Crescere, innovare e creare valore dall’Italia all’Europa: la “nuova dimensione” da multinazionale di MFE
Una multinazionale con forti radici e identità nazionali. Un gruppo nato in Italia ma capace di parlare a tutta l’Europa e di resistere agli attacchi delle società made in USA e degli OTT. Il 2025 è stato l’anno della “nuova dimensione” per MFE. A dirlo a una platea di giornalisti è stato l’AD Pier Silvio Berlusconi che a Cologno ha incontrato la stampa ieri sera per i tradizionali auguri natalizi.
«Dopo 7 anni di lavoro e di coraggio, oggi siamo l’unica multinazionale italiana nel settore dei media, costruita su tre linee strategiche: il prodotto, lo sviluppo di un sistema crossmediale e la crescita internazionale. Un’offerta televisiva che per il terzo anno di fila ci dà la leadership con una share nelle 24 ore sul totale individui del 37,5% (dati aggiornati al 6/12, ndr): questo dimostra che siamo un editore moderno, resiliente all’attacco delle multinazionali e produciamo il più alto numero di ore di contenuti originali. Il nostro sistema che mette al centro il prodotto televisivo e si espande al web, alla radio fino al digital out of home: da un punto di vista commerciale fa veramente la differenza. Non abbiamo diversificato il prodotto ma la tecnologia e a oggi, con 96,5 milioni di italiani raggiunti ogni settimana, siamo in assoluto l’editore di una piattaforma con più copertura, superiore ai grandi mostri del web come YouTube, Netflix e Prime Video. La nostra crescita internazionale in Europa ha subito un grande slancio negli ultimi mesi: prima ci rivolgevamo a circa 110 milioni di persone in Italia e Spagna, oggi a più di 220 milioni di persone tra Italia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera e Portogallo. I collaboratori da 5.244 sono oggi oltre 13 mila. I ricavi totali da quasi 3 miliardi a oltre 7 miliardi di euro, con un risultato operativo da 356 milioni a 729 milioni di euro. Abbiamo appena iniziato a lavorare a un piano di integrazione e di sinergie che pensiamo ci possa portare un miglioramento in termini di risultato fino a 315 milioni di euro entro quattro anni. Conclusa la fase finanziaria, dobbiamo far diventare quello che è un ottimo progetto una realtà industriale innovativa a livello europeo, con un’economia continentale sotto pressione, con il mondo dei media sotto stress e con la “terribile” concorrenza dei giganti del web, per i quali servono maggiori regole. Siamo molto soddisfatti ma non appagati: in MFE tutti siamo tesi verso il futuro e abbiamo le capacità, la solidità e il coraggio per creare un gruppo in grado di resistere, di conquistare nuovi pubblici e di crescere a livello globale», ha introdotto l’AD.
Il coraggio è stato quello di investire nel core business, la TV lineare free proiettandola nel futuro. Più evolvono le modalità di visione, più i contenuti diventano centrali: intrattenimento, fiction, informazione, cinema e sport, sempre più prodotti nazionali.
L’obiettivo economico dichiarato è quello di «fare un utile più alto del 2024 e distribuire gli stessi dividendi dello scorso anno», mentre sull’offerta c’è l’intenzione di «produrre più ore di fiction. Tra le novità un Tv movie dedicato alla figura di Carlo Acutis. Nella prossima settimana decideremo il destino del GF, ma sarebbe strategico lasciarlo “riposare” per una stagione in modo da rinnovarlo. L’Isola dei famosi non tornerà prima dell’autunno 2026 o della primavera 2027, mentre a gennaio è previsto il ritorno di Striscia la notizia. I diritti sportivi sono sempre più inaccessibili ma siamo soddisfatti della Coppa Italia sia da un punto di vista editoriale sia commerciale, è il prodotto giusto per noi. Altro capitolo è la seconda serata che per noi è ancora importante da un punto di vista editoriale: a gennaio partiranno nuovi programmi con Federico Rampini e Bianca Berlinguer. Penso che il modello di palinsesto televisivo vada ripensato: non immaginiamo grandi rivoluzioni perché la TV vive di abitudini ma qualche novità ci sarà, dopo quella operata su Canale 5 dall’estate scorsa».
Tra i desiderata dell’AD c’è l’informazione locale, come un TGR della Rai. «Vorrei un Tg regionale con un’informazione specializzata sul territorio, anche all’estero – ha detto PS Berlusconi -. Da ora in poi grazie all’acquisto di Radio Norba saremo sul territorio con degli eventi, a partire da Battiti Live di cui ci sarà qualche serata speciale già dalla prossima primavera. Passando alla dimensione internazionale, Berlusconi ha ribadito che «faremo di tutto per mantenere l’occupazione, nonostante in Germania ci sia la grande sfida di invertire la tendenza e migliorare i conti. Per questo abbiamo nominato Marco Giordani AD di ProSieben, ma MFE si è ingrandita e necessita di una nuova organizzazione operativa in ogni Paese. Questo processo ha già prodotto una novità con la nomina di Simone Sole a CFO di MFE. L’entrata in Portogallo è un’operazione piccola ma che ha molto senso perché completa la nostra presenza nella penisola iberica. E sì, continuiamo a guardarci attorno: UK è troppo “fuori Europa” ma la Francia è vicina e ci sono già stati contatti con i principali broadcaster».
Ascolti
A fornire dati precisi sugli ascolti, Federico Di Chio, EVP Strategy and Corporate Marketing di Mediaset. Oltre al 37,5% di share nelle 24 ore con una crescita dello 0,7% sul 2024, il manager ha evidenziato il 38,7% nel prime time (21:30-23:30), il 40,2% sul target commerciale (15-64 anni) nelle 24 ore, il 39,4% nelle 24 ore del bimestre luglio-agosto che hanno fatto da traino a un autunno “da incorniciare” che ha registrato il 38,2% nel totale giorno, con il 39,5% nella fascia 21:30-23:30, il 38,7% in quella 22:00-24:00 e soprattutto il 40,4% in quella 20:30-22:30. «Il maggiore contributo è stato quello di Canale 5, che raggiunge il 19,3% del target commerciale nelle 24 ore – ha sottolineato Di Chio -. La Ruota della fortuna è partita da un mix di intuizione editoriale e imprenditoriale per arrivare a essere un fenomeno: dal 14 luglio al 6 dicembre ha totalizzato 40 milioni di contatti totali, raggiungendo il 25,1% sul target commerciale». Buona la performance dei canali tematici che insieme totalizzano il 10%, mentre il volume dei GRP porta una quota di mercato del 54,7%. Numeri record anche alla voce “video visti”: superati i 10 miliardi (+6,3% sul 2024) con un tempo speso di 984 milioni di ore (+12,5%) che a fine 2025 arriverà a un miliardo. «Siamo leader in Tv, in Radio nell’AQH e sul digital, offrendo alle aziende diverse occasioni di comunicazione: questo è un modello che ispirerà anche le nostre attività all’estero», ha concluso il manager.
La raccolta pubblicitaria
A margine della conferenza stampa, Stefano Sala, CEO di MFE Advertising ed Executive Board Director di MFE, si è soffermato sull’andamento del mercato e sulla concessionaria. «Noi chiuderemo l’anno bene, ma va considerato il fatto che veniamo da due anni molto buoni con un +2 nel 2023 e un +7 nel 2024. Oltretutto, l’ultimo trimestre dell’anno scorso è stato quello con il più alto fatturato degli ultimi 12 anni, un record di raccolta a 713 milioni. Nel 2025 l’ultimo quarter è più complicato, visto anche l’andamento del mercato in Italia e in Europa, ma il nostro risultato sarà migliore di tutti i mercati presi uno per uno: un punto in più sulla Tv, due sulla radio, otto o nove dul DOOH e stabilità sul digital. Questo ci porterà per la prima volta nella storia a superare il 41% di quota sul mercato totale, con il 41,2%. Cresceremo di mezzo punto nel mercato televisivo e andremo al 55,4% di quota. Il 2025 è stato un anno a due velocità, a differenza dell’anno scorso, con un primo semestre che ha sorpreso tutti, almeno per noi, dove siamo arrivati a fare il +2 nei primi sei mesi, e poi un secondo semestre che da luglio in poi ha incominciato a calare, in particolare negli ultimi tre mesi. Il 2026 si preannuncia un anno ricco di eventi e quindi, come tutti gli anni pari, avrà il segno più con stime di mercato attorno al +4-+5%», ha concluso Sala.