Parole D’Amore – Spot spotting. Il mio nuovo hobby…outdoor

Settimana scorsa, a un certo punto, mentre le sliding doors dei mezzi si aprivano alla concitazione di una mattinata milanese, mi sono reso conto che, sui pannelli, avevano wrappato i layout di una splendida campagna pubblicitaria: mood Nineties ma contemporaneo, colori pieni, headline spettacolo. Così, in un istante, con il convoglio che, a breve, sarebbe ripartito in direzione centro, ho acceso la camera dello smartphone e scattato una foto, perché quella creatività mi piaceva davvero; e mi sono sentito un po’ come chi passa i pomeriggi in stazione, in attesa di un treno da fotografare. 

Fonte: Depositphotos

O, anche, come le persone che rimangono per ore in silenzio, nel sottobosco, con la macchina foto tra le mani, aspettando che uno stormo di volatili, in viaggio verso casa, sfiori le creste degli alberi. 

Pochi minuti più tardi, in una delle fermate del Centro Direzionale, ho notato un’elegantissima affissione in blueback.

Niente di speciale, in effetti. Ma l’utilizzo di una combinazione blocco copyhead in nero e foto in b/n con logo all’interno di un passepartout, particolari di colore a staccare, font pulitissimo e body coinvolgente, mi ha lasciato un po’ senza parole. E stavo per fotografarla, ma, davanti, c’era chi aspettava di salire.

Così, anche questa volta, mi sono trovato a scattare mentre le porte si aprivano e chiudevano, in rapidi istanti concitati, senza riuscire a inquadrare esattamente il formato e, forse, portando a casa un’istantanea leggermente mossa. 

Mi direte: Workaholic. Pensi sempre al lavoro. 

Assolutamente no, stavo solo facendo SPOT SPOTTING, il mio nuovo hobby preferito!

Io che andrei a vedere anche le mostre di cingomme, mi sono reso conto che vivere in città è come stare 24/7 in un’art exhibition contemporanea che ospita visual sempre nuovi, su spazi dell’estensione di un campo da tennis, e illuminati dalle luci un po’ asettiche, un po’ fredde, un po’ Milano by night a raccontare centinaia di momenti metropolitani.

Ma questa mia nuova passione non si limita a ledwall e circuiti. Anche le affissioni comunali, ultimamente, rappresentano, per me, un must have: alcune, incorniciate in passepartout arrugginiti, su muri scrostati, con il foliage autunnale che riempie lo scatto, sembrano, spesso, i fondali della kiss scene di una commedia hollywoodiana. 

Spot spotting: un hobby completo, per riscoprire la bellezza degli spot di città, intesi sia come OOH che come scorci urbani.

Ammirare una nuova installazione nel pomeriggio tardi a -5°C, con tutte le persone che corrono a rifugiarsi al caldo e tu che invece ami quel momento, lì, nel silenzio di una città in attesa, mentre studi i layout di una campagna su circuito esterno, con quegli scatti così professionali, con quei colori così ricercati e quei font, che sembra siano stati scelti per non sparare troppo sul background bianco sporco, così in accordo con l’illuminazione cittadina, così indovinati per gli outdoor in retroilluminazione sulle pensiline delle linee di superficie. 

La città è piena di advertising. Spesso ci annoia, ogni tanto è semplicemente too much ma, a volte, sa regalarti un aggiornamento, un’occasione di lettura, sa valorizzare gli spazi liberi, gli attimi di quiete lungo i percorsi pedonali della metropoli con headline smaglianti e colori a tinte vivaci: photo opportunity!

Così adesso sapete che, quando ci incontreremo, magari a un aperitivo, e vi mostrerò entusiasta una foto scattata con lo smartphone dicendo: “Guarda che emozione”, questa non ritrarrà l’attimo in cui una beccaccia prende il volo all’alba (forse non ancora, anche se scrivendone mi sono un po’ appassionato alla cosa), ma, probabilmente, il layout di uno sgrassatore in promozione a 0,90 per una catena retail della città.

 


Michele D’Amore

Per Touchpoint News, ho scritto vari reportage e, soprattutto, una rubrica ospitata, periodicamente, sul Today. In questo numero, esco con un nuovo pezzo. Spero vi piaccia!

Segui la diretta di: