ArteficeGroup racconta i suoi 25 anni attraverso le interviste ai suoi clienti

Il primo ospite è Alberto Macciani, Former Brand Vice President di Unilever, Fintech Innovator

Abbiamo pensato che il modo migliore per festeggiare questi 25 anni di lavoro fosse quello di far parlare i nostri clienti. Quelli che ci conoscono da sempre e che hanno visto come siamo cambiati e come siamo cresciuti e quelli che hanno incontrato da poco questa realtà composita che è diventata ArteficeGroup.

Attraverso le loro parole vogliamo ripercorrere insieme le esperienze fatte, i progetti realizzati e il rapporto che abbiamo costruito. Non potevamo non iniziare che da uno dei nostri clienti storici, Alberto Macciani, Former Brand Vice President di Unilever, Fintech Innovator, una persona che ci conosce da sempre e con il quale abbiamo realizzato, nel corso di questi 25 anni tantissimi progetti.

Alberto Macciani

Quando ci siamo incontrati per la prima volta? Dove lavoravi e cosa facevi?

Ci siamo incontrati la prima volta nel 1998, quando io lavoravo per quella che allora si chiamava Lever Italia in via Bonnet a Milano.

 

Cosa ricordi di quel primo progetto fatto insieme?

Le prime persone che ho conosciuto di ArteficeGroup sono state Francesco e Pier (due dei soci fondatori dell’agenzia) per un progetto relativo a Bio Presto Lavatrice, all’epoca terzo Brand nazionale del bucato. Abbiamo realizzato la nuova immagine coordinata del prodotto: un nuovo packaging, nuovi materiali di visibilità sul punto vendita e trade.

 

Cosa ti aveva colpito di quel primo progetto fatto insieme?

Il fatto di esserci trovati subito molto bene, in sintonia, ha fatto sì che potessimo lavorare in maniera molto aperta e collaborativa fin da questo primo progetto. Gli aspetti che più mi hanno colpito allora, sono stati la capacità di ascoltare, la velocità di trasformare le idee in cose concrete e una grandissima attenzione all’aspetto della qualità sia in fase creativa che esecutiva.

 

Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a lavorare con noi per tutti questi anni?

Abbiamo lavorato senza soluzione di continuità da allora fino ad oggi, per più di 20 anni e i motivi in fondo sono rimasti sempre gli stessi: la vostra grande capacità di ascolto, la capacità di trovare sempre un punto di contatto che fosse migliorativo e che non fosse un assecondare il desiderio di uno e dell’altro e poi quello che definisco una forte componente di servizio, cioè la capacità di gestire tanti aspetti che non riguardano esclusivamente l’esecuzione del progetto in sé.

 

Nel corso di questi 20 anni il tuo lavoro all’interno dell’azienda è cambiato e anche i progetti fatti insieme sono diventati più compositi e articolati.

Sì, assolutamente. Siamo partiti da eseguire un rilancio grafico (Bio Presto Lavatrice) che era un lavoro articolato, in un settore molto competitivo e complicato e siamo arrivati siamo arrivati alla gestione completa dell’immagine coordinata e strategica di brand importanti come Findus e altri. L’evoluzione è sempre stata guidata dalla vostra capacità di dare un servizio a 360° e di leggere il contesto in maniera approfondita. 

Quello che però ho apprezzato maggiormente è sempre stata la vostra capacità di mettere la strategia e la pratica insieme e trovare quindi soluzioni efficienti e in tempi veloci.

Ho iniziato come Assistente su Bio Presto nel 1998 e finito nel 2018 come Vice Presiedente Globale del mercato prodotti per la casa, ma la collaborazione con Artefice non si è mai interrotta, anzi.

 

C’è un progetto che ritieni particolarmente significativo di quelli svolti insieme in questi anni? 

Sono stati tutti bei progetti ma se devo ricordarne uno particolarmente soddisfacente è il lavoro fatto su Findus. Il progetto Findus partiva da una sua forte complessità inziale e, riuscire a fare tutto quello che abbiamo fatto, è stata una gran fatica ma anche un gran bel lavoro. Abbiamo lavorato infatti al rilancio grafico del brand e dei suoi prodotti. Siamo partiti da nuova architettura di brand, che presentava numerose complessità perché un brand come Findus è fatto di tanti prodotti diversi tra loro e trovare delle guidelines comuni non è stato facile. Abbiamo lavorato a prodotti “maturi” come Capitan Findus, abbiamo lanciato prodotti nuovi come la Pizza, abbiamo rilanciato I Sofficini e i Naturali e in un mercato complicato e un “po’ vecchiotto” come quello dei surgelati siamo riusciti a tirar fuori qualcosa di molto buono e sicuramente nuovo! E ancora adesso a 10 anni di distanza quello che abbiamo fatto è a scaffale e funziona ancora bene.

 

Come siamo cambiati in questi anni?

Siete naturalmente cambiati come dimensione, da una piccola agenzia siete diventati una grande agenzia, avete allargato le vostre competenze a tanti segmenti. Ma quello che non è cambiato ed è sempre rimasta la vostra unicità è la qualità del vostro servizio e la vostra capacità di ascoltare quali sono le esigenze dei vostri clienti. Ascoltare prima senza voler subito dare una definizione al problema, capire a fondo anche il contesto e poi trovare una soluzione “tailor made”: questo è quello che ho apprezzato e continuo ad apprezzare di voi.

 

Innovazione. Un tema che abbiamo affrontato spesso insieme.

Tra i progetti di innovazione a cui abbiamo lavorato quello che riguardava mezzi/prodotti per la pulizia dei piatti è stato particolarmente significativo. Si tratta di prodotti che vengono usati da miliardi di persone in tutto il mondo e l’idea di non lavorare semplicemente sul prodotto ma sull’intero processo è stata un’intuizione molto interessante. Anche se non siamo arrivati a vederne il lancio sul mercato, per le complessità che un progetto globale come questo comportava, la metodologia utilizzata e le idee proposte erano veramente valide.

 

Per finire: 3 parole che ci definiscono…

Competenza, ascolto, servizio.

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