FIEG e Fedoweb contro il blocco di UPA alla fusione Audipress-Audiweb

Da entrambe le associazioni richiesta di ulteriori chiarimenti e approfondimenti

Dopo UNA, anche la FIEG, guidata dal Presidente Andrea Riffeser Monti, e Fedoweb, guidata dal Presidente Giancarlo Vergori, prendono posizione sulla decisione del Consiglio Direttivo di UPA di bloccare la fusione tra Audipress e Audiweb.

Andrea Riffeser Monti

In particolare, la Federazione Italia Editor Giornali definisce questa decisione “un passo intempestivo e grave”, che rallenta la crescita corretta ed equilibrata degli ambiti di mercato – la libera informazione e la raccolta pubblicitaria – ai quali gli Editori di Giornali e gli Utenti di Pubblicità fanno riferimento.

Nella nota diffusa da FIEG si legge inoltre: “L’iniziativa aveva e ha l’obiettivo, come già nelle migliori esperienze in Germania, Francia, Regno Unito, Spagna e in altri Paesi, di realizzare una ricerca per integrare la misurazione dei lettori/utenti stampa e digital, così come da anni richiesto dal mercato.

UPA ha aderito alla posizione del Presidente di Auditel che ha palesato la contrarietà alla fusione solo dopo l’annuncio il 28 aprile scorso, dopo 18 mesi di lavoro sui contenuti e sulla governance che avevano impegnato FIEG, UPA, Fedoweb e UNA.

Il progetto di fusione era stato accolto positivamente da AGCOM, il cui Presidente ha dichiarato che il progetto di fusione “tra le società Audiweb e Audipress, finalizzato alla realizzazione di una nuova ricerca integrata per la misurazione dei dati digital e stampa (…) anche sotto la regia di UPA che svolge un ruolo essenziale in questo settore, era vista con favore dall’Autorità”.

FIEG chiederà al Presidente di Audipress “di mettere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio di Amministrazione, così come condiviso dallo stesso CdA nel settembre 2018, la proposta di proseguire nel percorso di evoluzione della propria ricerca sviluppando l’integrazione con il digital e, nello stesso tempo, di cercare la più ampia condivisione del mercato, in assenza della quale sarà necessario siano AGCOM e AGCM a intervenire per evitare che i veti del sistema televisivo impediscano lo sviluppo dell’editoria con conseguenze gravi per il pluralismo”.

Giancarlo Vergori

Fedoweb ha nel frattempo comunicato la sua volontà di approfondire con UPA stessa, coinvolgendo anche FIEG e UNA, le motivazioni di un improvviso cambio di rotta sul futuro del progetto.

“Fedoweb rappresentando l’offerta editoriale digitale, chiederà al Presidente di Audiweb di affrontare nel prossimo CdA il tema con i soci UPA e UNA, con la profonda determinazione di risolvere i dubbi evidentemente emersi – si legge nella nota -. L’evoluzione del mondo editoriale, e in particolare la convergenza dei mezzi dovuta alla generale digitalizzazione, è stata alla base dei lavori degli ultimi 18 mesi sul tavolo di tutte le associazioni coinvolte, al fine di garantire agli investitori e al mercato in generale una misurazione delle audience sempre più puntuale e veloce. In particolare Fedoweb rappresentando gli editori broadcaster, gli editori tradizionali e gli editori nativi digitali ben comprende la necessità di ospitare e sposare la convergenza dei mezzi, consapevole della sempre maggiore trasversalità e centralità del canale digitale nei mezzi di comunicazione. In tal senso è stato studiato e condiviso l’impianto della futura ricerca e la relativa Request For Proposal già approvata da tutte le associazioni coinvolte nel progetto e frutto di un dialogo aperto fra tutte le associazioni”.

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