UNA per tutti, tutti per UNA

Il percorso è finalmente compiuto. Lo scorso 27 aprile, le assemblee straordinarie di UNA e Assorel hanno dato il via libera al progetto di fusione in UNA, Aziende della Comunicazione Unite.

Questo passaggio formale, era già stato anticipato dalla decisione dei rispettivi Consigli, ma sancisce di fatto un momento storico per il comparto della comunicazione in Italia. Un concetto ribadito ieri dal Presidente di UNA, Emanuele Nenna, che con una conferenza stampa, insieme a Massimo Tafi, Presidente Assorel, e Andrea Cornelli, VP di UNA e portavoce di PR Hub, ha illustrato alla stampa l’importante traguardo raggiunto.

Emanuele Nenna

«In assemblea – ha sottolineato Nenna – abbiamo avuto 135 voti favorevoli e solo 3 astenuti. Nessuno ha votato contro».

Nessuna sorpresa nemmeno in Assorel. «Tutti gli associati – ha confermato Tafi – hanno votato sì all’unanimità, dopo un dibattito molto costruttivo».

Ha aggiunto Andrea Cornelli: «È stato un percorso a volte faticoso, ma pieno di energia e questo ci ha fatto superare ogni ostacolo. Trovano una strada comune due storie parallele che non aveva molto senso tenere separate, soprattutto in un mercato che richiede voci autorevoli. Oggi abbiamo ridisegnato una parte importante della comunicazione del futuro, rendendo ancora più forte ed autorevole il comparto delle Relazioni Pubbliche in un contesto da sempre stimolante come quello di UNA. Le agenzie associate, tutte, possono e potranno contare su uno straordinario amplificatore del valore consulenziale offerto al mercato grazie alla sempre più intensa sinergia tra tutte le diverse anime presenti in UNA».

Andrea Cornelli

L’obiettivo di questa operazione è proprio quella di rendere l’industria della comunicazione un interlocutore sempre più credibile e forte nel confronto con il mercato, le istituzioni e tutto il resto del mondo associativo. Parliamo di un settore che si trova a svolgere un ruolo di rilevanza centrale, nel contesto di un mercato che si trova di fronte a sfide inedite.

Ad oggi UNA, attraverso Confindustria Intellect, è seduta a tavoli importanti, come quello dell’ICE, dove si dovranno decidere le modalità di stanziamento del budget da 150 milioni di euro per il rilancio del Made in Italy, mentre con il Governo dialoga per una revisione delle norme sul credito di imposta per la pubblicità, da non limitare solo ai puri investimenti media, ma anche a quelli consulenziali.

La fusione con Assorel andrà ad ampliare la rappresentanza del comparto PR, già consolidato all’interno di UNA attraverso PR Hub (anche se non ci saranno automatismi e le agenzie “nuove” entrate avranno la libertà di poter scegliere in quali hub collocarsi, senza vincoli).

«Considero questa fusione non un punto d’arrivo, ma un punto di partenza – ha chiarito Nenna -. La nostra ambizione è quella di rappresentare l’intero mercato della comunicazione, così da avere un volume di voce più alto nei confronti dei nostri interlocutori. La fusione con Assorel cambia la prospettiva, anche perché entrano realtà di grandissimo peso. Vogliano rendere il nostro lavoro più efficace, forte e visibile, diventando attrattivi anche per realtà che sono ancora fuori. Oggi rappresentiamo circa 200 agenzia: chi non entra spreca un’opportunità per il mercato».

Massimo Tafi

Tafi, che a seguito degli accordi farà il suo ingresso nel Consiglio di UNA, ha proseguito: «L’Assemblea di Assorel che mi ha eletto a settembre scorso mi aveva dato un mandato chiaro: verificare fino in fondo le possibilità della fusione con UNA. Le cose sono andate così e quindi ne sono contento e voglio ringraziare tutto il consiglio direttivo e tutti gli associati che – pur attraverso un percorso non breve e non privo di difficoltà – alla fine hanno votato il progetto di fusione. È un momento importante, tanto più importante in una fase come questa in cui tutto – il Covid ne è stato acceleratore negativo ma formidabile – sta cambiando. Da domani il comparto della Comunicazione sarà più forte. In UNA noi di Assorel portiamo tutto il peso e il valore della nostra storia, della specificità della nostra professione, tutta la nostra passione insieme alla qualità delle nostre agenzie».

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