
“Giorgia, salveremmo anche te”: on air la nuova campagna provocatoria di Open Arms
“Giorgia, salveremmo anche te”. Una frase incisiva, accompagnata da un’immagine potente: la Presidente del Consiglio italiano che rischia di annegare in un mare agitato, con indosso un giubbotto arancione di salvataggio.
È questa una tra le card principale della nuova campagna di comunicazione sui social lanciata dall’ONG spagnola Open Arms, un’iniziativa che utilizza immagini generate dall’intelligenza artificiale per affrontare il tema delle politiche anti-migranti.
La campagna non risparmia nessuno. Oltre a Giorgia Meloni, il messaggio si rivolge ad altre figure simbolo di politiche contrarie ai soccorsi in mare o all’accoglienza, tra cui Donald Trump, neopresidente degli Stati Uniti, Marine Le Pen, Viktor Orbán, Elon Musk e persino il Vicepresidente del Consiglio italiano Matteo Salvini.
Il concetto centrale è chiaro e dichiarato: “Anche al nostro peggior nemico diremmo: Salveremmo anche te. Perché siamo soccorritori. Quando una vita è in pericolo, non esitiamo a rischiare la nostra per salvarla”. La campagna ha inevitabilmente suscitato reazioni forti. Da un lato, c’è chi loda l’ONG per il suo coraggio nel denunciare l’ipocrisia e la disumanità delle politiche anti-migranti.
Dall’altro, le immagini hanno già provocato polemiche, soprattutto da parte dei sostenitori delle figure coinvolte, che accusano Open Arms di strumentalizzare il dibattito pubblico.
Al di là delle polemiche, il messaggio di Open Arms rimane potente e universale: ogni vita ha valore, indipendentemente da chi sia o cosa rappresenti. L’organizzazione ribadisce che il loro obiettivo è salvare vite, senza distinzione di ideologie o appartenenze politiche.