Amplifon, al via il nuovo corso di comunicazione con Claudio Bisio e Leo Burnett

Amplifon, leader mondiale nei servizi e nelle soluzioni per l’udito, torna in Tv con una nuova campagna, in collaborazione con Claudio Bisio, dedicata alla prevenzione uditiva e ai benefici derivanti dall’utilizzo dei dispositivi acustici, sempre più tecnologici e miniaturizzati.

 

Con il nome “Storie di Amplifon” la campagna, firmata da Leo Burnett (Publicis Group), agenzia che si è aggiudicata la gara questa primavera, segna un nuovo modo di comunicare da parte del brand. Tutti gli spot realizzati hanno come protagonisti l’attore e conduttore televisivo insieme ad alcuni clienti Amplifon. L’interazione spontanea tra i protagonisti contribuisce alla forza comunicativa della campagna, che sarà on air su tutti i principali canali Tv a partire da oggi con versioni da 30 e 20 secondi per ciascuno spot.

Dalla settimana successiva, sarà disponibile anche sulle piattaforme social e digital. In tutti gli spot, con simpatia, delicata ironia e il tormentone “oh, non facciamo che non ci sentiamo più”, Bisio raccoglie le testimonianze di clienti Amplifon che hanno riscoperto l’emozione dei suoni grazie all’attenzione alla prevenzione e all’utilizzo di apparecchi acustici.

Obiettivo della nuova campagna, e del cambio di tone of voice, è favorire la normalizzazione dell’ipoacusia e sottolineare l’importanza della prevenzione uditiva a tutte le età, anche grazie ai test gratuiti che è possibile effettuare negli oltre 750 centri Amplifon d’Italia. Al tempo stesso, la campagna sottolinea i benefici in termini di capacità di ascolto e qualità della vita che possono derivare dall’adozione, con il supporto di un audioprotesista Amplifon, di un apparecchio acustico di ultima generazione, caratterizzato da un design accattivante e da molteplici opportunità di connessione con tv e smartphone.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi 7 milioni di persone in Italia hanno una forma di ipoacusia ma solo 3 su 10 effettuano controlli regolari. Nel nostro Paese, secondo l’indagine EuroTrak 2022, oltre il 35% delle persone con ipoacusia usano un dispositivo acustico, con una percentuale in crescita di circa il 6% negli ultimi quattro anni. E spesso, dopo i primi utilizzi, chi era restio ad usarne uno si rammarica di non averlo fatto prima: il 67% dei portatori di apparecchi ritiene di aver atteso troppo prima di adottare una soluzione.

 

 

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