Digitouch con Top Partners “investe” sulla comunicazione B2B

Intervista a Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di Digitouch, e a Loredana Gambino, CEO e Co-Founder di Top Partners

«Il mercato dei servizi integrati alle aziende sta avendo una crescita molto importante. In uno scenario come quello italiano, caratterizzato da una grande arretratezza sul fronte della trasformazione digitale, si configurano due elementi che sono destinati ad avere un impatto rilevante: l’incremento della richiesta di servizi tecnologici e i fondi del PNRR. Alcune industry sono state già molto toccate da questi due stimoli, penso in particolare alla Pubblica Amministrazione. Da qui ai prossimi tre anni si aprono grandi opportunità per chi saprà agganciare queste tendenze».

Simone Ranucci Brandimarte

Il Presidente di Digitouch, Simone Ranucci Brandimarte, parte da una descrizione del contesto per inquadrare la recente acquisizione di Top Partners, entrata nella galassia del Gruppo specializzato in Cloud Marketing e Digital Transformation all’inizio del mese di aprile.

L’agenzia dal 2006 si occupa per i propri clienti della costruzione di una strategia integrata di comunicazione e marketing finalizzata alla lead generation per il segmento B2B con particolare focalizzazione al settore automotive, ICT, servizi per le imprese e carte carburante.

Per Digitouch questa acquisizione si inserisce all’interno del nuovo modello operativo MTE – Marketing, Technology, E-commerce -, che punta sull’integrazione e la convergenza delle tre competence così da poter fornire un servizio unico e completo ai clienti.

«Siamo consapevoli che per competere in questo mercato bisogna affrontare alcune criticità – spiega Ranucci Brandimarte -. Prima di tutto, un elemento qualificante è rappresentato dalla capacità di fare massa critica. L’aspetto dimensionale conta sul mercato: le grandi aziende tendono, lato fornitori, a privilegiare realtà che considerano di pari dimensione. Un altro aspetto riguarda l’ampiezza dell’offerta. Se in passato veniva premiata l’iperspecializzazione, oggi necessariamente questa deve essere accompagnata da una proposta di servizi allargata. È fondamentale avere tante frecce al proprio arco: le aziende tendono a razionalizzare le partnership e a preferire un unico interlocutore. Per questo, come Gruppo Digitouch, abbiamo individuato un segmento di grandissimo valore come la comunicazione B2B come area da presidiare, un settore che rappresenta un ponte fra le grandi aziende e le PMI. In questo ambito abbiamo individuato Top Partners come miglior progetto sul mercato e siamo convinti di poter valorizzare al massimo questa esperienza all’interno della nostra realtà».

Al di là dell’impatto economico, l’acquisizione di Top Partners ha l’obiettivo di imprimere un’accelerazione allo sviluppo dell’offerta di performance marketing nel segmento B2B con la possibilità di utilizzarne anche il call center interno per la qualificazione dei contatti.

Loredana Gambino

«Siamo nati circa 15 anni fa, prendendo come modello analoghe esperienze in USA e UK – racconta Loredana Gambino, CEO e Co-Founder di Top Partners -. Allora l’idea era di andare a rispondere all’esigenza di quelle realtà che avevano la necessità di vendere servizi alle piccole e medie imprese italiane. Tutto questo in un mercato “polverizzato”, con un numero limitato di grandi aziende. Questo rendeva particolarmente complesso creare quel “ponte” di cui parlava Simone. Così, come editori, abbiamo dato vita a una piattaforma di servizi in grado di concentrare le diverse proposte in un unico catalogo cartaceo destinato a connettere i due mondi». E prosegue l’imprenditrice: «Dall’inizio ci hanno dato fiducia grandi realtà come Banca Intesa, Fiat, Renault. Inizialmente i servizi erano essenzialmente legati alla mobilità o all’accesso al credito. Abbiamo ribaltato il modello allora in auge rendendo l’accesso al catalogo gratuito e riversando i costi sulle aziende che si promuovevano al suo interno. Il catalogo cartaceo, prima semestrale, poi annuale, è stato eliminato poco prima della pandemia (continua a esistere una versione virtuale sfogliabile, ndr), e abbiamo puntato sul digitale integrandolo però con un team di telemarketing dedicato all’assistenza dei clienti per mantenere un contatto personale. Un approccio che ci consente di fidelizzare al meglio i nostri interlocutori».

Questa acquisizione va a consolidare il ruolo di leadership della divisione Marketing del Gruppo Digitouch appena varata con il nuovo modello operativo.

«Top Partners – ha sottolineato Ranucci Brandimarte – continuerà a operare in autonomia, ma potremo contare su benefiche sinergie lato corporate, finanziario e amministrativo, e anche sul fronte dell’offerta dei servizi ai clienti. Crediamo molto nelle potenzialità della comunicazione B2B, un segmento attrattivo e come ho detto prima destinato a crescere, soprattutto perché a oggi le PMI sono ancora difficili da intercettare sul fronte digitale».

Anche per Top Partners si apre un orizzonte di nuove opportunità. «Siamo un player di nicchia e questo era diventato un limite. Sempre meno le aziende non trattano con noi direttamente, le agenzie si trovano spesso a fare da intermediario, proprio perché le imprese tendono a rivolgersi a consulenti in grado di offrire più servizi. Da soli avremmo avuto difficoltà a crescere, in un ecosistema come Digitouch, invece, ci si aprono nuove possibilità e noi siamo certi di poter portare in questa unione la nostra unicità, oltre alla grande competenza che abbiamo maturato con il settore dell’automotive».

Con oltre 500 clienti e un database che vanta 1 milione di contatti B2B, Top Partners all’interno del Gruppo potrà beneficiare di un modello operativo in grado di massimizzare l’efficienza della “macchina” tramite la riduzione delle spese fisse e lo sviluppo commerciale delegato alle diverse business unit che si muovono con adeguata autonomia in modalità integrata.

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