Richmond Marketing Forum, incontrarsi per guardare oltre

L’evento si è aperto domenica scorsa con il dialogo fra Anna Juricic, Executive Coach, formatrice e speaker motivazionale, e Luca Altieri, Vice President, CMO IBM Technology Europe and Middle East Africa. Di questa edizione numero 28 della manifestazione abbiamo parlato con Claudio Honegger, Amministratore Unico di Richmond Italia

Oltre! Di più, più in là, più lontano. Questo il fil rouge dell’intervento che lo scorso 11 giugno ha ha dato il via alla tre giorni del Richmond Marketing Forum.

A portare la propria testimonianza Anna Juricic, Executive Coach, formatrice e speaker motivazionale di aziende multinazionali e organizzazioni internazionali, e Luca Altieri, Vice President, CMO IBM Technology Europe and Middle East Africa, esperto di marketing e strategia aziendale a livello internazionale.

Luca Altieri e Anna Juricic

Il Marketing Forum, che per questa sua ventottesima edizione è tornato a Gubbio, sposando la formula dell’evento diffuso, si conferma come uno degli eventi di business matching più efficaci, ma anche come un prezioso momento di ispirazione per manager e professionisti del mono aziendale. E proprio l’opening, ospitata nella meravigliosa cornice del medievale Palazzo dei Consoli, ha offerto alla platea diversi spunti utili a orientarsi in un mercato sempre più complesso e difficile da decifrare.

Da qui l’idea di creare un momento di confronto fra due figure apparentemente diverse, ma guidate da una passione comune: lo sviluppo del potenziale umano come arma per raggiungere gli obbiettivi e per “andare oltre”.

Così Anna Juricic e Luca Altieri hanno offerto una stimolante riflessione sulle moderne sfide dei marketing leader, stretti tra nuovi bisogni dei consumatori e sfidanti “kpis”, e sull’applicazione di modelli di coaching e sviluppo del potenziale per diffondere all’interno del team un approccio vincente e un mindset di crescita.

Fiducia, trasparenza, comunicazione efficace, mindfulness sono solo alcune delle parole chiave emerse da questo dialogo che ha messo in luce come l’aspetto valoriale oggi rappresenti in assoluto un aspetto irrinunciabile di chi fa marketing. Una chiave vincente per costruire team di eccellenza all’interno delle aziende e nel medesimo tempo rispondere alle richieste di nuove generazioni di consumatori che considerano questo approccio imprescindibile. Il potenziale umano, dunque, diventa così un’autentica rampa di lancio per “andare oltre”. 

E “oltre” vogliono andare i Responsabili Marketing di grandi brand italiani, i rappresentanti di aziende e agenzie che forniscono servizi in area comunicazione, marketing, digital, eventi e design, che hanno animato questa edizione del Marketing Forum, un appuntamento che negli anni ha saputo restare fedele al proprio spirito e allo stesso tempo è stato capace di cambiare, dando vita a nuove formule che sono lo specchio delle trasformazioni del settore.

Claudio Honegger

Di questo abbiamo parlato con Claudio Honegger, Amministratore Unico di Richmond Italia.

 

Quali sono le principali novità di questo 28° Richmond Marketing Forum?

La prima grande novità è che siamo ritornati a Gubbio. Per noi è un passo particolarmente significativo. Il Marketing Forum è il nostro evento storico, per tanto tempo ho organizzato solo questo evento. È una storia che nasce su una nave, dove si svolgeva inizialmente la manifestazione, poi sono arrivare le edizioni milanesi e poi siamo arrivati qui in Umbria. È stato un passaggio importante, perché ha dato una svolta alla nostra società e anche al nostro modello di business. Oggi organizziamo ventidue eventi l’anno e nel 2024 diventeranno venticinque. Lo scorso anno siamo stati a Rimini, tutti erano felici, perché è una location sicuramente più comoda da raggiungere. Quest’anno siamo qui, non ci arrivano i treni veloci, ma nonostante ciò le persone sono venute lo stesso, segno che l’evento continua a suscitare un grande interesse. Sul fronte delle tematiche ogni anno ci sono delle evoluzioni che noi cerchiamo di raccontare. Il mondo del marketing e della comunicazione mi piace particolarmente per la capacità di intercettare le tendenze in atto nella società e di essere di stimolo. Il marketing non solo è cambiato, ma continua a farlo. Forse negli ultimi anni ha perso un po’ di potere all’interno delle aziende, deve far fronte alla riduzione dei budget e a tante altre sfide. 

 

Quanto è sentita l’esigenza di incontrarsi in presenza da parte delle aziende?

Il Covid ha dato una accelerata agli incontri online: risparmi tempo, risparmi soldi. Ti consente di essere per certi aspetti molto più efficace. Eppure, l’evento in presenza è fondamentale oggi. Siamo di fronte a un vero e proprio boom. Questo perché l’essere umano è un animale sociale, ha voglia di incontrarsi. Quindi eventi come il nostro funzionano perché la gente desidera vedersi, parlare, confrontarsi. Tutte cose che in un incontro online non puoi fare. I nostri non sono solo appuntamenti di business. Chi viene qui si porta a casa tanto. Sostanzialmente si tratta di una condivisione di idee che è alla base di qualsiasi cosa, non solo del marketing. Per questo la gente ha voglia di esserci. 

 

Dal 1996, il vostro rappresenta l’evento di riferimento per il marketing in Italia. Cosa contribuisce a renderlo sempre giovane?

Il mio staff. A fare la differenza sono sicuramente la voglia e le energie che le persone con cui lavoro mettono nella costruzione dell’evento, dal progettare i contenuti al coinvolgimento degli speaker. Ho un team favoloso.

 

A proposito del palinsesto e dei contenuti, quali stimoli vi sono arrivate dai partecipanti?

Per noi è essenziale il coinvolgimento dei partecipanti. Guardiamo al mercato, certo, individuiamo le principali tendenze che lo attraversano e in base a questo impostiamo un questionario che poi condividiamo. Partiamo da tanti titoli che poi mano a mano si restringono in base ai focus che più stanno a cuore alla nostra platea. Possiamo dire che il nostro programma conferenze viene organizzato insieme ai nostri partecipanti e il risultato è il succo di quello che ci hanno chiesto. 

 

Che anno è questo 2023 per Richmond?

Per Richmond il 2023 sta andando veramente molto bene. Abbiamo già raggiunto l’obiettivo dell’anno in termini di fatturato. Tanti eventi sono sold out da mesi. Siamo soddisfatti dell’accoglienza che stanno avendo i nuovi appuntamenti che abbiamo organizzato, in particolare quello dedicato alla sostenibilità – il Sustainability Business Forum – che prenderà il via da domani, sempre qui a Gubbio. Questa è una tematica molto sentita. Lo scorso anno ha attraversato in modo trasversale i nostri eventi, ora abbiamo deciso di dargli dei confini propri e la risposta è stata molto positiva. Siamo partiti in grande. L’anno prossimo faremo un’operazione simile sul tema dell’Intelligenza Artificiale. 

Oltre a questo stiamo lavorando per raddoppiare l’appuntamento dedicato alla finanza e l’evento dedicato al Procurement. 

 

Che risposte vi arrivano dal mercato?

Il mercato ci tratta molto bene. I nostri eventi funzionano perché danno centralità alla relazione umana. Non a caso ci definiamo human to human. Di lavoro facciamo incontrare delle persone, dietro ci sono delle aziende, se fanno del business sono contento, ma la sostanza non cambia. Devo dire che il ritorno che abbiamo dai partecipanti è molto positivo ed affettuoso. Ed è la cosa più bella. Al di là di qualsiasi aspetto economico. 

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