Il nuovo regolamento UE ridisegna le regole della pubblicità politica
Dal 10 ottobre è entrato ufficialmente in vigore in tutta l’Unione Europea il nuovo regolamento sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica, destinato a ridefinire il modo in cui i messaggi politici vengono pianificati, distribuiti e comunicati al pubblico.

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Il regolamento non limita la libertà di espressione né vieta la pubblicità politica, ma assicura che i cittadini possano riconoscere chiaramente quando un contenuto è sponsorizzato a fini politici, distinguendolo da opinioni personali o da informazione editoriale.
Per facilitare la transizione, la Commissione Europea ha pubblicato linee guida operative con istruzioni pratiche per tutti gli attori coinvolti: partiti, istituzioni, piattaforme digitali, ma anche agenzie media e fornitori di servizi pubblicitari.
Il regolamento introduce standard comuni a livello UE per la pubblicità politica, sia online sia offline. Tutti i contenuti a pagamento di natura politica dovranno ora essere chiaramente etichettati e accompagnati da informazioni chiave: chi finanzia la comunicazione, l’importo investito ed eventuali criteri di targeting o profilazione del pubblico.
Restano esclusi dalla normativa i commenti personali, le opinioni politiche non sponsorizzate e le comunicazioni ufficiali relative all’organizzazione o partecipazione alle elezioni. Le agenzie di comunicazione dovranno rivedere processi di compliance, creative strategy e pianificazione media, assicurandosi che ogni messaggio rispetti i nuovi requisiti di trasparenza.
Le piattaforme digitali – da Meta a Google fino ai marketplace programmatici – saranno chiamate a potenziare i propri sistemi di disclosure e ad aggiornare dashboard e archivi pubblici delle campagne politiche. F.C.