Paramount sfida Netflix: OPA da 30 dollari per azione su Warner Bros Discovery

Il settore dell’entertainment sta vivendo una delle settimane più calde dell’anno. Paramount, guidata da David Ellison, ha presentato una OPA totalmente in contanti da 30 dollari per azione su Warner Bros Discovery (WBD), raggiungendo una valutazione complessiva di 108,4 miliardi di dollari.
L’offerta è sostenuta anche dai fondi sovrani di Arabia Saudita, Abu Dhabi, Qatar e da Affinity Partners, investimento riconducibile al genero di Donald Trump, Jared Kushner.
Si tratta di una mossa che arriva come controproposta diretta all’offerta di Netflix, che pochi giorni fa aveva firmato un accordo vincolante per acquisire gli asset cinematografici e streaming di Warner – inclusa HBO – per 82,7 miliardi di dollari.
(Vedi precedente notizia: https://www.touchpoint.news/2025/12/05/netflix-compra-warner-bros-per-827-miliardi-di-dollari/)
L’operazione di Paramount si presenta come decisamente più aggressiva rispetto a quella di Netflix:
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+139% sul valore del titolo WBD rispetto a settembre
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18 miliardi in più in cash rispetto alla proposta Netflix
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Nessuna combinazione tra liquidità e azioni
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Percorso regolatorio più rapido e senza la complessa scissione delle divisioni news e sport prevista da Netflix entro il 2026
Inoltre, Paramount ha ribadito il proprio impegno verso la filiera cinematografica tradizionale, promettendo la produzione di oltre 30 film l’anno destinati alle sale.
David Ellison: «La nostra offerta è superiore e più sicura»
In una conference call con stampa e investitori, David Ellison ha dichiarato:
«Gli azionisti di Warner Bros Discovery meritano la possibilità di valutare un’offerta superiore, interamente in contanti e con un percorso regolatorio più rapido e certo.»
Ellison ha definito la proposta di Netflix «inferiore e incerta».
Sul sito ufficiale dell’iniziativa, Stronger Hollywood (https://www.strongerhollywood.com/), Ellison ha aggiunto:
«Crediamo che la nostra offerta creerà una Hollywood più forte. È nel migliore interesse della comunità creativa, dei consumatori e dell’intera industria cinematografica. La maggiore concorrenza, gli investimenti nei contenuti e un numero più elevato di film nelle sale saranno benefici diretti della nostra proposta.»