Da Netcomm ed Ecommerce Europe il Manifesto per le Elezioni Europee 2024

“Digital Commerce: la nostra visione per il futuro dell’Europa”

Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale, ed Ecommerce Europe, associazione che rappresenta le aziende che commerciano beni e servizi online in Europa, hanno presentato il Manifesto per le Elezioni Europee 2024 Digital Commerce: la nostra visione per il futuro dell’Europa. Il documento delinea le priorità e l’approccio che Netcomm e Ecommerce Europe auspicano venga applicato dall’Unione Europea.   

Fonte: Depositphotos

I promotori del Manifesto ritengono che sia necessario: 

• garantire la neutralità del canale elaborando normative che agiscano analogamente per l’online e l’offline e favorendo la digitalizzazione delle imprese e il commercio omnicanale, elementi determinanti per aumentare le esportazioni delle aziende verso i paesi dell’UE e del resto del mondo;

• armonizzare il mercato unico dell’UE ed eliminare gli ostacoli alla vendita transfrontaliera, consentendo alle imprese di accedere all’intero mercato europeo senza vincoli e oneri normativi superflui;

• garantire parità di condizioni necessarie alla creazione un mercato unico forte, creando i presupposti per una capacità concorrenziale alla luce dell’applicazione delle normative previste nell’Unione Europea anche da parte di enti con sede esterna all’UE, eliminando quindi il margine di svantaggio competitivo;

• garantire efficienza nell’imposizione normativa europea rafforzando la cooperazione transfrontaliera e gettando le basi per un dialogo strutturato che coinvolga le autorità nazionali competenti e i portatori di interessi pertinenti;

• prestare particolare attenzione alle PMI, con l’obiettivo di favorirne lo sviluppo prevedendo processi che partano dalla volontà di pensare prima “in piccolo”, per concentrarsi sul 90% delle aziende che compongono la nostra economia;

• garantire l’elaborazione di normative chiare, uniformi e coerenti, che comprendano tutte le varietà e le diversità nel settore del commercio e che permettano un’adesione agile da parte degli attori commerciali coinvolti. Si richiede che le norme elaborate siano adattabili ai vari modelli di business e prodotti con l’obiettivo di favorirne la crescita;

• perseguire il principio del “legiferare meglio”, che consiste nell’istituzione di procedure univoche basate sui principi trasparenti e vincolanti per i responsabili politici, finalizzate a garantire che le politiche e le norme dell’UE raggiungano gli obiettivi con un costo e un onere amministrativo minimo.

Il documento evidenzia poi le priorità per lo sviluppo del commercio digitale in Europa. I promotori, sulla base dell’esperienza maturata, ritengono infatti fondamentale: 

• chiudere il cerchio del mercato unico circolare dell’UE e favorire pratiche sostenibili a partire dalla gestione coordinata dei rifiuti all’applicazione di modelli di commercio circolari, garantendo coesione tra i processi legislativi dei paesi membri; 

• semplificare i requisiti dei dati per la conformità e la crescita aziendale e ovviare al problema del disallineamento tra i diversi atti legislativi basati proprio sui dati;

• sfruttare gli strumenti digitali per semplificare i processi di informazioni ai consumatori e l’etichettatura digitale, per favorire la comunicazione con gli utenti garantendo un approccio coordinato in materia;

• coniugare l’equità dei consumatori con la crescita economica, dando la possibilità alle imprese di incontrare le necessità dei gli utenti grazie all’approccio multicanale e grazie a un contesto normativo che permetta alle aziende di attrarre nuovi clienti;

• costruire un panorama di pagamenti al dettaglio innovativo e competitivo, sviluppando soluzioni sicure ed efficienti in termini di costi grazie all’applicazione di norme adeguate alle esigenze future in materia di open banking, autenticazione dei clienti e lotta contro le frodi; 

• garantire una politica fiscale semplificata e un flusso continuo di merci, fornendo garanzie in merito ai nuovi regimi doganali e IVA dell’UE e in merito alla riscossione delle imposte intra-UE.

«Le stime di crescita del settore dell’e-commerce presentano un quadro significativo per comprendere l’importanza del retail digitale in tutta Europa: con questo documento, intendiamo indirizzare l’attenzione dei policy maker verso la creazione di un contesto normativo e istituzionale in grado di favorire lo sviluppo di un’economia forte, che si focalizzi sullo sviluppo del settore digitale, sulla sostenibilità e sull’inclusività, cogliendo le numerose opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. È estremamente importante garantire condizioni di parità per le imprese che operano nel settore che, oggi più che mai, devono adattarsi ai cambiamenti repentini del contesto normativo e competitivo» sostiene Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.

Il documento è stato redatto da tutte le associazioni nazionali e le imprese facenti parte di Ecommerce Europe. 

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