telco & Media (-4 p.p.). Il settore Airlines entra per la prima volta nell’indice con un 2%.

L’81% delle iniziative è rivolto al mercato finale, in particolare nei settori Education (24%), Marketing & Communication (22%) e Local Engagement (20%).

Diversity Brand Index 2025: la chiave è la coerenza

«I brand che investono con continuità nella DEIA vedono una crescita costante dei ricavi – afferma Emanuele Acconciamessa, COO di Focus Mgmt -. Le nuove generazioni, Gen Z e Millennials, sono le più sensibili alla DEIA e premiano i brand che lo dimostrano con azioni concrete».

Anche il Comitato Scientifico, presieduto da Sandro Castaldo, evidenzia come la coerenza e la misurazione dell’impatto siano elementi fondamentali: «Investire nella DEIA non è solo una scelta etica, ma un vero e proprio vantaggio competitivo».

La TOP 10 dei brand del Diversity Brand Index 2025 rappresenta il risultato di un’indagine approfondita e di una selezione rigorosa, che ha premiato i brand più inclusivi e innovativi. Questi possono ora utilizzare il marchio di certificazione Diversity Brand Index, attestando il loro impegno nella DEIA e nella comunicazione inclusiva.

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