Teads, la qualità nel dna

Una rivoluzione come quella digitale non può prescindere dai principi di etica, condivisione, collaborazione e responsabilità. In vista di IAB Forum 2019 abbiamo approfondito il tema con Jeremy Arditi, Chief Commercial Officer di Teads

Da tempo Teads è in prima linea nella promozione di una “buona” cultura digitale. Come avete declinato il vostro impegno?

La brand safety è da sempre una pietra miliare di Teads. Nel 2013 abbiamo lanciato il nostro primo manifesto per una pubblicità più sostenibile lato brand e user experience. Quest’anno abbiamo rinnovato la nostra mission lanciando il progetto “Advertise Responsibly” per sensibilizzare il mercato e fornire soluzioni che siano safe per i valori dei brand. L’obiettivo è di creare consapevolezza sulla scelta dell’ambiente in cui vengono erogati gli annunci pubblicitari favorendo maggiormente siti con contenuti premium e professionalmente prodotti, come le fonti di news, rispetto alle piattaforme di contenuti user generated come i social. Siamo sempre aperti a collaborare anche con altri tech-provider per monitorare l’andamento delle campagne per garantire sempre una viewability, una brand safety e ambienti fraud-free con standard superiori ai benchmark di mercato. In questo senso vantiamo consolidate partnership con DoubleVerify, GrapeShot, IAS e MOAT.

Quanto l’integrazione fra media, tecnologia e creatività è in grado di alzare l’asticella della qualità?

Quest’anno, durante Cannes Lions – l’evento più importante per il mercato pubblicitario mondiale – abbiamo ufficialmente annunciato di essere entrati a far parte della Global Alliance for responsible Media, l’alleanza di oltre 25 dei più importanti advertiser, agenzie e piattaforme media in tutto il mondo, basata sulla WFA’s Media Charter. Trust & Transparency sono i due principali valori di un “leitmotiv” che stiamo riproponendo ai nostri interlocutori per orientare sforzi strategici, sviluppi tecnologici e strategie media a pianificare soluzioni che possano portare a delle scelte consapevoli di qualità. La brand safety è uno degli argomenti più discussi nel nostro mercato, ma è ora di andare oltre le conversazioni a porte chiuse e offrire soluzioni che diano un valore reale ai brand e creino fiducia nei consumatori. La “Global Alliance for Responsible Media” è la più grande iniziativa dedicata a compiere passi concreti verso la sicurezza digitale. Grazie alla qualità dei publisher con cui lavoriamo e alle rigide regole e misure che abbiamo messo in atto, stiamo aprendo la strada in questa industry.

 

Jeremy Arditi

In che direzione si stanno evolvendo le richieste dei brand?

Brand safety, attenzione e interazione sono le tre principali richieste che riceviamo quotidianamente dagli advertiser per soddisfare i loro KPI e per tracciare il ROI sugli investimenti pubblicitari online. Stiamo lavorando con i più noti premium publisher mondiali per rispondere a questa esigenza affinché la tecnologia possa aiutare media e creatività a dialogare in maniera più diretta, con la missione di efficientare la performance delle stesse campagne. I publisher con cui abbiamo una partnership, sono in prima linea con noi sul programma e protocollo di IAB “Web Quality Index”. Attraverso il nostro dipartimento tecnologico data driven, Teads Studio, sviluppiamo formati creativi in grado di catturare l’attenzione degli utenti e incentivare l’interazione. In un’epoca in cui i processi cognitivi degli utenti online sono fagocitati da un consumo frammentato e frenetico di contenuti mediali sulle diverse piattaforme social, gli utenti trovano sollievo durante la navigazione negli ambienti editoriali più tradizionali dove la lettura di un contenuto/articolo impone un approccio più attento e meditativo. 

 

Quali sono state le “tappe” salienti di questo 2019 per Teads? 

Siamo nati come top player del video advertising online, fornendo una soluzione alternativa al

classico pre-roll. Oggi il video advertising outstream rappresenta oltre il 40% della spesa europea video. Oltre al mercato, cresce anche la nostra piattaforma tecnologica e la nostra offerta: nel 2019 la nostra suite di formati si è estesa, offrendo non più solo video ma soluzioni di advertising full funnel. Con l’integrazione di formati display e performance siamo in grado di guidare il brand a partire dalla memorabilità, passando per la costruzione di una relazione uno a uno con l’utente tramite l’interattività, fino alle visite uniche e incrementali al proprio e-commerce, portando traffico qualitativo a pagina fully loaded. Oggi, circa il 25% delle nostre revenue proviene dal display e performance advertising. La nostra scalabilità continua a crescere – raggiungiamo infatti 1,5 miliardi di utenti unici ogni mese – grazie alle numerose partnership in esclusiva con tutti i più prestigiosi publisher al mondo come The Guardian, BBC News, Hearst, Vice, Apple News, Bild, Business Insider, Clarin, Corriere.it, 

El Mundo, El Pais, Spiegel e molti altri. In Italia oggi vantiamo di poter raggiungere il 91,3% della digital population. Nel corso dell’anno abbiamo anche rafforzato la nostra proposta tecnologica per i publisher con Teads For Publishers: l’ultimo fiore all’occhiello della stagione estiva perché punta a diventare la soluzione perfetta, chiavi in mano per consentire agli editori di accedere a una tecnologia, senza precedenti, per valorizzare le loro inventory, conquistare opportunità di monetizzazione incrementali e avere sempre controllo il management delle proprie revenue. Grazie alle partnership esclusive con i più grandi advertiser del mondo, la nostra piattaforma tecnologica è in grado di supportarli lavorando a un livello sempre più strategico con loro. 

Quanto la creatività dal vostro punto di vista è centrale per produrre innovazione e far crescere il business delle aziende? 

Ci siamo sempre proposti al mercato come un’alternativa qualitativa al duopolio creando un’opportunità di monetizzazione incrementale per i più prestigiosi publisher in tutto il mondo e spingendo gli inserzionisti verso un salto di qualità. Abbiamo, infatti, alimentato un business che supererà quest’anno il mezzo miliardo di dollari di revenue grazie alla creatività dei nostri team e al continuo sviluppo tecnologico. Non abbiamo paura di seguire un approccio disruptive e testare in continuazione nuovi prodotti e configurazioni. Grazie ai nostri più di 150 ingegneri riusciamo a farlo velocemente e in maniera innovativa. L’essere creativi non riguarda soltanto ciò che facciamo ma specialmente il modo in cui lo facciamo. Oggi, complice un forte know-how tecnologico, abbiamo sviluppato L’Atelier, un format creativo che in poche ore, grazie al lavoro congiunto del brand, dell’agenzia creativa, del centro media e del team di strategist e designer di Teads Studio, permette di rispondere alle esigenze di brief dei clienti e creare campagne mobile qualitative in real-time. L’Atelier nasce, quindi, per confezionare, insieme al brand, una campagna pubblicitaria fatta su misura di cui sin dal secondo 1 della messa live, sappiamo come reagiscono le creatività in determinati contesti sulla base di attività di pre-testing e sviluppi in comune con tutti gli attori della filiera. Lavorando in questo modo ottimizziamo le tempistiche di comunicazione tra gli interlocutori che possono durare mesi ed eseguiamo invece il lavoro in poche ore. Negli ultimi sei mesi abbiamo condotto più di 100 sessioni di questo tipo.

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