Anche IAB con UNA, ADCI e OBE nel tavolo di lavoro sul cambiamento culturale

IAB, associazione dedicata all’advertising interattivo, entra a far parte del gruppo di lavoro annunciato da UNA, Aziende della Comunicazione Unite, Art Directors Club Italia (ADCI) e Osservatorio Branded Entertainment (OBE), che si propone di definire una strategia e un piano di azione a lungo termine per dare vita a un cambiamento significativo nella cultura della responsabilità sociale per la industry della comunicazione.

In qualità di associazioni del mondo della comunicazione, UNA, ADCI, OBE insieme con IAB affermano con forza la loro presa di posizione di netta condanna alle molestie e agli abusi, dando sempre maggiore consistenza a un’azione organizzata e incisiva nell’ambito delle loro competenze, per rispondere concretamente agli eventi e alle domande della industry con linee guida e soluzioni efficaci al servizio della comunità.

Carlo Noseda

«IAB Italia è lieta di aderire al tavolo di lavoro aperto da UNA, Adci e OBE con l’obiettivo di portare il proprio contributo su temi importanti rivolti al rispetto dell’individuo nel contesto lavorativo – afferma Carlo Noseda, presidente di IAB Italia -. Le persone sono il motore dell’industry dell’advertising, è fondamentale garantire quindi anche nel nostro ambito condizioni adeguate e strumenti affinché tutti possano sentirsi pienamente realizzati e rispettati».

«Ringraziamo IAB Italia di aver accolto l’invito al dialogo e scelto di aderire a questo tavolo di lavoro –  affermano all’unisono Davide Arduini, presidente di UNA, Stefania Siani, Presidente ADCI e Laura Corbetta, Presidente di OBE -. Come associazioni, abbiamo tutte strumenti importanti da condividere e ottimizzare per guidare quella trasformazione della cultura e dei comportamenti, di cui la nostra industry ha bisogno. Per questo, il tavolo sarà sempre aperto a tutti coloro che vorranno accreditarsi in un’ottica di costruzione, crescita e collaborazione che mira ad amplificare l’impatto delle nostre azioni finalizzate a rifondare l’industry della comunicazione sui valori del rispetto, diversità e inclusione».

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