Il ritorno del Pubblivoro – Una casa, infiniti mondi

L’epoca del coronavirus, così probabilmente verrà ricordato questo momento storico senza precedenti, la racconteremo ai nostri nipoti increduli, così come io ascoltavo i racconti di guerra dei miei genitori. Oggi, mentre stiamo ancora vivendo questa “guerra” in cui l’informazione utilizza sempre più spesso termini militari come zona rossa, chiusura di confini, ospedali da campo, coprifuoco, nemico invisibile, siamo sommersi da narrazioni che raccontano quello che stiamo vivendo. Tutto sommato le persone sono a casa e hanno tempo per fruire di contenuti, in più si stanno digitalizzando sempre di più per collegarsi a distanza con le persone che non possono raggiungere fisicamente. Dato il momento epocale, quello che sta accadendo è che le narrazioni sono cariche di retorica per infondere messaggi positivi di forza, tenacia, etica, solidarietà, resilienza, motivazione etc.

In quest’ondata di messaggi, oggi analizziamo due pubblicità che riescono a raccontare questa fase in maniera particolarmente efficace, riuscendo a non eccedere nella retorica e soprattutto a rappresentare il brand in maniera appropriata.

Partiamo con Mondadori che con “Io esco con la fantasia” illustra in maniera elegante come possiamo evadere grazie alla lettura di un libro. Lo spot è ben girato ed è molto valida l’idea di non rappresentare l’uscita attraverso la rappresentazione del racconto, per concentrarsi invece sull’atto della lettura. Tanto che gli ultimi 10’’ dedicati alla ragazza che legge sul davanzale sono il momento più bello dello spot, immagini che lanciano bene poi lo slogan e il brand Mondadori. Creativa l’idea di iniziare lo slogan con “Io esco”, decisamente controtendenza rispetto a tutta la comunicazione che arriva quotidianamente allo spettatore.

Molto ben riuscita anche la pubblicità di Vodafone che con “Anche quando non possiamo stare vicini, possiamo essere insieme” conferma di aver fatto un salto di qualità in confronto alla concorrenza per quanto riguarda l’efficacia della comunicazione. Qui l’esperienza viene guidata dalla colonna sonora in cui a tratti si integrano sapientemente alcune sonorità del video che simulano una presa diretta perfettamente sincrona con la musica. Ritmo, inquadrature, colori, tutto è estremamente moderno e facile da fruire. Molte le scene rappresentate che permettono allo spettatore di immedesimarsi in almeno due o tre di esse, creando uno specchio efficace della realtà.

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