Auditel: il 30 dicembre inizia l’era della Total Audience

Rilevazione dei dati da pc, tablet e smartphone e di quelli on demand su tutti i tipi di schermi. Secondo il Direttore Generale Paolo Lugiato, «il digital aggiunge circa il 4% di ascolti agli editori tradizionali»

È iniziato il countdown per l’imminente evoluzione di Auditel, la società di rilevazione degli ascolti TV presieduta da Lorenzo Sassoli de Bianchi, che cambierà i propri standard per la misurazione dell’audience. Lo ha annunciato ieri il Direttore Generale della società, Paolo Lugiato, durante una conferenza stampa a Milano.

Paolo Lugiato

Dal prossimo 30 dicembre il nuovo Standard Auditel giornaliero di programma Total Audience includerà anche gli ascolti censuari individualizzati fruiti attraverso gli small screen e quindi «includeranno i dati in tempo reale di quanti guarderanno un programma anche da pc, tablet e smartphone, oltre agli ascolti on demand su tutti gli schermi» ha spiegato il DG.

«Abbiamo rilevato che il digital aggiunge circa il 4% di ascolti agli editori tradizionali – ha sottolineato Lugiato -. Ma soprattutto che questi incrementi che una volta erano riservati alle fasce d’eta più giovani, oggi sono appannaggio anche delle generazioni più adulte».

L’attuale Standard Auditel giornaliero di Programma riporta l’ascolto medio dei singoli programmi andati in onda su Rai 1, Rai 2, Rai 3, Canale 5, Italia 1, Retequattro, La7. Gli indicatori utilizzati sono, come nel caso dello Standard Auditel giornaliero di Fascia, l’ascolto medio (AMR), la penetrazione (%pe) e la share (SHR), rilevati attraverso il campione Superpanel e relativi sia all’ascolto live che all’ascolto VOSDAL (Viewing On Same Day As Live) fruiti attraverso il solo schermo televisivo.

In dettaglio, la Total Audience sarà la somma delle seguenti componenti: gli ascolti fruiti attraverso i televisori normali e le Smart TV (connesse o meno), rilevati attraverso il SuperPanel in modalità Live + VOSDAL; e gli ascolti fruiti attraverso i televisori connessi per la sola componente VOD (Video On demand); gli ascolti individualizzati (mediante un modello statistico Auditel trasforma i dati censuari riferiti a device in dati riferiti ad individui e attribuisce loro un profilo, rendendoli così sommabili ai dati campionari rilevati attraverso il SuperPanel) fruiti attraverso gli Small Screen (pc, tablet e smartphone) nelle modalità Live e VOD; gli ascolti nelle modalità VOD e TSV (Time Shifted Viewing: ascolto differito di un canale lineare che avviene nella giornata Auditel “+X”, ovvero + 1 giorno, + 2 giorni, + 3 giorni ecc, rispetto alla giornata Auditel in cui è avvenuta la trasmissione e la registrazione) rilevati sia attraverso il Super Panel per i televisori non connessi sia, in modalità censuaria, per quelli connessi e per gli Small Screen; gli ascolti, Live e VOD, fruiti attraverso i D-Channel, ovvero i canali visibili attraverso le App dei vari editori. Resteranno invariati gli orari di distribuzione degli standard Auditel, sempre alle 10 del mattino.

Per quanto riguarda l’orario di distribuzione del nuovo standard di Total Audience «questo verrà posticipato per consentire una più accurata verifica dei dati», ha aggiunto Lugiato.

Dal 30 dicembre al 12 gennaio 2025 la pubblicazione avverrà infatti alle ore 16. Dal 13 al 26 gennaio il rilascio sarà alle 14 e dal 27 gennaio al 9 febbraio alle ore 12. A partire dal 10 febbraio 2025 si tornerà alla pubblicazione alle dieci del mattino. Nel corso del 2025 saranno inclusi nello standard Auditel di programma Total Audience gli ascolti delle anteprime fruite via App: verranno pubblicati il giorno successivo alla messa in onda televisiva del programma.

«Cambierà la fruizione della televisione con la TV tradizionale che subirà una riduzione nel tempo, ma vedremo una crescita della parte digital. Un editore lavora su entrambi i pilastri e non è corretto rappresentarne uno solo, ma Auditel rimarrà la casa dei broadcaster», ha concluso Lugiato.

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