Parole D’Amore – Bookcity 2025: il mio libro preferito? È tutto un programma!

Spesso mi succede, a Bookcity, di passare l’intera settimana in giro per eventi, location, e poi, il lunedì successivo, scoprire sui social una foto che ritrae la presentazione del bestseller di punta, magari in una splendida libreria, con poche persone, l’autore che si lascia fotografare in compagnia dei lettori e pensare: “Nooo! Ma come ho fatto a non vederlo, nel programma?” 

Così, per questa edizione, ho messo in campo tutta l’attitudine dei miei anni di uni e, partendo dalla copia bootleg distribuita in occasione della conferenza stampa del 21 ottobre al Piccolo Teatro Grassi, ho cominciato a studiare BCM25. 

L’obiettivo era semplice; conoscere la manifestazione a memoria e non perdersi nulla. 

Per la precisione: 1359 eventi, 2715 protagonisti, 52 librerie, 62 biblioteche e 403 spazi metropolitani!

Il programma, stampato in uno splendido formato tascabile 15×19,5 in brossura fresata, per una settimana è diventato il mio compagno fisso (sia la versione cartacea che il suo corrispondente online, dove ogni evento aveva una pagina web contenente tutte le informazioni possibili, compresi i dati del libro che veniva presentato). 

Inoltre, ho realizzato la mia personale selezione in un .ppt dedicato, ho studiato le newsletter che l’organizzazione ci inviava day by day e, infine, ho consultato le piattaforme di ticketing per aggiornarmi sugli eventi con prenotazione. 

E così, Bookcity mi ha riportato ai momenti dell’università, agli evidenziatori, alle matite, ai compendi, al desiderio di passare l’esame, a quella splendida sensazione di un momento della vita che è come un viaggio, un’esperienza, che ricorderai per i materiali che hai studiato, quelli su cui hai passato le ore, in compagnia dei quali hai riso con gli amici e bevuto svariati caffè. 

Che fossi a un altro livello, rispetto alle precedenti edizioni, l’ho capito quando, in biblioteca, un volontario mi ha comunicato: “Sa, tra pochi minuti comincia un evento di presentazione, sull’atletica”. 

E io: “Vuol dire forse [titolo esatto] delle ore 18:00 con ospiti [nomi degli ospiti] e riportato a pagina 25?”

Insomma, il programma, quest’anno, l’ho consumato. 

Anche se, poi, comunque, Bookcity ti riserva, ugualmente, delle sorprese. 

Per me, l’evento organizzato dai gruppi di lettura al Castello Sforzesco dove, una volta in sala, tra speech sul palco, quiz letterari, adesivi, flyer e copie omaggio mi sono sentito come quando da bambino entravo in un negozio di giocattoli di città. 

In generale, è stata una splendida edizione, questa. L’ho trovata più silenziosa delle precedenti; professionale, leggera, concreta. L’ho vissuta nelle sue aule di università, nei suoi concept store, nei suoi eventi in libreria e nei suoi programmatic che incontravo, in DOOH, nelle affascinanti location di Milano (qui c’è uno spoiler relativo al mio prossimo articolo).

Così, uscendo dall’ultima presentazione, domenica sera, con la pioggia fuori, le foglie sui marciapiedi, l’autunno, il lunedì alle porte e già la nostalgia di questa bella edizione 2025, mi sono reso conto che, quest’anno, a forza di studiarlo, sfogliarlo e ripassarlo in metro, il bestseller di punta, per me, è stato il programma di Bookcity: romanzo, saggio, manuale, libro di testo allo stesso tempo, da leggere per scoprire e vivere, ogni volta, nuove emozioni. 

Grazie Bookcity!

 


Michele D’Amore

Per Touchpoint News, ho scritto vari reportage e, soprattutto, una rubrica ospitata, periodicamente, sul Today. In questo numero, esco con un nuovo pezzo. Spero vi piaccia!

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