Haleon divide la creatività globale tra Publicis Groupe e WPP
Dopo una gara internazionale gestita da MediaSense
Dopo una gara internazionale gestita da MediaSense, Haleon ha deciso di affidare la gestione della propria creatività globale a due giganti della comunicazione: WPP e Publicis Groupe.
La scelta rappresenta un passaggio strategico per il colosso dell’healthcare, nato dalla scissione di GSK e proprietario di brand come Sensodyne, Voltaren, Polident e Centrum, che punta a semplificare il proprio modello di collaborazione con le agenzie.

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Come dichiarato dal Chief Marketing Officer di Haleon Tamara Rogers: «Haleon continuerà a collaborare con Publicis e WPP come agenzie di riferimento globali. Lavorare con sole due holding, allineate per categorie, consentirà un approccio più semplice e focalizzato con i nostri partner. Valorizziamo il contributo delle nostre agenzie mentre costruiamo brand di consumer healthcare leader e di fiducia in tutto il mondo».
Fino a oggi, Haleon lavorava con tre holding creative – WPP, Publicis e Interpublic Group (IPG). Quest’ultima, però, ha scelto di non partecipare alla review competitiva, come confermato a Campaign da un portavoce, uscendo così definitivamente dal roster di partner creativi del gruppo.
Con la nuova assegnazione, WPP si occuperà delle categorie wellness e salute orale – includendo marchi iconici come Sensodyne e Aquafresh, già seguiti da Grey London – mentre Publicis prenderà in carico i farmaci da banco (OTC) e il resto del portafoglio consumer healthcare.
Soddisfazione anche da parte di WPP, con le parole di Cindy Rose, CEO del gruppo: «Siamo lieti di espandere la nostra collaborazione con Haleon come agenzia globale di riferimento per wellness e oral health. Questa partnership più profonda riflette davvero la forza delle nostre capacità integrate e il nostro impegno a ottenere risultati significativi per i marchi Haleon su scala globale».
Secondo le stime di Comvergence, Haleon ha investito circa 1,2 miliardi di dollari in media a livello globale nel 2024. La decisione arriva in un momento di forte movimento nel settore healthcare: Bayer, inaffti, ha appena chiuso la propria gara consolidando tutte le attività creative e media in IPG (vedi notizia).