Lorenzo Sassoli de Bianchi: «Avanti con cautela e sentiment positivo nel 2024»

Servono “responsabilità, trasparenza e autenticità” per l’Influencer Marketing

Ha fatto ricorso alla creatività di Altan il Presidente di UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi per descrivere un momento in cui “si vive alla mezza giornata”, stato d’animo da cui partire per affrontare il 2024.

«Abbiamo davanti un anno impegnativo – ha esordito Sassoli -. Ma abbiamo chiuso un buon 2023, per il terzo anno consecutivo con il segno più davanti, con una crescita degli investimenti vicina al 3%. Nell’anno in corso permane l’incertezza e cade a pennello l’espressione “Festina lente” cioè “accelerare con cautela”. Cercheremo di andare avanti con giudizio perché come sintetizza Altan forse “nel pomeriggio potrebbe succedere qualcosa”. Il sentiment è di fiducia. Segnali positivi sono la diminuzione dell’inflazione, che continuerà a raffreddarsi, e il fatto che abbiamo saputo reagire a un doppio KO, la pandemia e la guerra: le aziende si sono attrezzate e hanno sviluppato una mentalità positiva, da “guerrieri da giardino” cioè la capacità di credere nel futuro, secondo un vecchio proverbio giapponese. L’anno scorso le aziende hanno rinunciato a profittabilità per non incidere troppo sui prezzi al consumo e nel 2024 la politica dei prezzi si normalizzerà. Mi auguro che scendano anche i tassi, in modo da riuscire a mantenere il risultato della spesa adv di quest’anno. Oltre alla guerra, considero una nuova incognita la situazione della Germania in recessione, perché per alcune imprese italiane costituisce il primo Paese di esportazione, quindi potrebbero esserci ricadute sull’economia italiana. Una compensazione potrebbe arrivare dal turismo che sta diventando sempre più importante e sta crescendo in maniera significativa non solo nei grandi centri ma anche in città non storicamente trainanti per il settore».

Il Presidente di UPA ha poi commentato la polemica scoppiata recentemente sul tema degli influencer. «Non voglio entrare nello specifico del caso Ferragni perché c’è la Magistratura che se ne occupa – ha detto -, ma credo che sia una buona occasione per riflettere sul futuro di un mercato estremamente interessante per gli investitori pubblicitari, tanto è vero che ha raggiunto gli oltre 300 milioni di fatturato e si avvicina al mercato di radio, editoria e outdoor. Mi sento di dare delle raccomandazioni: in primis un influencer deve aderire alla Digital Chart dello IAP, la seconda è quella di fare grande attenzione a mischiare aspetti commerciali con quelli etici, soprattutto su internet dove, rispetto ai mezzi tradizionali, ci sono meno filtri e tutto è lasciato alla responsabilità degli influencer, ormai paragonabili a delle vere e proprie emittenti. Noi auspichiamo che da un punto di vista normativo siano obbligati a sottostare alle regole che ogni organo di informazione deve rispettare, perché è questo che garantisce la serietà di ciò che si pubblica. Chiediamo che ci sia la massima responsabilità in quest’ottica e che intervengano anche le authority per regolamentare questo mercato. Il terzo punto è la certificazione dei follower: oggi qualunque mezzo è misurato da enti terzi, mentre gli influencer no e noi dobbiamo basarci sulle loro dichiarazioni: c’è un assoluto bisogno di responsabilità, trasparenza e autenticità, anche del messaggio».

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