
Rai e Rai Pubblicità: contenuti multipiattaforma a garanzia di ROI
Presentati a Napoli il 27 giugno i palinsesti della nuova stagione
“Un racconto infinit∞” è stato il claim della presentazione dei palinsesti della stagione 2025-2026, che si è tenuta lo scorso 27 giugno all’Auditorium Domenico Scarlatti del Centro di Produzione Rai di Napoli.
«In questo racconto la Rai sta cambiando pelle verso traguardi ambiziosi per essere una moderna digital media company e un Servizio Pubblico capace di diventare in prospettiva sempre più centrale con la qualità dell’informazione, della fiction, dell’intrattenimento, dello sport e della cultura, sempre tenendo in conto il raggiungimento di un equilibrio economico-finanziario – ha introdotto l’AD Giampaolo Rossi -. Nel 2024 abbiamo chiuso con ricavi di circa 115 milioni di euro sul 2023, grazie al traino degli introiti pubblicitari e affermando la leadership di ascolti in prime time; nel 2025 Rai 1 ha segnato gli ascolti migliori in prime time degli ultimi 20 anni e nell’intera giornata il miglior risultato negli ultimi 15 anni. La visione alla base dell’architettura dei nuovi palinsesti mette l’utente al centro della strategia, incrementando i contenuti multipiattaforma e optando per scelte che possano soddisfare i vari pubblici in un mercato sempre più vorticoso: rafforzare i canali generalisti, diversificare i linguaggi, privilegiare formati più lunghi, semplificare le fasce orari e ridurre così la frammentazione editoriale, sviluppare un’offerta integrata digitale-lineare che catturi tutti i target».
Nel dettaglio, le reti generaliste Rai garantiscono ogni sera nella fascia di access e prime time una Total Audience complessiva di almeno 4 milioni, superando i 5 milioni per 228 serate sulle 272 dell’intera stagione televisiva, grazie ai programmi di punta. Ogni giorno più di 28 milioni di persone – una su due in Italia – scelgono i contenuti del gruppo, generando copertura immediata e audience certificate, elementi chiave per chi investe nella pubblicità video. RaiPlay si conferma driver strategico per l’ibridazione tra lineare e digitale. Con oltre 13 milioni di utenti unici al mese e oltre il 40% del traffico generato su CTV, è sempre più la porta d’accesso ai contenuti Rai in modalità on demand.
Confermata la maggior parte dei programmi in day e prime time con l’arrivo delle nuove stagioni delle fiction. Tra le novità di palinsesto annunciate nella conferenza stampa diurna: una serata evento curata da Rai Cultura su Rai 1 il 12 dicembre condotta da Roberto Benigni per raccontare la figura di Pietro, primo pellegrino e fondatore della Chiesa, e l’arrivo di Whoopi Goldberg nel cast di Un posto al sole che l’anno prossimo spegnerà 30 candeline.
E un Festival (musicale) ci sarà, parola di AD, che ha detto che se non sarà a Sanremo (è atteso l’esito del bando), solo Rai ha una macchina organizzativa capace di organizzarlo anche in un’altra città.
Per i palinsesti completi clicca qui.
Rai Pubblicità punta a un “rimbalzo tecnico” nel 4Q per superare il 2023
In parallelo, i risultati di Rai Pubblicità confermano questo andamento: negli ultimi nove mesi – da settembre a maggio – 148 dei 150 break pubblicitari più visti dell’intera televisione italiana sono andati in onda sui canali Rai, con un ascolto medio di 8,7 milioni di telespettatori per break.
«Sono 99 anni che Sipra e ora Rai Pubblicità porta valore agli investitori – ha commentato l’AD della concessionaria Luca Poggi -. Oggi siamo un ecosistema che unisce contenuti iconici, dati proprietari e modelli innovativi di comunicazione. Copertura, attenzione e relazione sono le tre keyword che il mercato cerca e che noi garantiamo. Oggi aggiungiamo un quarto pilastro: l’innovazione, intesa come leva concreta per creare impatto sul business dei nostri partner. Con un’offerta total video su ogni device e formati ad alta performance, continuiamo a costruire il futuro della pubblicità».
Un dato che conferma la forza del contesto editoriale nel generare visibilità e memorabilità. A tutto questo si aggiunge una strategia di offerta orientata alla qualità, grazie all’integrazione di dati proprietari e all’uso di formati a basso affollamento pubblicitario, capaci di garantire un’attenzione media superiore del 37% rispetto alla concorrenza.
Guardando al 2026, anno in cui Rai Pubblicità celebrerà 100 anni di storia, l’offerta commerciale punta a rafforzare la sinergia con l’editore.
Progetti integrati, branded content, attivazioni sul territorio e soluzioni personalizzate saranno gli strumenti per valorizzare al massimo il contesto, i dati e la creatività, con l’obiettivo di offrire al mercato un ecosistema pubblicitario sempre più efficace, misurabile e sostenibile.
Per tutti i prodotti di maggior vocazione digital, come il Calcio con le qualificazioni ai Mondiali o le iconiche interviste di Belve, è prevista una proposizione commerciale nativamente cross-mediale a contatti garantiti. Rimangono attive le proposizioni vertical, anche per l’autunno. Per la Tv lineare si conferma l’inflation media del primo semestre, con una crescita del costo per CPG del 4% circa rispetto allo storico. Sul fronte digital, prosegue la nuova politica commerciale introdotta ad aprile, che valorizza la solidità del network e l’elevata capacità di targetizzazione, grazie a un’offerta modulabile e fortemente orientata alla performance.

Da sinistra Francesco Barbarani, Luca Poggi, Laura D’Ausilio, Direttrice Comunicazione e Trade Marketing, e Marco Robbiati
A margine della presentazione l’AD di Rai Pubblicità ha ribadito che «la crescita di quest’anno non potrà essere rapportata al risultato del 2024, anno con grandi eventi sportivi, ma con il 2023. Nei cinque mesi, la TV ha registrato +2% come dichiarato da Nielsen (che attesta che il mezzo sta crescendo da tre anni), così come la radio (+2%), mentre il digital, che pesa sul totale video poco più del 10%, registra un balzo in doppia cifra, oltre il +20%, come da trend della CTV che contiene un bacino di aziende che non facevano TV oppure settori come Fashion e Leisure. Comprendendo Experience e Cinema possiamo ipotizzare un +4% nel periodo gennaio-maggio. Giugno sta andando molto meglio del pari mese 2023. Per il totale anno speriamo in un balzo tecnico visto che l’ultimo trimestre del ’24 era stato scarso. Rai Pubblicità rappresenta, oltre a Rai, altri editori come Radio Italia e Radio Kiss Kiss, che stanno performando bene, Vevo, la più grande piattaforma digital sul mondo musicale che in Italia ha 23 milioni di utenti unici al mese, i concerti di Friends & Vivo: a breve annunceremo un ulteriore allargamento del perimetro su questa area. Con la creazione del nuovo management per le aree strategiche (vedi notizia) stiamo allargando su due fronti: uno è la CTV, per rafforzare l’offerta di RaiPlay che è il primo player OTT del mercato con il 68% di copertura giornaliera del target con Tv e digital, e l’altro è la parte Experience e Below The Line. Per noi le piattaforme non sono dei competitor, abbiamo lavorato con TikTok, con Vevo, con MSN e rappresentiamo i canali FAST di Samsung, noi creiamo contenuti di grande qualità e poi dove vanno pubblicati andiamo a lavorare insieme ai partner. Noi abbiamo un ruolo specifico nel mercato: lavoriamo sull’upper funnel e aiutiamo gli altri a convertire».
«L’incidenza del digital cresce trainata dalla forza dei contenuti e dalla nostra strategia cross platform – ha precisato Francesco Barbarani, Direttore Digital & Experience di Rai Pubblicità -. Clienti prevalentemente televisivi stanno approdando sul Total Video: dei nostri 100 top spender TV, 90 pianificano anche il digital. Anche il Cinema sta andando bene con crescita vicina al 20% nei primi 6 mesi: ci stiamo avvicinando ai livelli pre-Covid».
Per quanto riguarda le pianificazioni, è intervenuto Marco Robbiati, Direttore Marketing Commerciale della concessionaria: «Prodotto, target e fruizione mezzi sono i tre asset su cui costruiamo l’offerta. I contatti garantiti vanno su tutte le forme di contenuto che prevedono un utilizzo di diversi device a partire dal calcio e dei grandi eventi: a seconda del target e del formato capiamo quale offerta fare a CPM garantito quindi non c’è più un solo schermo ma tanti, e sempre per valorizzare il ROI garantiamo i contatti in modo che questa offerta possa rappresentare una promessa mantenuta».