Affidereste le vostre campagne di marketing interamente all’Intelligenza Artificiale?

La conversazione sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e marketing è ancora aperta. Merito della ribalta di ChatGPT. Le opinioni di comunicatori, marketers e creativi, a riguardo, si sono polarizzate attorno a due principali correnti: disfattismo e ottimismo. Ci troviamo davanti alla riproposizione contemporanea dell’Apocalittici vs Integrati di Echiana memoria.

Gran parte del dibattito, ad ogni modo, segue questo canovaccio: si inquadra una specifica attività di marketing e comunicazione, si testa l’utilizzo dell’IA in quell’ambito (ad esempio: ChatGPT per scrivere una email, Midjourney o Dall-e per creare una grafica, Jasper per generare il copy di una lading page o le descrizioni di un prodotto) e si valuta il risultato, annotandone rischi e benefici. 

Ne esce fuori una corposa lista di attività di marketing in cui può essere applicata (con successo o meno) l’Intelligenza Artificiale. 

Occorre ora fare un passo in avanti: uscire dal dibattito teorico e dalle ipotesi applicative dell’IA e mettere in pratica tale deduzioni. Capire, cioè come l’IA possa in realtà integrare tutte queste applicazioni in qualcosa di concreto. Come una campagna di marketing, ad esempio.

Un nuovo modo di pensare l’IA nel marketing

L’IA, si è capito, sta rapidamente diventando un pilastro fondamentale nel marketing. Professionisti, agenzie e i reparti marketing aziendali hanno iniziato a muovere passi significativi in tale direzione. 

Un esempio tangibile di questa tendenza ce la dà GetResponse. GetResponse, un po’ come l’Intelligenza Artificiale, esiste da molti anni prima di ChatGPT. Ma, proprio come l’IA, ha cambiato marcia con l’avvento di ChatGPT e soci (i modelli di AI generativa). Se l’IA ha 70 anni, GetResponse ne ha 25. In particolare, GetResponse nasce come piattaforma per servizi di email marketing. Lo è tuttora, con la differenza che ha oggi implementato l’IA nei suoi servizi per supportare i professionisti del marketing, sia esperti che principianti. 

L’innovazione di GetResponse, ad ogni modo, non è quella di aver integrato semplicemente l’Intelligenza Artificiale con i suoi servizi. Molti altri tool lo fanno. La vera innovazione è quella di aver integrato l’IA al processo creativo di creazione di una campagna di marketing. 

Mi spiego meglio. La piattaforma non si limita a utilizzare gli strumenti di IA per generare singolarmente testi per email, articoli o landing page. Ma consente di creare un percorso guidato che, estraendo dati dall’esperienza, genera campagne di marketing complete. 

Non un singolo elemento applicativo, dunque, ma tanti scenari applicativi dell’IA nel marketing saldati assieme in una campagna coesa e personalizzata.

Questo motore si basa su OpenAI ed è incredibilmente intuitivo da usare. Ha anche un nome ovviamente, abbastanza eloquente: l’AI Campaign Generator (generatore di campagne con IA)

Come funziona l’AI Campaign Generator di GetResponse 

Si parte con la definizione della campagna, assegnandole un nome identificativo e specificando gli obiettivi. Successivamente, si indica la lista contatti nella quale far convogliare nuovi iscritti, interazioni, consensi e – questo sarebbe l’obiettivo finale – conversioni, che scaturiranno dalla nuova campagna.

È possibile (se non caldamente consigliato) dettagliare ulteriormente la campagna, specificando il prodotto o servizio da promuovere, il settore di appartenenza, il pubblico target e il tono comunicativo. Queste informazioni consentiranno al Campaign Generator di personalizzare la campagna in base alle caratteristiche dell’offerta e alle esigenze specifiche.

L’IA prende in carico anche gli aspetti visivi, come la scelta dei layout e dei colori, con la possibilità di rispettare lo schema cromatico del logo. Fornendo queste informazioni, l’IA può creare la grafica ideale per ogni elemento della campagna. 

Una volta configurate queste informazioni di base, l’IA generà autonomamente:

  • landing page per generare nuovi contatti e potenziali clienti; 
  • email di benvenuto da inviare ai nuovi contatti appena attratti dalla landing page;
  • newsletter per “coltivare” questi contatti nel tempo e spingerli a compiere nuove azioni. 

Questo processo unificato è estremamente efficiente, poiché risparmia tempo nella fase iniziale di configurazione e consente di concentrarsi sulla cura dei dettagli, sull’analisi dei dati e sulla messa a terra del progetto. Aspetti, questi ultimi, che non possono essere demandati all’Intelligenza Artificiale.

Affidereste le vostre campagne di marketing interamente all’Intelligenza Artificiale?

Torniamo dunque alla domanda del titolo. Domanda, in realtà, volutamente provocatoria. La risposta è no, ma anche sì.

Non si può affidare una campagna di marketing INTERAMENTE all’IA. Ciò che si può appaltare è tutto il processo operativo di progettazione e definizione. Quello che, a conti fatti, fa perdere più tempo nell’implementazione di una campagna di marketing

L’AI Campaign Generatore di GetResponse si posiziona proprio in questo ragionamento. Non cerca di sostituire l’aspetto creativo umano, ma mira a potenziarlo. Offre un notevole vantaggio competitivo, ottimizzando l’uso delle risorse e fornendo output di alta qualità, riducendo di circa l’85% i costi e il tempo necessario per la creazione di email e landing page.

Accelerare il processo creativo, quindi, e non sostituirlo, contribuendo così a un processo di sviluppo più efficiente. L’IA in GetResponse non vuole essere la protagonista, ma può esaltare idee, strategie e qualità. In un ambiente software già collaudato, come detto, da 25 anni.

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