DigiTouch rivoluziona i dati con l’Intelligenza Aumentata: creatività e tecnologia al servizio del business

Trends Finder: dai dati all’ispirazione creativa per brand e marketer

Oggi i dati sono il carburante della creatività, ma possono trasformarsi tanto in una bussola quanto in una gabbia. DigiTouch lo sa: con Trends Finder, il suo tool proprietario, trasforma scraping e analisi semantica in ispirazione per i brand. L’AI non sostituisce l’uomo, lo potenzia, guidando cosa comunicare, dove e come farlo. Ne abbiamo parlato con Alessio Angiolillo, Vice President di Digitouch Marketing che sottolinea quanto la sinergia tra dati e creatività sia oggi imprescindibile:“I dati non uccidono la creatività, la elevano. Avere più informazioni riguardo a come vengono eseguite le ricerche e come agiscono i competitor consente di individuare opportunità di visibilità in modo rapido e preciso, prima degli altri. Adottare una strategia data-driven fondata su KPI condivisi garantisce che ogni sforzo creativo sia ottimizzato per il massimo output di risultati”

Siamo abituati a pensare all’AI come strumento di automazione. Voi, invece, la interpretate come un alleato nei processi di ideazione e narrazione. In che modo l’AI aiuta davvero un brand a raccontarsi meglio?
La nostra proposizione è incentrata sull’Augmented Intelligence, che integra l’automazione dell’AI con l’expertise umana. Trends Finder è una tecnologia  tailor-made  che supporta attivamente i processi di ideazione e narrazione grazie all’analisi multiformato (audio, video, testo, ecc) e all’impiego degli LLM per l’analisi e la contestualizzazione dei contenuti. Il framework offre una visione a 360° di come gli utenti cercano e si informano online, consentendo al brand di definire in modo univoco: cosa comunicare, dove comunicare e come comunicare. In questo modo, l’AI supporta la definizione di piani editoriali mirati e l’ottimizzazione dei contenuti multiformato, assicurando che il racconto sia perfettamente allineato alle esigenze reali – e attuali – dell’audience. Il prossimo sviluppo di Trends Finder prevede l’evoluzione in un agente AI.

Alessio Angiolillo, Vice President di DigiTouch Marketing

Alessio Angiolillo, Vice President di DigiTouch Marketing

Può un algoritmo insegnare a un brand a raccontarsi meglio di un creativo?
L’algoritmo, in Trends Finder, funge da acceleratore strategico per il creativo, e quindi per il brand. Non è una sostituzione, ma una sinergia tra l’automazione e la nostra  expertise. L’algoritmo è fondamentale per l’analisi di mercato (Market Competition Analysis) e per la  Keyword Intelligence, fornendo al creativo la mappa esatta delle intenzioni di ricerca  e i dati di  benchmark  sulla concorrenza. I contenuti generati grazie a questi  insight  performano sistematicamente meglio.

Il vostro tool proprietario, Trends Finder, sembra avere un approccio a 360°: scraping dei competitor, analisi semantica, studio di immagini e testi. Qual è l’insight più sorprendente che avete ricavato finora?
L’AI integrata in Trends Finder  non si limita alla lettura del dato, ma agisce come acceleratore strategico. Il tool aggrega e analizza i contenuti testuali, video e audio su un dato argomento e li analizza non solo per identificare un  trending topic  ma per determinare il gap tra quello che gli utenti cercano (e vogliono trovare), come lo vogliono trovare (testo, audio, video) e quello che veramente trovano online. Questo  insight  direzionale è la scintilla che permette al creativo di sviluppare una strategia di contenuto  strutturalmente e metricamente superiore, garantendo una differenziazione  misurabile. Per un editore spazializzato nell’editoria economica e giuridica, grazie all’analisi eseguita da Trends Finder in un cluster semantico molto di nicchia, il framework è riuscito ad individuare una serie di topic, aree semantiche, chiavi di ricerca che prima non erano presi in considerazione, generando migliaia di clic unbranded con un posizionamento organico di rilievo.

In un contesto così competitivo, quanto conta avere una visione estesa sui competitor rispetto alla sola analisi dei propri dati?
Avere una visione estesa sui competitor  è critico  e fondamentale per la crescita. In un mercato dove la Share of Visibility  (SOV) è una metrica chiave, basare la strategia esclusivamente sull’analisi dei propri dati (propria performance  e traffico) è insufficiente e miope. Trends Finder è dotato di Market Competition Analysis perchè per noi è assolutamente necessario capire come i competitor si muovono per presidiare le keyword strategiche e i topic più rilevanti e cosa fare per ottenere una visibilità maggiore di loro. Ottenere questo vantaggio competitivo permette di differenziarsi, e questo è possibile solo quando si dispone di dati e si sanno interpretare.

Come si traduce, nella pratica, la lettura delle aree semantiche in una strategia di contenuto e paid media più efficace?
L’analisi delle aree semantiche, abilitata da Trends Finder  tramite Keyword Intelligence  e Scraping delle SERP (con uno sguardo multicanale e multipiattaforma), si traduce in un allineamento metrico tra contenuto, intento di ricerca e canali attivati: Strategia di Contenuto (Content Strategy):  la lettura semantica ci permette di identificare i gap  di contenuto strategici  e di mappare gli intenti di ricerca non soddisfatti e i trend nascenti. Strategia Paid Media (SEM):  gli insight  semantici vengono applicati nell’ottica di One Search Intelligence. La sinergia tra SEO e Paid Search  ci consente di ottimizzare il Quality Score  delle landing page, riducendo i costi. Inoltre, identificando le keyword  con ottimo posizionamento organico (ranking 0-1), possiamo valutare lo spegnimento delle campagne paid in aree di sovrapposizione per risparmio strategico, focalizzando gli investimenti su aree meno presidiate.

Il futuro della creatività: personalizzazione estrema o grandi storie universali?
l futuro è l’Augmented Intelligence: la creatività  data driven  che utilizza la tecnologia per raggiungere una personalizzazione estrema, garantendo al contempo la  differenziazione  del  brand. Trends Finder abilita questa visione fornendo una vista a 360° su come gli utenti si informano su diverse piattaforme. La tecnologia non suggerisce semplicemente  grandi storie, ma definisce in modo univoco:  Cosa comunicare. Dove comunicare. Come comunicare.

Se doveste dare un solo consiglio a un brand perso nella giungla dei dati, quale sarebbe?
ll consiglio è incisivo e determinante:  adottare immediatamente una strategia di Digital Assets Optimization (DAO)  per trasformare l’intero ecosistema digitale. Un  brand  non deve perdersi nella  giungla  dei dati, ma deve sfruttare l’AI per orientarsi e superare la concorrenza. Trends Finder è uno strumento per definire questa strategia  data driven  e ottenere un  vantaggio competitivo.

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