“Oltre i soffitti di cristallo”, la D&I al centro della rivoluzione del settore finanziario italiano

Se ne è discusso lo scorso 7 marzo in occasione dell’evento organizzato da Abi

All’alba del Rinascimento, in Italia è nata la prima banca, un’innovazione destinata a cambiare per sempre il mondo. Questo non è semplicemente un capitolo d’orgoglio nella nostra storia economica, bensì un momento cruciale che ha plasmato il sistema finanziario globale.

Oggi questo settore si trova di fronte a una nuova sfida dove al centro vi sono le persone. Le istituzioni finanziarie si sono trovate a dover riconoscere il valore intrinseco della diversità delle loro risorse non solo per rispondere alle crescenti pressioni globali per favorire ambienti lavorativi più equi e rappresentativi, ma anche per portare valore, innovazione, resilienza all’interno delle organizzazioni.

Proprio dei temi di diversità e inclusione all’interno del mondo finanziario si è parlato durante la tavola rotonda “Le parole per dirlo: comunicare la diversità come valore” andata in scena lo scorso 7 marzo in occasione dell’evento “D&I in Finance 2024” organizzato dall’Abi nella cornice milanese del Centro Congressi Fondazione Cariplo. 

Rossella Dituri, Elena Avogadro, Giampaolo Rossi, Daniela Vitolo, Paolo Tripodi, Barbara Camilli, Barbara De Palma e Paola Salvadori

Ad aprire la mattinata di lavori è stata Daniela Vitolo, Expert and Senior Marketing Analyst di Abi, che ha ricordato come al centro del cambiamento culturale relativo alle tematiche di diversity and inclusion nel settore finanziario – e non solo – vi siano dei processi interni alle istituzioni stesse dove la comunicazione a 360 gradi gioca un ruolo decisivo.

Proprio sul fronte comunicazione è intervenuto sul palco l’Editore di Oltre La Media Group, Giampaolo Rossi che, in qualità di CEO di Fabbrica di Lampadine, ha affrontato la questione illustrando alla platea come le aziende hanno iniziato a comunicare i valori di D&I negli spot pubblicitari.

A prendere subito dopo la parola è stata Elena Avogadro, Responsabile Gestione Dirigenti e Diversity, Equity & Inclusion di Intesa Sanpaolo. La manager ha raccontato che dal 2018 la banca ha iniziato a lavorare sull’inclusione dando vita a un team dedicato per comunicare sia alle persone all’interno dell’azienda sia a quelle esterne le politiche e le iniziative del gruppo relativamente ai temi di diversità, equità e inclusione. Avogadro ha sottolineato che sono state le stesse persone di Intesa Sanpaolo a chiedere aiuto per capire quali parole utilizzare per essere inclusivi. 

Anche Iccrea Banca ha istituito nel 2019 una divisione dedicata alla D&I come fatto da Intesa Sanpaolo. 

A rivelarlo è stato Paolo Tripodi, COO & Head of HR di Iccrea Banca: «Essendo nati da poco come istituto di credito abbiamo voluto creare una nuova cultura dell’inclusione basata sul rispetto di tutte le diversità per avere una leadership inclusiva nel rispetto di tutti».

Banca Monte dei Paschi di Siena ha invece coinvolto direttamente il personale per diffondere la cultura D&I, creando delle apposite aule virtuali in cui veniva spiegato il linguaggio da utilizzare.

«Alla fine di questo percorso è stata realizzata una guida ad hoc, tuttora presente nell’intranet aziendale», ha affermato Barbara De Palma, Head of Professional Development, D&I and Knowledge Management.

Dal canto suo Mediobanca, come illustrato da Paola Salvatori, Head of Marketing & Communication, ha realizzato insieme all’Università Cattolica di Milano il podcast “Words” in cui si parla di linguaggio, aspetti psicologici e sociali legati al cambiamento culturale sul fronte D&I.

Rossella Dituri, Head of Communication di Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha elencato le iniziative messe in atto dall’azienda sul territorio di competenza volte a supportare tematiche come quelle dell’equità, della diversità e dell’inclusione. Tra queste il sostegno a diverse onlus come La Lega del Filo d’Oro e Itaca.

L’ultimo intervento è stato a cura di Barbara Camilli, Responsabile Direzione del personale di Banca Ubae. «All’interno della nostra organizzazione – ha detto – abbiamo da sempre la presenza di diverse culture e questo significa che tutti i giorni dobbiamo confrontarci e rispettare le nostre differenze. Per farlo ascoltiamo e comunichiamo le nostre esigenze. Ad esempio, sta per iniziare il Ramadan e questo significa che all’interno della banca, senza che vi sia un codice scritto durante le riunioni, nessuno berrà e/o mangerà in rispetto dei colleghi praticanti».

Giampaolo Rossi ha chiuso la tavola rotonda mostrando ai presenti il Carosello di una nota società di detersivi del ’63 in cui il protagonista dello spot Calimero si lamentava perché la mamma non lo voleva solo perché “di colore”. Visto con gli occhi di oggi, lo spot in questione assume tutt’altro valore.

Segui la diretta di: