
Davide Arduini rieletto Presidente di UNA: «Più deleghe operative e un dialogo forte con le istituzioni»
L’Assemblea di UNA – Aziende della Comunicazione Unite ha eletto ieri il nuovo Consiglio Direttivo, composto da 14 professionisti, un gruppo coeso che porta avanti l’eredità del precedente triennio e ne rilancia visione e slancio operativo, con l’obiettivo di aumentare l’efficacia dell’azione associativa. A questi si unisce Michele Cornetto, già confermato come Rappresentante della Consulta Territoriale.
Sulla base del nuovo statuto, il Consiglio è articolato in due rappresentanze, determinate dalla dimensione dei ricavi delle aziende associate.

Davide Arduini
I consiglieri eletti per le realtà sopra i 6 milioni di ricavi sono: Davide Arduini (Next Different), Vittorio Bucci (Mediaplus Italia), Simona Maggini (VML Italy), Fabrizia Marchi (TBWA Italia), Graziana Pasqualotto (Omnicom Media Group), Matteo Tarolli (Publicis Media Italia), Caterina Tonini (Havas), Luca Vergani (Wavemaker Italia).
I consiglieri eletti nella fascia sotto i 6 milioni di ricavi sono: Andrea Cornelli (SEC Newgate), Alberto Gange (Albamedia), Antonella Lupica (Golin Italy), Mauro Miglioranzi (Coo’ee Italia), Massimo Romano (Spencer & Lewis), Bruno Sparandeo (Yolo+).
Il Consiglio eletto è presieduto da Davide Arduini, confermato Presidente dell’Associazione per il suo secondo mandato. Contestualmente, il Consiglio ha nominato tre Vicepresidenti: Simona Maggini, Graziana Pasqualotto e Andrea Cornelli.
A chiusura dell’intervento, Arduini ha lanciato un messaggio chiaro:
«Il Consiglio eletto rappresenta in modo equilibrato tutte le componenti di UNA. Ora inizia la fase operativa: il nostro obiettivo è trasformare l’associazione in uno strumento sempre più utile, autorevole e pronto a interpretare le sfide che il mercato della comunicazione ci pone ogni giorno».
«Sono felice del risultato ottenuto – ha commentato Arduini – ma anche consapevole della responsabilità che comporta. Ho ricevuto voti da tutte le anime dell’associazione».
A poche ore dalla chiusura delle votazioni, il Presidente ha tracciato una visione chiara per il futuro dell’associazione, fatta di deleghe operative, focus su intelligenza artificiale, formazione per i giovani, gare pubbliche e private, e una rappresentanza ancora più incisiva presso le istituzioni.
Il nuovo corso punterà su progetti concreti, pensati per coinvolgere l’intera filiera della comunicazione, valorizzando la collaborazione tra le tante diverse anime che popolano l’associazione, promuovendo il dialogo con le nuove generazioni e sostenendo iniziative ad alto impatto socioculturale. Centrale sarà anche il proseguimento del dialogo con gli stakeholder istituzionali, fondamentale per rafforzare il riconoscimento e il ruolo strategico della comunicazione nel Paese.
Tra le prime novità annunciate, una nuova modalità operativa del Consiglio: «Con questo mandato ho chiesto ai consiglieri di assumersi deleghe tematiche. È arrivato il momento di rendere questa modalità di lavoro stabile e strutturata. Intelligenza artificiale, formazione, creatività, gare pubbliche e private saranno i primi ambiti su cui vogliamo spingere».
Arduini ha poi ribadito la necessità di consolidare il rapporto con le istituzioni, sia a livello nazionale che territoriale: «In questi mesi abbiamo intensificato la presenza nei territori, incontrando sindaci e rappresentanti regionali. Ma possiamo e dobbiamo fare di più per spiegare il valore del nostro settore, spesso considerato marginale. I numeri che esprimiamo sono importanti, e devono essere raccontati nei contesti giusti».
Uno dei temi storicamente più delicati per l’associazione, quello delle gare pubbliche e private, resta centrale nella nuova agenda di Arduini: «Sulle gare pubbliche abbiamo fatto un passo avanti per un accordo quadro con Assorup, l’associazione nazionale dei Responsabili unici del procedimento. È una base concreta per sviluppare formazione e dialogo con chi gestisce gli appalti. Sul fronte delle gare private, continueremo con progetti specifici, coinvolgendo anche interlocutori aziendali per dare continuità a quanto fatto finora».