Comunicazione corporate: la chiave per crescere tra resistenze culturali e nuove opportunità
Intervista a Manuela Tuveri, Managing Consultant di Archetype Italia
La comunicazione corporate è una leva fondamentale per sostenere la crescita aziendale, ma quanta consapevolezza c’è all’interno delle imprese del suo valore. Nonostante investimenti che non hanno ancora espresso tutto il proprio potenziale, sfide come sostenibilità, diversity e inclusion e digitalizzazione stanno spingendo le aziende a riconoscerne i benefici tangibili. Ne abbiamo parlato con Manuela Tuveri, Managing Consultant di Archetype Italia, esplorando come superare le resistenze culturali, differenziarsi in un mercato competitivo e supportare le PMI con strategie su misura per una crescita sostenibile.

Manuela Tuveri
In base alla tua esperienza, quanto è consapevole il settore italiano dell’importanza della comunicazione corporate nel sostenere la crescita aziendale? Ci sono ancora resistenze o una vera e propria trasformazione in corso?
Anche se in Italia gli investimenti in comunicazione non sono ancora significativi, ritrovo una discreta consapevolezza del ruolo strategico della comunicazione aziendale nel raggiungimento del successo. L’accelerazione al suo consolidamento è stata probabilmente favorita dall’emergere di temi importanti come la sostenibilità, la diversità e la digitalizzazione, che, attraverso iniziative di natura corporate portano benefici concreti, riconosciuti subito come valore aggiunto.
Oggi non si può dire che si stiano pienamente sfruttando i benefici potenziali della comunicazione corporate, in molti ambienti ritengo si debbano ancora superare barriere culturali che ne ostacolano la diffusione. Molti manager, ad esempio, continuano a sottovalutare la complessità della comunicazione corporate e il livello di competenze necessarie per gestirla efficacemente, come conoscenze in materia economica, sociale e culturale.
In un mercato sempre più competitivo, come può la comunicazione corporate aiutare le aziende a differenziarsi e a consolidare la fiducia del pubblico? Quali sono le strategie che ritieni più efficaci in questo senso?
Non esiste una strategia universale, ma è necessario analizzare le specifiche esigenze e caratteristiche di ciascuna realtà e fare un distinguo tra le tipologie di business, dimensioni aziendali e mercati di riferimento. Il personal branding è uno degli elementi chiave: associare un volto umano all’organizzazione facilita l’identificazione e il legame con il pubblico.
La formazione dei dipendenti è anche cruciale in questo processo: i collaboratori interni sono i primi ambasciatori dei valori aziendali. Solo se questi valori sono radicati a ogni livello, la comunicazione sarà davvero coerente. Non ultimo, la gestione efficace di momenti di crisi può trasformarsi in un’opportunità preziosa, contribuendo a consolidare la fiducia e migliorare il posizionamento.
Le piccole e medie imprese italiane sono pronte a investire nella comunicazione aziendale per accrescere il proprio posizionamento sul mercato? Cosa potrebbe fare il settore della comunicazione per supportarle in questo percorso?
Le piccole e medie imprese italiane spesso mostrano maggiore sensibilità verso temi legati al ROI quando si parla di comunicazione. È quindi cruciale mettere in correlazione la comunicazione aziendale con la crescita del business e del posizionamento sul mercato. Rendere evidente il legame tra una comunicazione efficace e i benefici concreti, come una maggiore riconoscibilità o l’acquisizione di nuovi clienti, è a mio avviso uno stimolo per incentivare gli investimenti nel settore.
Offrire strumenti di misurazione, formazione e consulenza specifiche per una realtà, può aiutare le PMI a comprendere e implementare strategie di comunicazione in linea con le loro esigenze, che favoriscano un approccio più strutturato e consapevole. Diventa evidente come la comunicazione corporate non deve essere esclusiva delle grandi aziende, ma è un’opportunità strategica per tutte le realtà.
Archetype ha una vasta esperienza con brand multinazionali, ma anche con realtà locali più piccole. Quali sono le principali differenze nelle esigenze di comunicazione tra queste due tipologie di aziende e come affrontate queste sfide?
Le multinazionali, grazie a disponibilità economica ed esperienza consolidata, tendono a essere più strutturate e strategiche nella comunicazione corporate. Spesso mirano a gestire la reputazione e la coerenza del brand su mercati internazionali, affrontando sfide legate alla diversità culturale e normativa. Le realtà locali, pur avendo risorse più limitate, spesso mostrano una maggiore predisposizione all’ascolto e all’adattamento rapido. Questo le rende particolarmente reattive nel cogliere opportunità di comunicazione personalizzate e più vicine al loro pubblico locale.
Il nostro approccio si adatta alle sfide di entrambe, realizzando strategie integrate per le multinazionali e progetti flessibili per le PMI, sempre con l’obiettivo di massimizzare il potenziale della comunicazione corporate come leva di crescita aziendale.
Qual è, secondo te, il percorso ideale per una piccola o media impresa per sviluppare una strategia di comunicazione corporate che le consenta di crescere in modo sostenibile e di raggiungere un posizionamento solido nel lungo termine?
Questo tipo di aziende spesso predilige un approccio personalizzato e relazionale nella comunicazione. Uno strumento fondamentale è lo storytelling, che, se costruito in modo efficace, permette di trasmettere i valori e la visione dell’azienda in modo accattivante.
Affinché lo storytelling possa contribuire efficacemente alla comunicazione aziendale, deve fondarsi su valori distintivi che tocchino leve emotive. Attraverso una narrazione adeguata l’azienda può farsi conoscere, differenziandosi dalla concorrenza.
Infine, un aspetto spesso sottovalutato ma essenziale è il flusso di comunicazione interna. Una comunicazione chiara all’interno dell’organizzazione garantisce che i dipendenti siano allineati agli obiettivi aziendali e aggiornati sugli sviluppi interni. Questo favorisce un senso di coesione e appartenenza, che si riflette positivamente anche nella comunicazione esterna.
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