Italiani e lavoro: se ne è parlato al XIII Leadership Learning Lab di ASFOR. Premiata Barbara Cimmino di Yamamay

L’82,3% degli italiani è soddisfatto del proprio lavoro allo stato attuale, ma a preoccupare sono le prospettive di crescita futura. Dal punto di vista salariale, il 72% è convinto di dare all’azienda più di quanto riceva e non si vedono prospettive di crescita nel 55% dei casi. L’84% delle imprese considera il lavoro agile una priorità, ma il 40% di esse pensa sia poco compatibile con le esigenze dell’azienda. La chiave è formare il management.

È quanto emerge dell’indagine realizzata da ASFOR, Associazione Italiana per la Formazione Manageriale e ISVI, Istituto per i Valori d’Impresa presentata oggi in occasione del XIII Leadership Learning Lab ASFOR dal titolo “A cosa serve il lavoro oggi – Persone e imprese tra aspettative e nuovi valori”, evento patrocinato dalle Alte Scuole dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

In tema di mobilità nel mercato del lavoro emergono forti spaccature generazionali. I principali protagonisti sono infatti i giovani tra i 18 e i 34 anni, il 41,9% di loro ha cambiato occupazione negli ultimi tre anni. Fenomeno diffuso anche tra i 35 e i quarantanovenni (23,4%), mentre la percentuale scende al 12,2% tra gli over 50. Sul fronte occupazione si registra un record di occupati dal 1977, nonostante ciò l’Italia rimane il paese europeo con il tasso di occupazione più basso, soprattutto tra giovani e donne. Il tasso di attività femminile si attesta infatti al 50%, sotto la Romania e sotto la Grecia.

Divergenze generazionali evidenziate anche da Marco Vergeat, Presidente ASFOR: «Dalla ricerca emerge una forte discontinuità rispetto al passato, il lavoro sembra rivestire una minore centralità nella gerarchia dei valori e una minore forza identitaria. La relazione tra persone e impiego è influenzata da diversi fattori: dalla pandemia, che ha segnato un punto di svolta rispetto all’equilibrio vita lavoro, dalla pervasività e dalla fascinazione della tecnologia, dalle incertezze dovute alla crisi economica e geopolitica e dalle distanze generazionali che spingono i senior ad avere una visione stereotipata nei confronti dei giovani».

Quando si parla di tecnologia non si può non citare l’impatto dell’intelligenza artificiale, aspetto su cui si concentra una parte della ricerca. Il 26,2% dei lavoratori intervistati considera l’intelligenza artificiale una minaccia, mentre il 53,9% crede che sia una opportunità. Solo tra gli occupati in possesso di un basso titolo di studio si registrano scostamenti rilevanti: il 39,8% dei meno scolarizzati (con al massimo la licenza media) reputa l’intelligenza artificiale una minaccia per il lavoro. Di contro, solo il 20,4% dei laureati giudica l’IA un problema.

«Questo evento trae origine da una ricerca laica che ha come scopo quello di cercare di comprendere, senza pregiudizi, qual è il valore che oggi si dà al lavoro – dichiara Ali Reza Arabnia, Presidente di ISVI – Istituto per i Valori di Impresa -. “È un argomento attuale, di estrema importanza e sta causando un cambio di paradigma nelle dinamiche occupazionali, con potenziali conseguenze economiche e sociali in Italia e non solo. Ecco perché è cruciale cercare di capire e di approfondire il fenomeno in tutte le sue sfaccettature».

Durante i lavori sono stati letti i saluti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone: «Una delle priorità del mio mandato come Ministro quella di garantire una maggiore presenza delle donne e dei giovani nel lavoro, anche attraverso misure concrete che riguardano il lavoro agile, come anche il supporto alla genitorialità e il potenziamento e la modulazione dei percorsi di formazione. Grazie per il vostro lavoro».

In conclusione, è stato assegnato l’ASFOR-ISVI Award Excellence Innovation 2023 a Barbara Cimmino, Co-fondatrice e Head of CSR & Innovation di Yamamay.

«Il riconoscimento di oggi è un tributo alla visione di Asfor e Isvi, che hanno saputo individuare in me ciò che a volte mi sfugge, e valorizzarlo. Questo premio è fonte di profonda gioia e mi spinge a riflettere sull’importanza cruciale della formazione nel mondo aziendale moderno. La formazione, forse l’arma più potente di cui le aziende dispongono, è fondamentale per affrontare le sfide delle trasformazioni in corso e per mantenersi competitive. Mi auguro che questo premio contribuisca a rafforzare lo spirito d’impresa condiviso all’interno della nostra comunità», ha affermato Barbara Cimmino nel ricevere la targa.

«Il premio intende valorizzare il rilevante contributo offerto da Barbara Cimmino nella creazione dell’impresa e nell’innovazione di settore, all’insegna di una cultura imprenditoriale e manageriale che in un contesto di profondi cambiamenti e di accesa competizione internazionale ha saputo puntare sul valore delle persone e della sostenibilità», ha sottolineato il presidente di ASFOR, Marco Vergeat.

«Oggi celebriamo Barbara Cimmino, una delle imprenditrici più dinamiche in Italia, co-fondatrice insieme a suo marito e al fratello della rinomata realtà Yamamay. Con un approccio imprenditoriale non solo efficace e sostenibile, ma anche socialmente responsabile, si rivolge con impegno verso clienti, fornitori, collaboratori e territorio. Creando un ambiente lavorativo stimolante, piacevole e innovativo, guidato da una visione futuristica per i loro prodotti e servizi», ha concluso il presidente di ISVI, Ali Reza Arabnia.

L’ASFOR-ISVI Award “Exellence Innovation” è un riconoscimento annuale che premia la capacità di promuovere processi di innovazione, creando valore e generando un impatto reale nell’impresa e nella società. Sottolinea il ruolo strategico di imprenditori e manager che hanno creato progresso, sviluppo e benessere facendo leva sulla crescita delle persone, sui valori etici e sul ruolo sociale dell’impresa. Viene assegnato a personalità la cui visione coniuga la cultura imprenditoriale, manageriale e organizzativa con la valorizzazione del capitale umano, restituendo senso alla missione dell’azienda e significato al lavoro di ciascuno.

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