ADCI, 40 anni con vista sul futuro. Luca Cortesini Presidente degli Awards 2025

«Lo stato di salute dell’ADCI è più che mai buono, sia sul piano numerico che culturale: siamo arrivati a quota 700 soci, il massimo storico, con un +121% di under 30 e una componente femminile che oggi rappresenta quasi la metà dell’associazione. Il successo di un’iniziativa come il Grande Venerdì di Enzo, che ha coinvolto più di mille persone, dimostra quanto il nostro lavoro di “nazionalizzazione”, che guarda fuori dalle tradizionali città dell’advertising – Milano, Roma, Torino – stia funzionando. Ma non ci fermiamo ai numeri: la metrica più importante per noi resta la qualità. Al centro di tutto c’è il nostro impegno per aumentare il livello creativo del mercato. Questo succede solo quando agenzie e clienti fanno sistema. L’eccellenza creativa si co-crea, e come Club vogliamo fare la nostra parte».

Con queste parole, nella mattinata di ieri, Stefania Siani, Presidente dell’Art Directors Club Italiano, ha fotografato l’andamento dell’associazione in occasione dell’incontro che di fatto ha lanciato l’edizione 2025 degli ADCI Awards, che cadono nel quarantesimo anniversario della fondazione della realtà che rappresenta un punto di riferimento per i creativi italiani. 

Giuseppe Mastromatteo, Luca Cortesini e Stefania Siani

La serata di premiazione quest’anno si terrà per la seconda volta all’interno del programma di Intersections, il 6 novembre 2025, il più grande evento in Italia dedicato al mondo della comunicazione, della creatività, della tecnologia e del marketing, organizzato per la prima volta nel 2024 grazie al lavoro sinergico di ADCI – Art Directors Club Italiano, IAB Italia e UNA.

Nato dalla fusione di IAB Forum e IF! Italians Festival, Intersections rappresenta un punto di convergenza per le diverse anime dell’industria: creativi, marketer, tecnologi e aziende che si ritrovano per affrontare insieme le sfide di un settore in continua trasformazione. L’edizione 2025 vede l’ingresso, insieme agli organizzatori, di UPA (Utenti Pubblicità Associati), l’Associazione che riunisce le più importanti aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità e in comunicazione in Italia. Intersections rafforza così la propria centralità come principale appuntamento italiano di riferimento per i professionisti della comunicazione in Italia. Nella cornice della conferenza, è stato annunciato il nuovo Presidente degli Awards, Luca Cortesini, Chief Creative Officer di DDB Group Italy, che ha indicato la visione generale e la chiave di lettura che i giurati e le giurate seguiranno in questa edizione 2025. 

«Mi impegnerò per strutturare una giuria capace di premiare solo le cose “fatte bene”. Un “fatto bene” che passa da una strategia solida, una creatività capace di emozionare e che abbia generato risultati tangibili e concreti. Abbiamo tanti talenti nel nostro settore che si dedicano da sempre a questo “fatto bene” e tanti brand che con queste due parole sono diventati famosi in tutto il mondo», ha detto. 

«Luca Cortesini avrà il compito di guidare un’edizione importante in occasione dei 40 anni di ADCI. Abbiamo sempre apprezzato in lui la capacità di creare progetti che competono, sia in Italia che nello scenario internazionale, e la serietà e il rigore del suo approccio. A lui il compito di selezionare i presidenti e dare vita ad una edizione capace di dialogare con un mondo in straordinaria trasformazione», ha commentato Stefania Siani. 

«Luca è sempre stato uno dei più grandi art director italiani, e l’agenzia che guida oggi come CCO ha una cifra stilistica riconoscibile. I suoi lavori sono da sempre presenti negli annual, ed è un onore per il Club averlo come presidente degli Awards 2025. È una figura che ha costruito tanto nel nostro mestiere, pur rimanendo poco esposta: un uomo del fare, con spigoli culturali preziosi, con cui è stimolante confrontarsi. Il suo sguardo indipendente e la sua attenzione al talento emergente possono diventare un buon metro per la composizione delle giurie: mettere al centro i lavori, le idee, le persone che credono davvero in questo mestiere», ha aggiunto Giuseppe Mastromatteo, Vicepresidente di ADCI. 

Per l’edizione 2025 degli ADCI Awards, la cui brand identity è a cura di Francesco Guerrera, è prevista una revisione della Call for Entries: le modifiche introdotte puntano a rendere l’esperienza di partecipazione più chiara, accessibile e allineata alla trasformazione dei linguaggi della comunicazione, valorizzando idee rilevanti, innovative e capaci di rappresentare al meglio la creatività italiana.

Nello specifico l’area Digital Experience & Innovation (ex Digital & Mobile) è stata ripensata per riflettere l’evoluzione delle tecnologie digitali e delle esperienze interattive, passando da “Digitale & Mobile” a “Digital Experience & Innovation”. Inoltre, verranno introdotte nuove categorie, quali: Digital Experience & Innovation for Good, No Profit, Tech-led Brand Experiences, Cross-platform Digital Experiences, Brand-led Innovation, Use of Website, Microsite & App, Digital Installations.

Per quanto riguarda Social & Creators (ex Social & Influencers), vi sarà la rinomina dell’area per riflettere l’evoluzione di linguaggi e ruoli nel mondo social. Verrà introdotta la nuova categoria Non Profit. Nel Design sono state introdotte due nuove categorie: Editorial & Publishing Design e Serie Coordinata e Type Design & Lettering.

Per gli Studenti, l’area prevede l’inserimento della nuova categoria Studenti – No Profit e di Studenti – Industry Craft. Per Local Hero, vi sarà una rivisitazione della riorganizzazione delle categorie e dei criteri di ammissione. Infine, per quanto riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale, a partire dall’edizione 2025, sarà possibile dichiararne l’utilizzo nei progetti iscritti attraverso la creazione di appositi campi. Le iscrizioni saranno aperte da giovedì 10 luglio. 

«La nostra missione è monitorare i cambiamenti, alzare il livello creativo e fare la nostra parte come Club. E se guardiamo ai risultati dell’ultimo Cannes Lions, al di là delle discussioni emerse, l’Italia ha ottenuto il 13% delle shortlist contro una media del 9%. Un dato che testimonia lo stato di salute della creatività nel nostro Paese», ha concluso Stefania Siani.

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