Questione di etichetta – Trasmettere le emozioni con la mascherina 

Portare la mascherina aiuta a proteggere noi e gli altri, e quindi un must assoluto farlo. Come fare a riuscire a comunicare bene con gli altri anche se gran parte del viso è nascosta? E come comportarsi con qualcuno che è senza mascherina o l’ha messa in modo non corretto?

Photo by Julian Wan on Unsplash

Diversi studi dimostrano che effettivamente è più difficile capire le intenzioni e le emozioni dei nostri interlocutori quando portano una maschera. A differenza dei popoli asiatici, noi – come anche gli statunitensi – siamo abituati a “leggere” in modo istintivo la parte inferiore del viso. Quando ascoltiamo qualcuno ci concentriamo molto sulla bocca e meno sugli occhi. Quando la bocca è coperta ci sembra addirittura di sentire meno l’altra persona e chiediamo più spesso conferma di ciò che è stato detto. Le emozioni base raccontate dalle espressioni del viso sono sette. In chiave evolutiva i nostri 150 muscoli facciali servono in gran parte proprio a esprimere quello che pensiamo e sentiamo. La maggior parte di questi muscoli è collocata nella parte inferiore del viso, come il muscolo risorio che aiuta a esprimere il ribrezzo o a segnalare vergogna. Oppure il muscolo del mento che esprime dubbi o aiuta a fare un broncio. Il labbro inferiore segnala ironia, gli zigomi illuminano il volto.

Uno studio dell’università di Berlino ha dimostrato che emozioni come la felicità, tristezza o la rabbia, sono riconoscibili anche portando una mascherina che copre bocca e naso. Sorpresa e timore invece hanno messo in difficoltà i soggetti del test. Qui la differenza la fa la bocca: quando siamo sorpresi è leggermente aperta, quando siamo intimoriti invece è tirata verso i lati. Come facciamo quindi a farci capire bene anche quando portiamo la mascherina protettiva? Dobbiamo utilizzare molto gli occhi, strizzarli in modo intenso quando sorridiamo, seguendo le regole del sorriso Duchenne, e quindi quello vero dove si vedono anche le famose zampe di gallina ai lati. Poi è fondamentale contare sul linguaggio del corpo che accompagna la nostra emozione. Quindi postura, gestualità per accentuare quello che stiamo dicendo. Importante anche il tono di voce. Attenzione a come scandite le parole: la maschera assorbe alcuni suoni e diventa più difficile capirci. Imparare a parlare aprendo di più la bocca può aiutare.

 

Katharina Von Bruchhausen. Tedesca di nascita, milanese d’adozione, ora risiede a Bolzano e si occupa di consulenza di business etiquette.
Nel 2013 ha fondato la KvB Galateo (kvb-galateo.it), la prima accademia internazionale di galateo e comunicazione per chi vuole migliorare la propria immagine

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