Conic lancia il nuovo modello consulenziale USP2 e si allea con TheFabLab

Facendo onore al suo nuovo claim “la consulenza con dentro le idee”, l’agenzia fondata nel 2020 da Alberto De Martini, Francesco Nenna e Matteo Meneghetti propone oggi un nuovo modello metodologico orientato a valorizzare l’impegno delle aziende nell’area della sostenibilità come un vero e proprio asset competitivo.

Francesco Nenna, Michela Ballardini, Alberto De Martini e Matteo Meneghetti

Il suo nome, USP2, è ispirato alla celebre formula coniata da Rosser Reeves negli anni ’50, la Unique Selling Proposition, che, nella versione “2” diventa Unique Sustainability Proposition.

Secondo Conic, ci troviamo di fronte a un processo avanzato di “commoditizzazione” del tema “sostenibilità”: le imprese tendono a concepire e comunicare il loro impegno per la sostenibilità con modalità molto simili se non identiche, finendo così col sovrapporsi in un rumore di fondo generale nel quale risulta impossibile distinguersi. Emergere, però, è possibile.

Per farlo occorre innanzitutto prendere coscienza della propria identità di brand e costruire iniziative che ne siano una diretta emanazione. USP2 significa proprio questo: individuare e generare progetti di sostenibilità unici, tangibili e coerenti, raccontando i quali sia possibile ottenere un vantaggio competitivo, producendo così allo stesso tempo valore per l’impresa e per la comunità.

«Si tratta di innalzare lo scopo del brand fino a soddisfare esigenze sociali, ma senza perdere di vista le sue radici identitarie e la necessità di competere con successo nello scenario di mercato» commenta De Martini. Un modello, perciò, che prevede non solo un efficace piano di comunicazione, ma, prima ancora, un lavoro di design thinking volto all’ideazione di interventi di materialità realmente innovativi.

Per questa ragione, per l’attuazione di USP2, Conic ha stretto una partnership con TheFabLab, la cui missione è studiare e sperimentare tecnologie con particolare riguardo alle implicazioni culturali e di business dell’innovazione. Un impegno che TheFabLab ha sviluppato secondo una metodologia di lavoro affinata negli anni e costituita da tre fasi: Envisioning, Experiment e Embrace. Envisioning, perché l’impresa viene affiancata nello sviluppo di una visione di lungo periodo.

Experiment, perché viene guidata attraverso un processo agile di Innovating by doing, durante il quale si realizzano e si collaudano prototipi. Embrace, perché le tecnologie testate sul mercato possono finalmente essere implementate riducendo i rischi per l’impresa-cliente.

Massimo Temporelli, presidente e co-fondatore di TheFabLab, afferma: «Abbiamo sposato il progetto USP2 immediatamente e con grande entusiasmo. Assieme a Conic, vogliamo creare una piattaforma stabile e duratura a cui le aziende potranno fare riferimento per rilanciare la propria visione». 

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