Eventi phygital e AI-driven: Digitouch ridisegna l’esperienza live con TouchOnField
Il mercato degli eventi cresce a doppia cifra e si reinventa grazie alla tecnologia. Digitouch Marketing guida questa trasformazione con TouchOnField, una piattaforma che fonde creatività, dati e intelligenza artificiale per creare esperienze phygital personalizzate, misurabili e sostenibili. L’approccio data-driven e omnicanale di Digitouch ridefinisce il ruolo dei brand, trasformando ogni evento in uno spazio relazionale continuo e immersivo, come ci spiega Alessio Angiolillo, Vice President di Digitouch Marketing
Come Digitouch sta interpretando la crescita tecnologica del mercato degli eventi e quali trend considera più rilevanti per il futuro?
Il mercato degli eventi sta vivendo una trasformazione profonda, spinta dalla tecnologia e dalla domanda di esperienze personalizzate e misurabili. Digitouch risponde a questo cambiamento integrando competenze digitali e piattaforme proprietarie di engagement che rendono ogni fase dell’evento – dalla pianificazione all’analisi dei risultati – più interattiva e accessibile. Tra i trend chiave per i prossimi anni emergono gli eventi phygital e ibridi, esperienze data-driven basate su analytics, l’uso dell’intelligenza artificiale e dell’automazione, le tecnologie immersive come AR e VR, e una crescente attenzione alla sostenibilità. Per Digitouch, questi non sono semplici trend, ma linee guida concrete per costruire progetti di valore che uniscono innovazione, esperienza e impatto positivo. TouchOnField nasce in un contesto di forte espansione del settore MICE e degli eventi di lusso.

Alessio Angiolillo
Qual è la vostra visione sul futuro di questo comparto, e che ruolo gioca l’Italia nel panorama europeo?
Il settore MICE e degli eventi vive un momento di forte crescita, spinto dalla richiesta di esperienze esclusive e personalizzate. Con TouchOnField, Digitouch risponde a questa evoluzione con una piattaforma che unisce creatività, tecnologia e misurabilità, gestendo ogni fase dell’evento con efficienza e dati concreti. Guardando al futuro, il connubio tra esperienzialità e innovazione digitale sarà sempre più centrale: gli eventi diventeranno spazi relazionali capaci di generare valore e connessioni durature. Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese, grazie al suo patrimonio culturale e alla capacità delle imprese di fondere ospitalità, creatività e innovazione, si conferma un punto di riferimento europeo per eventi di alto profilo e destinazione privilegiata per investimenti internazionali.
In cosa si differenzia TouchOnField rispetto ad altre realtà del settore eventi e brand experience?
TouchOnField si distingue per la capacità di integrare tecnologia, creatività e misurabilità in un’unica piattaforma. Non si limita alla gestione logistica, ma offre un vero ecosistema digitale che rende ogni evento più fluido, interattivo e coinvolgente, creando valore sia per i brand sia per i partecipanti. Rispetto ad altre realtà, puntiamo molto su tre elementi: Data-driven approach – raccogliamo e analizziamo dati in tempo reale per misurare il livello di engagement e fornire insight strategici ai nostri clienti; Integrazione phygital – combiniamo dimensione fisica e digitale per ampliare la portata dell’evento e garantire continuità nell’esperienza prima, durante e dopo; Personalizzazione e premium experience – grazie alla tecnologia e alla creatività, costruiamo esperienze su misura che valorizzano il brand e mettono al centro il partecipante.
L’esperienza phygital è ormai un must: come si traduce, concretamente, nel vostro approccio agli eventi e alle attivazioni sul territorio?
Quando parliamo di phygital non intendiamo semplicemente la somma di strumenti fisici e digitali, ma la creazione di un ecosistema integrato in cui le due dimensioni si potenziano a vicenda. Nel nostro approccio, ogni evento e ogni attivazione sul territorio vengono progettati per garantire una continuità dell’esperienza: dal momento in cui l’utente scopre l’iniziativa online, fino alla partecipazione live e al proseguimento della relazione post-evento. Concretamente, questo significa: Interazione in tempo reale, tramite app, QR code e touchpoint digitali per facilitare registrazione, partecipazione e engagement; Contenuti personalizzati, modulati in base ai dati raccolti per creare percorsi unici per ogni partecipante; Estensione digitale dell’evento, con streaming, community e contenuti on demand che ampliano la platea e prolungano la relazione; Raccolta e analisi dei dati, trasformando ogni interazione in insight strategici per i brand, rendendo l’evento uno strumento di conoscenza oltre che di comunicazione.
In che modo l’intelligenza artificiale di TouchOnField migliora la progettazione e la gestione degli eventi?
Per noi l’AI è uno strumento concreto che rende gli eventi più personalizzati, efficaci e misurabili. In TouchOnField la utilizziamo in ogni fase del processo: nella progettazione, attraverso modelli predittivi che analizzano dati e comportamenti per definire format e contenuti su misura; durante l’evento, con chatbot e assistenti virtuali che semplificano la partecipazione e ottimizzano l’esperienza in tempo reale; nel post-evento, grazie a sistemi di machine learning e sentiment analysis che valutano la percezione del brand e offrono insight strategici ai clienti.
Quali strumenti digitali o piattaforme utilizzate per integrare i touchpoint fisici con quelli digitali in un’esperienza omnicanale realmente fluida?
Per un’esperienza omnicanale senza soluzione di continuità tra i touchpoint fisici e digitali TouchOnField utilizza: App ed ecosistemi proprietari, che accompagnano l’utente dalla registrazione al follow-up post-evento; CRM e marketing automation, per comunicazioni personalizzate e continue; Tecnologie onsite, come QR code, totem digitali, check-in contactless e AR, per rendere la partecipazione più immediata e coinvolgente; Piattaforme di streaming e community digitali, che ampliano la portata e mantengono la relazione anche a distanza; Analytics integrati, che raccolgono dati in tempo reale da tutti i touchpoint per misurare e ottimizzare l’esperienza complessiva.
Nei prossimi anni come immaginate evolverà il concetto stesso di evento phygital?
L’evento phygital sta andando oltre la semplice combinazione di presenza fisica e digitale, evolvendo verso un’esperienza fluida, immersiva e continua. Immersività, con AR, VR e ambienti 3D che coinvolgono partecipanti in presenza e da remoto; Personalizzazione radicale, grazie a dati e AI che creano percorsi unici per ogni partecipante; Continuità dell’esperienza, trasformando l’evento in un ecosistema relazionale attivo anche dopo la conclusione; Integrazione di nuovi linguaggi, come gaming, metaverso e interfacce conversazionali. In futuro, l’evento phygital sarà una piattaforma esperienziale permanente, capace di connettere brand, persone e contenuti in modo interattivo, misurabile e memorabile.