Conflavoro Assofoto alla Camera: “Certificazione per fotografi e riconoscimento stampa come atto creativo”


Alessandro Lama, Presidente di Conflavoro Assofoto

«Chi esercita la fotografia come professione deve essere adeguatamente riconosciuto e tutelato. È necessario un sistema di certificazione per i professionisti che operano nel settore e un riconoscimento completo della stampa come atto creativo fondamentale. Non possiamo che essere d’accordo sul provvedimento promosso dall’on. Antonio Amorese e dal presidente on. Federico Mollicone».

Così  Alessandro Lama, Presidente di Conflavoro Assofoto, oggi in Commissione Cultura alla Camera nell’audizione sulla proposta di legge AC 2224, volta a ridefinire la distinzione tra ‘semplice fotografia’ e ‘opera fotografica’, aggiornando la normativa – obsoleta, ferma al 1941 – al linguaggio fotografico contemporaneo e tutelando l’intero processo creativo, dalla selezione dei parametri fotografici alla post-produzione.

Alessandro Lama, Presidente di Conflavoro Assofoto

Alessandro Lama, Presidente di Conflavoro Assofoto

Lama ha sottolineato con forza l’urgenza di un sistema di certificazione per i professionisti del settore della fotografia, oggi operanti in un mercato sempre più spesso senza tutele e riconoscimenti. «È necessario valorizzare la fotografia professionale. Chi lavora nel settore con etica e qualità merita un quadro normativo che ne riconosca il valore. La certificazione è fondamentale per proteggere l’autorialità, garantire la tracciabilità, come nel caso delle foto per i documenti, e supportare i negozi di prossimità, oggi in grave difficoltà».

Un altro punto fondamentale dell’intervento del presidente di Conflavoro Assofoto è stato la richiesta di riconoscere la stampa fotografica come elemento centrale del processo creativo.

Lama ha osservato che: «ogni giorno vengono condivisi oltre 4,5 miliardi di foto su WhatsApp, 195 milioni su Facebook e 95 milioni su Instagram. Nel 2024 sono stati scattati circa 2 trilioni di fotografie. Molte di queste immagini, anonime e transitorie, non rientrano nella categoria di fotografie da tutelare dal punto di vista autoriale. La vera fotografia da proteggere è quella che nasce da un processo creativo consapevole, che comprende la progettazione dello scatto, la selezione del soggetto, la post-produzione e, soprattutto, la stampa, che rappresenta l’atto finale e decisivo dell’autore».

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